Cultura della sicurezza ieri e oggi

AutoreGaetano Veneto
Pagine13-34
13
1. Alle origini del Diritto del Lavoro e della legislazione sociale: Barassi e
Agnelli. 2. La legislazione sugli infortuni del lavoro, il “socialismo di Stato” e
la “transazione” sugli interessi. 3. La sicurezza del lavoro: breve quadro storico
legislativo. La L. 626/94. A. Il “secolo breve” f‌ino al 1994. B. Il D. Lgs. 626/94:
per una prima “cultura”. 4. Nuovo lavoro e nuove forme di sicurezza sociale
e del lavoro. 5. Conclusioni.
PER UNA NUOVA
CULTURA DELLA
SICUREZZA DEL LAVORO:
STORIA E ATTUALITÀ
CAPITOLO 1
SOMMARIO
di Gaetano Veneto
1. Alle origini del Diritto del Lavoro
e della legislazione sociale: Barassi e Agnelli
Alcuni anni addietro, nel presentare una raccolta di leggi nel
campo del diritto del lavoro, curai la ristampa di alcune pagine
14
dell’Introduzione a Il contratto di lavoro di Ludovico Barassi,
riportando il testo della prima edizione del 1901.
In quell’occasione, e come successivamente ho ancora soste-
nuto, mi parve opportuno segnalare, a distanza di un secolo, che
per l’opera del Barassi - riprodotta in due volumi nella seconda
edizione quindici anni dopo, in piena prima grande Guerra Mon-
diale - il tempo non fosse passato invano.
Così scrivevo nella Introduzione alle mie Lezioni di diritto del
Lavoro, pubblicate per altri tipi editoriali nel 2005:
Oltre un secolo è passato dal Contratto di Lavoro di Ludovico
Barassi (1901): non è passato invano, nella sua razionalità, questo
“secolo breve”, così come è stato def‌inito, con felice formula, da
HOBSBAWM.
Da quella prima grande opera (agli albori di una rivoluzione
industriale che arrivava, asf‌ittica e con tanto ritardo nel nostro Paese
rispetto anche ai Paesi più vicini, come la Francia), di sistematizza-
zione del diritto del lavoro, si è assistito ad una sorprendente e rapida
evoluzione legislativa, dottrinaria e giurisprudenziale, che non di
rado ha smentito il classico brocardo dimostrandone l’inadeguatezza
per il mondo del diritto: natura non facit saltus. Evidentemente in
contrasto e spesso sconf‌itto dal noto e contrapposto principio dell’
“accelerazione della storia”, nel suo adeguarsi alla rapida e convulsa
evoluzione di rapporti politici, economici e sociali nel secolo appe-
na concluso, il contratto (ed il suo “diritto”) del lavoro ha assunto
nuove, più ampie e magmatiche forme, ancora e sempre, forse, in
via di consolidamento.
Nel secolo scorso l’Italia aveva vissuto alcune grandi fasi, tal-
volta contraddittorie e, comunque, spesso incanalate su strade del
tutto diverse rispetto a quelle degli anni appena precedenti, nel campo
della legislazione sociale e del lavoro, con le diverse regolamentazioni
degli interessi e dei connessi conf‌litti individuali e collettivi1.
Ciò che ha signif‌icato il “Contratto di Lavoro” di Barassi nel
1901 per il neonato diritto del lavoro può ben essere paragonato
ad un’altra opera, insieme ampia, sistematica quanto profonda-
mente innovatrice che, nel campo della sicurezza sociale, o come
allora si scriveva della legislazione sociale, aveva rappresentato
la pubblicazione di Arnaldo Agnelli, per gli stessi tipi editoriali
milanesi, solo quattro anni dopo2.
Per aprire in modo diverso dal solito questo primo capitolo
dedicato ad una auspicabile nuova “cultura della sicurezza sui
1 G. VENETO, “Lezioni di Diritto del Lavoro”, Bari, 2005, pag. 17.
2 Si tratta della grande opera dal titolo: Commento alla legge sugli infortuni del lavoro,
Milano 1905 pagg. 1-844.

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