La 'concorrenza per il mercato' nei trasporti pubblici locali tra riforme e controriforme: il ruolo frenante delle società pubbliche e del regime 'in house' quali strumenti di gestione diretta dei servizi

AutoreLacovone, Giovanna
Pagine25-40
3.
LA “CONCORRENZA PER IL MERCATO” NEI
TRASPORTI PUBBLICI LOCALI TRA RIFORME
E CONTRORIFORME: IL RUOLO FRENANTE
DELLE SOCIETÀ PUBBLICHE E DEL
REGIME “IN HOUSE” QUALI STRUMENTI DI
GESTIONE DIRETTA DEI SERVIZI.
Se ci si soffermi sulla disciplina introdotta al ne dell’afferma-
zione della concorrenza “per” il mercato nel settore dei trasporti
pubblici, si rileverà immediatamente che il legislatore nazionale ha
previsto un’attuazione graduale di tale principio, contemplando
espressamente un periodo transitorio.
Nell’ambito di tale approccio scaglionato, la prima fase può es-
sere individuata nella trasformazione delle aziende speciali e dei
consorzi in società di capitali o in cooperative a responsabilità li-
mitata (entro il 31 dicembre 2000), in cui l’ente titolare del servi-
zio avrebbe potuto restare socio unico per non più di due anni (con
la previsione di poteri sostitutivi del Sindaco o del Presidente della
Provincia e afdamento con gara in caso di ulteriore inerzia).
Durante il richiamato arco temporale, invece, è stata contem-
plata la facoltà di mantenere tutti gli afdamenti già in corso in
capo ai concessionari ed alle società derivanti dalle trasformazioni
imposte dal comma 3 della medesima norma. Tale periodo transi-
torio, la cui scadenza, inizialmente ssata al 2003, è poi slittata al
31 dicembre 200727, potrebbe in concreto non ritenersi ancora con-
27 Art.18, co. 3 bis, d.lgs. 19 novembre 1997, n. 422, come modificato dal comma 394
dell’art. 1, l. 23 dicembre 2005, n. 266 (l. finanziaria 2006) e dal comma 4 bis dell’art.6, d.l.
28 dicembre 2006, n.300, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione.
26 Il servizio di trasporto pubblico locale tra gestione diretta e modelli concorrenziali
cluso a causa della facoltà di concessione, da parte delle Regioni,
di una ulteriore proroga biennale a favore degli afdatari del servi-
zio che versino nelle particolari condizioni di cui all’art. 18, co. 3
ter, d. lgs. n. 422/1997 ed abbiano, perciò, attuato modiche so-
cietarie nella direzione di una parziale esternalizzazione. Secondo
l’indicato disegno organizzativo, soltanto dopo l’esaurimento di
tale periodo transitorio la gestione dei servizi di trasporto pubblico
sarebbe stata afdata esclusivamente tramite le procedure concor-
suali previste al comma 2, lett. a) dello stesso articolo 18.
Se ci si arresti alla considerazione del dato normativo in sé,
sembra potersi ravvisare in esso l’espressione di una prima – non
signicativa – tappa verso la liberalizzazione, quantomeno con ri-
ferimento all’accesso al mercato.
E in effetti, inizialmente il processo di riforma si era concreta-
mente messo in moto28: la trasformazione delle aziende speciali in
società per azioni fu completata rapidamente, peraltro in coerenza
con la già richiamata “fuga dalla municipalizzazione” che aveva
caratterizzato tutti i servizi pubblici locali a far tempo dalla se-
conda metà degli anni ‘90; furono attivati processi di risanamento
e, soprattutto, cominciarono ad esser avviate alcune gare per
l’esternalizzazione della gestione dei servizi29.
A partire dal 2002, invece, emerge una chiara controtendenza,
in concomitanza con alcuni interventi normativi che – come è stato
più volte sottolineato30 hanno rappresentato una sorta di contro-
riforma dei servizi pubblici locali.
28 Per un’ analisi dell’evoluzione della disciplina dei trasporti pubblici locali e dei con-
dizionamenti “controriformisti” esercitati dall’incertezza normativa che ha investito la rego-
lamentazione generale sui servizi pubblici, si veda A. BOITANI, Riforma e controriforma
dei servizi pubblici locali, in Astrid, n.12 del 2005.
29 Di tale processo dà atto R. PEDERSINI, La riforma del trasporto pubblico locale:
regole, attori, esperienze, in corso di pubblicazione con il Mulino.
30 In particolare F. MERUSI, Cent’anni di municipalizzazione: dal monopolio alla ricer-
ca della concorrenza, cit., p. 37 ss. V. anche L. IERA, Concorrenza e liberalizzazione nei
servizi di trasporto pubblico, in Gior. dir. amm., n. 11, 2006, p. 1203 ss.; S. SANTIAPICHI,
Il trasporto pubblico locale dopo la riforma dei servizi pubblici, in www.lexitalia.it, n. 3,
2002; A. BOITANI, Riforma e controriforma dei servizi pubblici locali, cit., loc. cit., nonché
A. BOITANI e C. CAMBINI, Il trasporto pubblico locale in Italia., cit., p. 45 ss.; A. MAS-

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