O sservazioni conclusive

AutoreLacovone, Giovanna
Pagine61-63
7.
OSSERVAZIONI CONCLUSIVE.
Dalla ricostruzione condotta può rilevarsi che, nelle prospettive
della normativa di principio introdotta con l’art. 23 bis d.l. 2008 n.
112, conv. in l. 6 agosto 2008, n. 133, pur nell’ambito della previ-
sione di meccanismi concorrenziali diversicati e articolati, si af-
ferma, ma in modo tuttora incompiuto, il modello della concor-
renza “per” il mercato, attraverso la previsione obbligatoria delle
procedure di evidenza pubblica, da svolgersi secondo le norme
dettate in materia di contratti pubblici, per l’afdamento del servi-
zio pubblico comunque assunto dall’Amministrazione.
Sostanzialmente irrisolto in una prospettiva di concorrenza
piena rimane, tuttavia, il problema delle gare c.d. “multiutilities”:
il criterio della convenienza per l’Amministrazione vale, infatti, a
giusticare la perdurante limitazione nell’accesso al mercato da
parte di imprese che non abbiano la molteplice e contestuale qua-
licazione tecnica richiesta dai bandi di gara per l’afdamento
contemporaneo di una pluralità di servizi di interesse locale.
Inoltre, lo strumento giuridico del c.d. in house, pur se conside-
rato eccezionale e temporaneo, continua ad essere previsto entro i
limiti mutevoli in cui esso sia ammesso dall’ordinamento comuni-
tario e/o dei margini, meno ristretti, che sarebbero tracciati dalla
normativa comunitaria del settore.
La responsabilità della sua utilizzazione nelle singole fattispe-
cie sembra essere sottratta alle scelte esclusive dell’ente locale ed
in certa misura condivisa dall’Autorità garante della concorrenza e

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