Dalla Carta dei Diritti alla costruzione dell'Europa

AutoreVirgilio Dastoli
Pagine249-255
VIRGILIO DASTOLI
DALLA CARTA DEI DIRITTI
ALLA COSTRUZIONE DELL’EUROPA
All’inizio ci furono soltanto dei codici di doveri: il Codice di Hammurabi del
diciassettesimo secolo a. C., i Dieci Comandamenti del tredicesimo secolo a. C.
e le Dodici Tavole della Legge del quinto secolo a. C. Dovere e Diritto, si diceva,
sono come padre e figlio: non c’è padre senza figlio ma è il padre che genera il
figlio ed il Dovere viene prima del Diritto.
Più tardi – per riprendere un’espressione di Kant – ci fu la rivoluzione coperni-
cana delle dichiarazioni dei diritti fondamentali. Copernico “fece girare” i pianeti
intorno al sole: il Bill of Rights del 1689, la Dichiarazione d’Indipendenza degli
Stati americani del 1776 e la Dichiarazione dei diritti dell’Uomo e delle libertà
fondamentali del 1789 fecero del cittadino il perno dei sistemi giuridici moderni.
La Dichiarazione del 1789 fu adottata dall’Assemblea nazionale il 26 agosto
dopo una lunga ed aspra discussione sulla priorità da attribuire ai diritti fonda-
mentali o alla Costituzione. Alla fine della discussione, l’Assemblea decise a
grande maggioranza che la Dichiarazione dei diritti (che qualcuno definì come
l’atto di costituzione di un popolo”) dovesse precedere la Costituzione, che fu
approvata due anni più tardi, nel 1791.
Dall’altra parte della Manica, taluni attaccarono la Dichiarazione del 1789,
affermando: “noi non ci siamo lasciati vuotare dei nostri sentimenti per riem-
pirci artificialmente, come uccelli imbalsamati in un museo, di paglia e cenci e
insipidi frammenti di carta esaltanti i diritti dell’Uomo”.
Dalla Dichiarazione del 1789, la concezione individualista della società e la
protezione delle libertà fondamentali hanno fatto molta strada: i diritti della per-
sona, affermati nelle costituzioni nazionali, sono riconosciuti e proclamati al di
là delle frontiere statuali e la dottrina del diritto internazionale ne è stata scon-
volta perché ogni individuo è divenuto un soggetto della comunità internazionale
mentre prima lo erano solo gli Stati-nazione sovrani.
Questo percorso – di valori e di diritti – è stato segnato da cinque tappe1:
la costituzionalizzazione dei diritti e cioè la loro iscrizione nelle Costituzioni
1 N. BOBBIO, “Teoria generale della politica”, Torino, 1999.

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