Corte di Cassazione Penale sez. V, 7 giugno 2016, n. 23618 (ud. 11 aprile 2016)

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9/2016 Rivista penale
LEGITTIMITÀ
In effetti, si è ritenuto che l’estensione in esame possa
essere considerata ragionevole proprio con riferimento alla
tutela di chi in relazione ad un determinato luogo abbia un
potere dispositivo, come certamente accade nei luoghi in
cui un soggetto presti la propria attività lavorativa.
È comunque prevalso nella giurisprudenza di questa
Corte un orientamento fondato sul rilievo che per “luo-
go di privata dimora” possa intendersi anche «ogni luogo
non pubblico che serva all’esplicazione di attività cultu-
rali, professionali e politiche ovvero nel quale le persone
si trattengano per compiere, anche in modo transitorio e
contingente, atti della vita privata». È stato così ritenu-
to ravvisabile il delitto ex art. 624 bis c.p. nella condotta
di chi, per commettere un furto, si introduca all’interno
di una farmacia durante l’orario di apertura (sez. IV, n.
37908 del 25 giugno 2009, Apprezzo), nel ripostiglio di un
esercizio commerciale (sez. V, n. 22725 del 5 maggio 2010,
Dunca), all’interno di un bar (sez. V, n. 30957 del 2 luglio
2010, Cirlincione) od in uno studio odontoiatrico (sez. V,
n. 10187 del 15 febbraio 2011, Gelasio). Con riferimento al
caso in esame, si ritiene di dover escludere che la parte
di un edif‌icio di culto dove vengono espletate le attività
religiose possa essere considerato luogo tutelato a norma
dell’art. 624 bis c.p., non potendo trascurarsi che essa è
frequentata da un pubblico di avventori in numero non de-
terminabile e comunque non è destinata allo svolgimento
di atti della vita privata. (Omissis)
CORTE DI CASSAZIONE PENALE
SEZ. V, 7 GIUGNO 2016, N. 23618
(UD. 11 APRILE 2016)
PRES. VESSICHELLI – EST. SETTEMBRE – P.M. FILIPPI (PARZ. DIFF.) – RIC. GANAPINI
Omicidio y Volontario y Tentativo y Dolo diretto y
Nozione y Mancata reiterazione dei colpi y Conf‌igu-
rabilità y Sussistenza.
. In tema di tentativo di omicidio, premesso che per la
sua conf‌igurabilità, sotto il prof‌ilo soggettivo, è suff‌i-
ciente il dolo diretto, caratterizzato non dalla semplice
accettazione del rischio (come invece si verif‌ica nel
dolo eventuale), ma dalla consapevole accettazione del
possibile evento come conseguenza altamente proba-
bile della propria azione, bene è riconosciuta la sussi-
stenza del reato anche quando la condotta lesiva, di per
sé idonea a produrre la morte per il mezzo adoperato e
per la zona del corpo presa di mira, sia stata occasiona-
le e non caratterizzata da reiterazione dei colpi. (Mass.
Redaz.) (c.p., art. 43; c.p., art. 56c.p.,575) (1)
(1) In senso conforme per quanto concerne la seconda parte della
massima de qua, v. Cass. pen., sez. I, 18 dicembre 2013, n. 51056, in
questa Rivista 2014, 853. Sulla natura indiretta della prova del dolo
nell’omicidio tentato, in assenza di esplicite ammissioni da parte
dell’imputato, v. Cass. pen., sez. I, 14 agosto 2013 , n. 35006, ivi 2014,
752. In genere, sulla nozione di dolo diretto, v. Cass. pen., sez. I, 27
marzo 2008, n. 12954, ivi 2009, 635.
SVOLGIMENTO DEL PROCESSO
1. La Corte d’assise d’appello di Genova, decidendo in
sede di rinvio disposto da questa Corte, ha, con la sen-
tenza impugnata, confermato la condanna di Ganapini
Roberto per il tentato omicidio di Vasquez Macias Marga-
rita Azucena, già pronunciata dal Giudice per le Indagini
Preliminari del Tribunale di Genova, in sede di giudizio
abbreviato, nonché la pena a lui irrogata.
L’annullamento della precedente sentenza era stato di-
sposto limitatamente alla qualif‌icazione del fatto di reato,
che, ad avviso del giudice rescindente, era avvenuta senza
adeguata motivazione.
2. Secondo quanto ricostruito dai giudici merito, Ga-
napini, che aveva avuto una lunga relazione sentimentale
con Pupillo Giovanna e non aveva accettato la separazione
voluta dalla donna, in data 28 luglio 2011 aggredì la ex
convivente con calci, pugni ed un coltello, tentando di uc-
ciderla. Nell’occasione, venne colpita con una coltellata al
torace anche Vasquez Macias Margarita Azucena, che si
era avvicinata ai due con l’intenzione di soccorrere l’ami-
ca. Il giudice della sentenza annullata aveva ritenuto che
l’accoltellamento al torace della odierna parte lesa fosse
sorretto da dolo alternativo, in considerazione della zona
attinta dal colpo (la parte destra del torace, vicino al col-
lo) e della forza impressa al colpo. La Corte di cassazione
ha censurato la sentenza suddetta in punto di elemento
soggettivo, disponendo che gli elementi suddetti andasse-
ro messi a confronto sia con la mancata reiterazione dei
colpi, sia col carattere pacif‌icamente occasionale dell’a-
zione reattiva posta in essere dal prevenuto.
3. La Corte d’assise di appello di Genova, giudicando
un sede di rinvio, ha confermato il giudizio di colpevolezza
per il reato di tentato omicidio in danno della Vasquez sul-
la base delle seguenti considerazioni:
a) il colpo fu inferto - volontariamente e cosciente-
mente - in zona vitale, con forza suff‌iciente ad assicurare
la penetrazione della lama nel corpo della donna e con
mezzo idoneo ad uccidere (un coltello della lama di otto
centimetri);
b) il colpo provocò un concreto pericolo di morte, scon-
giurata solo dal pronto soccorso assicurato dal persona-
le infermieristico dell’istituto San Tommaso, presente in
loco (la donna fu poi tradotta al dipartimento di emergen-
za dell’azienda universitaria dell’Ospedale di San Martino,
dove giunse in arresto cardiaco);
c) l’azione dell’imputato fu “occasionale” - come rile-
vato dal giudice rescindente - ma non “casuale”, nel senso
che fu originata dall’inaspettato intervento della Vasquez
a difesa dell’amica e non fu, quindi, premeditata. Ciò non
signif‌ica, però, che l’azione fu incontrollata e che il col-
po fu vibrato alla cieca, al solo scopo di liberarsi da una
presenza incomoda (mentre Ganapini inf‌ieriva contro la
compagna, vero oggetto della sua ira);
d) l’imputato agì in uno stato di calma e freddezza,
come riferito dai testi presenti: il che fa addirittura du-
bitare che il gesto, non premeditato, potesse conf‌igurarsi
come subitaneo e istintivo. Addirittura, nei giorni prece-
denti il tentativo di omicidio in danno di Pupillo Giovanna,

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