La Convenzione europea dei diritti dell'uomo, il diritto di famiglia islamico e i conflitti di civilizzazione

AutoreCarella, Gabriella
Pagine45-72
45
CAPITOLO TERZO
La Convenzione europea dei diritti dell’uomo,
il diritto di famiglia islamico e i conflitti di civilizzazione
SOMMARIO: Conflitti di legge, conflitti di civilizzazione e ordine pubblico. –
2. Inadeguatezza delle tecniche internazionalprivatistiche a risolvere
i conflitti di civilizzazione. – 3. L’universalità dei diritti umani e
l’applicazione selettiva della Convenzione europea in materia di diritto
internazionale privato. – 4. Segue: applicazione selettiva e conflitti di
civilizzazione.
1. Conflitti di legge, conflitti di civilizzazione e ordine pubblico
Il diritto internazionale privato è tradizionalmente conside-
rato espressione di tolleranza, cooperazione e pluralismo cultu-
rale perché, soprattutto quando opera per il tramite della norma
di conflitto bilaterale, richiamando leggi straniere nell’ordina-
mento del foro pone quest’ultimo in contatto con istituzioni e
cultura di altri ordinamenti.
I valori che contraddistinguono la materia internazionalpri-
vatistica rischiano, tuttavia, di tradursi nel loro contrario quando
il conflitto di legge si irrigidisce in un conflitto di civilizzazio-
ne1. Il passaggio dall’uno all’altro tipo di conflitto è determinato
1 Sui conflitti di civilizzazione cfr. P. MERCIER, Conflits de civilisations et
droit international privé: polygamie et repudiation, Gèneve, 1972; J. DEPREZ,
Droit international privé et conflits de civilisations. Aspects méthodologiques.
Les relationsentre systèmes d’Europe occidentale et systèmes islamiques en ma-
tière de statut personnel, in Recueil des cours, 1988-IV, p. 9 ss.; A. MEZGHANI,
Le juge français et les institutions de droit musulman, in Journ. droit int., 2003,
p. 722 ss.; M.-C. NAJM, Principes directeurs du droit international privé et
conflit de civilisations. Relations entre systèmes laïques et systèmes religieux,
46
dal modo di operare dell’ordine pubblico. Nei conflitti di legge,
esso opera in via eccezionale escludendo l’applicazione di una
singola norma straniera di un determinato ordinamento per con-
trasto con i principi fondamentali del foro. Si ha conflitto di ci-
vilizzazione, invece, quando l’ordine pubblico opera regolar-
mente e sistematicamente per escludere l’applicazione di interi
settori del diritto straniero, comuni ad un gruppo di Stati appar-
tenenti ad una determinata area culturale, per contrasto con i
principi comuni ad un altro gruppo di Stati di diversa civiltà.
Tale fenomeno si verifica nei rapporti tra gli Stati delle due
sponde del Mar Mediterraneo2 nell’ambito del diritto di famiglia
inteso in senso ampio, inclusivo delle condizioni per contrarre
matrimonio, degli effetti del matrimonio stesso, della filiazione
e delle successioni3. Ed invero, il diritto di famiglia degli Stati
della sponda europea generalmente non è applicabile ai cittadini
degli Stati musulmani dell’altra sponda per contrasto con i prin-
cipi della Sharia; il diritto di famiglia di tali ultimi Stati, a sua
volta, non è applicabile nei primi per contrasto con i diritti uma-
ni entrati a far parte dell’ordine pubblico e consacrati, oltre che
Paris, 2005; A. MALATESTA, Cultural Diversity and Private International Law, in
Nuovi strumenti del diritto internazionale privato, Liber Fausto Pocar, Milano,
2009, p. 643 ss.
2 Per l’ordinamento italiano cfr. F. PASTORE, Famiglie immigrate e diritti
occidentali: il diritto di famiglia musulmano in Francia e in Italia, in Riv. dir.
int., 1993, p. 73 ss.; C. CAMPIGLIO, La famiglia islamica nel diritto internazionale
privato italiano, in Riv. dir. int. priv. proc., 1999, p. 21 ss.; ID., Il diritto di
famiglia islamico nella prassi italiana, ibidem, 2008, 43 ss.; G. PIZZOLANTE, La
kafala islamica e il suo riconoscimento nell’ordinamento italiano, in Riv. dir. int.
priv. proc., 2007, p. 947 ss.; G. CONETTI, Il matrimonio: conflitti di leggi o di
culture?, in A. FERRARI (a cura di), Islam in Europa/Islam in Italia tra diritto e
società, Bologna, 2008, p. 111 ss.; R. CLERICI, La compatibilità del diritto di
famiglia musulmano con l’ordine pubblico internazionale, in Fam. e dir., 2009,
p. 197 ss.
3 Per il diritto islamico cfr. S. ALDEEB, A. BONOMI (sous la direction de),
Le droit musulman à l’èpreuve des ordres juiridiques occide ntaux, Zürich,
1999; S. A. ALDEEB ABU-SAHLIEH, Diritto islamico: f ondamenti, fonti, istitu-
zioni (ed. it. a cura di M. Arena), Roma, 2008; per il carattere confessionale
degli ordinamenti degli Stati islamici, M. CHARFI, L’influence de la religion
dans le droit international privé des pays musulmans, in Recueil des cours, 1987-
III, p. 329 ss.

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT