Conclusioni

• Autore: Aurelio Valente - Carlo Gilardi
• Occupazione dell'autore: Consulente aziendale e revisore legale - Consigliere d'amministrazione di società
• Pagine: 77-86

6.

CONCLUSIONI

La proposta qui abbozzata è intesa a creare un circuito virtuo-

so che, rendendo liquida una parte della ricchezza reale attraverso

l’incentivazione del piv, può soddisfare le esigenze finanziare di un

particolare segmento di popolazione ossia quello degli over 65 pro-

prietari di immobili, che meritano di essere tenuti in considerazione

nell’ambito di una adeguata politica di sostegno basata su un giusto

equilibrio tra interesse pubblico ed interesse privato.

Specie nel campo dei proprietari di immobili che contribuiscono,

come categoria, in maniera rilevante al gettito erariale attraverso

l’IMU, possono essere previste forme di sostegno ai piv attraverso

programmi di assicurazione con la previsione della clausola “No

Negative Equity Guarantee” che sicuramente renderebbe più age-

vole la diffusione dei piv nell’ambito bancario, venendo a garantire,

dal lato degli eredi del prenditore, che il totale da rimborsare dopo

la morte del sottoscrittore non sia superiore al valore della proprietà

sulla quale era stata iscritta l’ipoteca e, dal lato del soggetto eroga-

tore, che in casi del genere coperti da assicurazione, ci sarebbe l’in-

tervento della specifica copertura assicurativa prevista da appositi

fondi pubblici69.

69 Nel citato articolo “Serve una rete di protezione contro il disagio” pubblicato su

Il Sole 24 Ore del 21 maggio 2012, il prof. Carlo Dell’Aringa soggiunge che “La leva

fiscale, poi, potrebbe essere più utilmente adoperata per far incontrare una domanda e

un’offerta di welfare che non riescono a vedere la piena luce in quel mondo del priva-

to sociale che non è ancora sufficientemente organizzato per sfruttare tutte le proprie

potenzialità. Le stesse forme di welfare aziendale, di cui si parla sempre più spesso,