DECRETO 13 agosto 2020 - Riparto delle risorse del Fondo per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese per la quota attribuita al settore portuale. (20A05311)

IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE

E DEI TRASPORTI

Vista la legge 11 dicembre 2016, n. 232, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019»

Visto, in particolare, l'art. 1, comma 140, che ha istituito nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze un apposito fondo da ripartire, con una dotazione di 1.900 milioni di euro per l'anno 2017, di 3.150 milioni di euro per l'anno 2018, di 3.500 milioni di euro per l'anno 2019 e di 3.000 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2032, per assicurare il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese, anche al fine di pervenire alla soluzione delle questioni oggetto di procedure di infrazione da parte dell'Unione europea, nei settori di spesa relativi a: a) trasporti, viabilita', mobilita' sostenibile, sicurezza stradale, riqualificazione e accessibilita' delle stazioni ferroviarie

  1. infrastrutture, anche relative alla rete idrica e alle opere di collettamento, fognatura e depurazione

  2. ricerca

  3. difesa del suolo, dissesto idrogeologico, risanamento ambientale e bonifiche

  4. edilizia pubblica, compresa quella scolastica

  5. attivita' industriali ad alta tecnologia e sostegno alle esportazioni

  6. informatizzazione dell'amministrazione giudiziaria

  7. prevenzione del rischio sismico

  8. investimenti per la riqualificazione urbana e per la sicurezza delle periferie delle citta' metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia

  9. eliminazione delle barriere architettoniche ed ha previsto che l'utilizzo del fondo e' disposto con uno o piu' decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con i Ministri interessati, in relazione ai programmi presentati dalle amministrazioni centrali dello Stato e con i quali sono individuati gli interventi da finanziare e i relativi importi

    che tali decreti, nella parte in cui individuano interventi rientranti nelle materie di competenza regionale o delle province autonome, e limitatamente agli stessi, sono adottati previa intesa con gli enti territoriali interessati, ovvero in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano e che per gli interventi rientranti nelle suddette materie individuati con i decreti adottati anteriormente alla data del 18 aprile 2018 l'intesa puo' essere raggiunta anche successivamente all'adozione degli stessi decreti

    Visto il decreto-legge 29 dicembre 2016, n. 243, convertito, con modificazioni dalla legge 27 febbraio 2017, n. 18 concernente

    «Interventi urgenti per la coesione sociale e territoriale, con particolare riferimento a situazioni critiche in alcune aree del Mezzogiorno, ed in particolare l'art. 7-bis che prevede di destinare agli interventi nel territorio delle Regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna un volume complessivo di stanziamenti ordinari in conto capitale almeno proporzionale alla popolazione residente

    Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 luglio 2017 con il quale, ai sensi e per gli effetti dell'art. 1, comma 140 della legge n. 232 del 2016 e' disposta la ripartizione di quota parte del Fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese, come da elenco allegato al medesimo decreto che ne costituisce parte integrante e che la quota del Fondo attribuita al settore portuale ammonta, complessivamente, per gli anni 2017-2032, ad euro 318, 5 milioni

    Visto il decreto ministeriale n. 71 del 28 febbraio 2018 con il quale, al fine di dare impulso alla realizzazione delle opere in questione, si e' proceduto alla programmazione delle risorse stanziate nel primo quinquennio di validita' del Fondo, pari a complessivi euro 108,5 milioni e conseguentemente ad individuare una prima tranche di interventi cui destinare le risorse in questione per un importo complessivo di euro 103,5 milioni

    Vista la legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020» ed, in particolare, l'art. 1, comma 1072, che prevede il rifinanziamento del fondo da ripartire di cui all'art. 1, comma 140, della suddetta legge n. 232 del 2016 per 800 milioni di euro per l'anno 2018, per 1.615 milioni di euro per l'anno 2019, per 2.180 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2023, per 2.480 milioni di euro per l'anno 2024 e per 2.500 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2025 al 2033

    che le predette risorse sono ripartite nei settori di spesa relativi a: a) trasporti e viabilita'

  10. mobilita' sostenibile e sicurezza stradale

  11. infrastrutture, anche relative alla rete idrica e alle opere di collettamento, fognatura e depurazione

  12. ricerca

  13. difesa del suolo, dissesto idrogeologico, risanamento ambientale e bonifiche

  14. edilizia pubblica, compresa quella scolastica e sanitaria

  15. attivita' industriali ad alta tecnologia e sostegno alle esportazioni

  16. digitalizzazione delle amministrazioni statali

  17. prevenzione del rischio sismico

  18. investimenti in riqualificazione urbana e sicurezza delle periferie

  19. potenziamento infrastrutture e mezzi per l'ordine pubblico, la sicurezza e il soccorso

  20. eliminazione delle barriere architettoniche, fermi restando i criteri di utilizzo del fondo di cui al citato comma 140

    Visto il decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109 che riduce la dotazione del Fondo di cui all'art. 1, comma 1072 della legge n. 205 del 2017 di 83 milioni per l'anno 2018, 195 milioni per l'anno 2019, di 37 milioni per l'anno 2020 di 30 milioni per gli anni dal 2021 al 2029

    Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 novembre 2018, concernente il riparto del Fondo di cui all'art. 1, comma 1072 della legge 27 dicembre 2017, n. 205 con il quale e' stata disposta la ripartizione del Fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese, come da elenco allegato al medesimo decreto che ne costituisce parte integrante e che la quota del Fondo attribuita al settore portuale ammonta, complessivamente, per gli anni 2020-2028, ad euro 200.307.559,00

    Vista la legge 30 dicembre 2018, n. 145, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021», che all'art. 1, comma 95 istituisce un fondo finalizzato al rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese

    Visto l'art. 1, comma 98 della citata legge n. 145 del 2018 che prevede che il fondo di cui al comma 95 e' ripartito con uno o piu' decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con i Ministri interessati, sulla base di programmi settoriali presentati dalle amministrazioni centrali dello Stato per le materie di competenza

    che detti decreti individuano i criteri e le modalita' per l'eventuale revoca degli stanziamenti, anche pluriennali, non utilizzati entro diciotto mesi dalla loro assegnazione e la loro diversa destinazione nell'ambito delle finalita' previste dai commi da 95 a 106

    che nel caso in cui siano individuati interventi rientranti nelle materie di competenza regionale o delle province autonome, e limitatamente agli stessi, sono adottati appositi decreti previa intesa con gli enti territoriali interessati ovvero in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano

    Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 giugno 2019, concernente il riparto del Fondo di cui all'art. 1, comma 95 della legge 30 dicembre 2018, n. 145 con il quale e' stata disposta la ripartizione del Fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese, come da elenco allegato al medesimo decreto che ne costituisce parte integrante e che la quota del...

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