DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 9 giugno 2011 - Scioglimento del consiglio comunale di Corigliano Calabro e nomina di una commissione straordinaria. (11A08422)

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Considerato che nel comune di Corigliano Calabro (Cosenza), i cui organi elettivi sono stati rinnovati nelle consultazioni amministrative del 6 e 7 giugno 2009, sussistono forme di ingerenza della criminalita' organizzata;

Considerato che tali ingerenze espongono l'amministrazione stessa a pressanti condizionamenti, compromettendo il buon andamento e l'imparzialita' dell'amministrazione comunale di Corigliano Calabro;

Rilevato, altresi', che la permeabilita' dell'ente ai condizionamenti esterni della criminalita' organizzata arreca grave pregiudizio allo stato della sicurezza pubblica e determina lo svilimento delle istituzioni e la perdita di prestigio e di credibilita' degli organi istituzionali;

Ritenuto che, al fine di rimuovere la causa del grave inquinamento e deterioramento dell'amministrazione comunale, si rende necessario far luogo allo scioglimento degli organi ordinari del comune di Corigliano Calabro, per il ripristino dei principi democratici e di liberta' collettiva;

Visto l'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;

Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;

Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 9 giugno 2011;

Decreta:

Art. 1

Il consiglio comunale di Corigliano Calabro (Cosenza) e' sciolto per la durata di diciotto mesi.

Art. 2

La gestione del comune di Corigliano Calabro (Cosenza) e' affidata alla commissione straordinaria composta da:

dott.ssa Rosalba Scialla - viceprefetto;

dott.ssa Eufemia Tarsia - viceprefetto aggiunto;

dott. Emilio Saverio Buda - dirigente area 1.

Art. 3

La commissione straordinaria per la gestione dell'ente esercita, fino all'insediamento degli organi ordinari a norma di legge, le attribuzioni spettanti al consiglio comunale, alla giunta ed al sindaco nonche' ogni altro potere ed incarico connesso alle medesime cariche.

Dato a Roma, addi' 9 giugno 2011

NAPOLITANO

Berlusconi, Presidente del Consiglio dei

Ministri

Maroni, Ministro dell'interno

Registrato alla Corte dei conti il 16 giugno 2011 Ministeri istituzionali - Interno, registro n. 14, foglio n. 136

Allegato

Al Presidente della Repubblica

Il comune di Corigliano Calabro (Cosenza), i cui organi elettivi sono stati rinnovati nelle consultazioni amministrative del 6 e 7 giugno 2009, presenta forme di ingerenza da parte della criminalita' organizzata che compromettono la libera determinazione e l'imparzialita' degli organi elettivi, il buon andamento dell'amministrazione ed il funzionamento dei servizi, con grave pregiudizio per lo stato dell'ordine e della sicurezza pubblica.

Con ordinanza del 17 luglio 2010 il Giudice delle indagini preliminari di Catanzaro ha disposto la custodia cautelare per 67 persone ritenute responsabili a vario titolo di associazione per delinquere di stampo mafioso. Il suddetto provvedimento ha avuto quali destinatari anche due fratelli del sindaco di Corigliano Calabro, sottoposti al regime detentivo speciale di cui all'art. 4-bis dell'ordinamento penitenziario, mentre lo stesso primo cittadino e' risultato iscritto nel registro degli indagati nel medesimo contesto investigativo per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa.

In relazione a tali vicende ed al fine di verificare la sussistenza di forme di condizionamento e di infiltrazione delle locali consorterie nei confronti degli amministratori dell'ente, il Prefetto di Cosenza, con decreto del 23 settembre 2010, ha disposto l'accesso presso il suddetto comune ai sensi dell'art. 1, comma 4, del decreto-legge 6 settembre 1982, n. 629, convertito dalla...

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT