Intervento conclusivo - Documento informatico, firma digitale e commercio elettronico

AutorePietro Perlingieri
Pagine261-270

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Ringrazio il Direttore della Scuola, Prof. Vito Rizzo, che ha voluto attribuirmi l'onore e l'onere di concludere questo Convegno da lui organizzato.

Evito di soffermarmi su questioni ampiamente illustrate e ripetute ed ormai abbastanza acquisite per porre in rilievo alcuni punti che, a mio avviso, sono di più pregnante interesse.

Innanzi tutto mi pare opportuno affrontare secondo un approccio più corretto la triade "informatica, informazione e formazione", in tal senso inizierei proprio dalla "formazione" volta a favorire l´acquisizione di una cultura idonea a garantire lo sviluppo della capacità critica dei singoli soggetti; successivamente il discorso deve necessariamente soffermarsi sulla "informazione", la quale consente di verificare e controllare l'informazione stessa e senza la quale l'informazione critica acquisita risulterebbe priva di supporto; infine, "l'informatica" (e la telematica) ovvero la trasmissione dell'informazione e la sua idoneità ad essere veicolo per la formazione culturale, che resta situata al vertice della scala dei valori.

L'informatica e la telematica fondano una nuova era storica, esse costituiscono lo strumento tecnologico innovativo di trasmissione dei contenuti. Malgrado ciò, la società tecnologica è pur sempre una società e l'aggettivo "tecnologica" è semplicemente idoneo a qualificarla tanto che il primato rimane senz'altro all'uomo, senza possibilità di critiche o revisioni.

Le problematiche affrontate in questo Convegno sono per definizione pluridisciplinari, non tanto sotto il profilo strettamente giuridico - data l'unitarietà del diritto - ma in una prospettiva sociologica, tecnologica, culturale, etica. Sì che il rapporto etica-diritto, mercato-Stato, etica-tecnologia costituisce uno dei punti essenziali da porre in rilievo, nonostante l´attuale momento storico segnato dalla crisi dello Stato a causa della globalizzazione dell'economia e della conseguente globalizzazione Page 262 della sovranità. La sovranità è ormai diffusa non soltanto entro i confini del singolo Stato, ove si sostanzia nell'attribuzione di poteri autonomi alle regioni, alle provincie, agli enti locali, al Parlamento nazionale ed infine alla Comunità Europea, ma è tale soprattutto a livello mondiale. Ciò induce a tentare di individuare, come è stato fatto egregiamente in questa sede, le istituzioni internazionali alle quali dovrebbe competere la risoluzione dei problemi posti dai nuovi strumenti informatici, dalla telematica ed ancor di più dal Governo del mondo. Appare pertanto necessario mutare l'approccio al problema che stiamo trattando.

In particolare con riferimento al mercato è palese fattuale superamento della territorialità, come dimostrato da tutti gli interventi in materia di commercio elettronico ascoltati in questi giorni. E´altresì evidente la non attualità della distinzione mercato interno e mercato estero, nonostante siano ancora attivati diplomi per il "commercio estero". Di conseguenza le nozioni di distribuzione commerciale e di organizzazione dell'attività di distribuzione sono completamente mutate a favore della creazione di nuove forme di distribuzione commerciale e di nuove attività commerciali.

A tal proposito è lecito aggiungere che ormai appare insufficiente una regolamentazione nazionale del mercato, poiché nonostante l'acquisita consapevolezza dell'importanza dei principi fondamentali del nostro ordinamento essi hanno pur sempre una vigenza territorialmente definita e soprattutto subiscono la concorrenza dei principi comunitari ed internazionali Si rende, allora, palese il mutamento che non soltanto coinvolge la nozione di mercato, ma persino il medesimo concetto di economia. A quest'ultimo non pare più ascrivibile un significato di tipo classico e tradizionale, bensì acquista una natura digitale alla quale deve seguire un mutamento sia nell'organizzazione dì poteri sia nella sovranità.

Oggi si intravede una nuova democrazìa, quella digitale.

Tutta la nostra ingegneria costituzionale è organizzata sulla partecipazione, espressa attraverso il voto, mediante il quale sono eletti ì nostri rappresentanti. Tuttavia ora la rappresentanza diretta, che caratterizzava la polis...

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