Commercio elettronico: una breve guida alle risorse in Rete

AutoreMaria Concetta De Vivo
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    Maria Concetta De Vivo1

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@1. Premessa

La mia relazione è il risultato di una navigazione mirata fra le risorse presenti in Rete che trattano del commercio elettronico. L'esposizione non ha alcuna pretesa d'essere completa o esaustiva, innanzitutto per la continua dinamicità dell'ambiente Internet e poi perché, per motivi di "spazio" espositivo e di tempo, ho dovuto effettuare delle scelte e dei tagli necessari.

I siti visitati durante la navigazione in Rete sono di due tipi: siti che fanno commercio elettronico e siti che danno informazioni sul commercio elettronico.

@2. Siti che fanno transazioni on-line: Libri e dischi on-line

Fino a poco tempo fa, gli imprenditori pensavano (a torto) che la Rete "non servisse a fare una lira", poi la tendenza è improvvisamente cambiata e non poteva essere altrimenti visto che una realtà come la Rete, frequentata da milioni di utenti, non può non far gola a chi cerca nuove vie per il commercio, sfruttandole per un nuovo tipo di comunicazione: quella commerciale. Molti imprenditori proiettati in Rete sono andati "oltre" questa presa di coscienza ed hanno colto l'innovazione che l'utilizzo di internet può portare nell'attività commerciale non limitando il ruolo del Web a quello di semplice vetrina virtuale, dove esporre la propria merce. Occorre, infatti, precisare che Internet non è un canale Page 238 distributivo bensì un "facilitatore" di accessi, e, nel caso di commercio on-line, un accesso privilegiato ai prodotti disponibili in Rete.

Una recente statistica, letta sul Resto del Carlino dell'8 ottobre, ha e-videnziato alcune cifre: 700.000 circa sono gli italiani che acquistano online; 500 miliardi è il giro d'affari che gravita in Rete; 10.000 sono le aziende italiane che hanno un sito su Internet; 900 soltanto sono quelle che fanno commercio on-line. Nel 2003 sì prevede che i siti attivi arriveranno a 5.000.

Per quanto riguarda i settori trainanti, il più attivo è quello della vendita di libri e dischi.Internet, solo limitatamente a questo settore, offre più di 5000 siti, la maggior parte dei quali attua una vendita on-line. Ciò significa che attraverso Internet si possono avere a disposizione, da casa propria e senza alcuna fatica, centinaia di "negozi" alternativi specializzati nella vendita di libri. Molti di questi "negozi" ´ hanno una scelta più vasta di qualunque negozio "fisico": spesso si tratta di cataloghi gestiti elettronicamente, e solo al momento dell'ordine viene individuata la libreria o il distributore che possiede una copia "fisica" del libro richiesto, in modo da poterlo spedire al cliente. Questa procedura riesce ad abbassare drasticamente i costi con la conseguenza che le librerie on-line possono offrire forti sconti rispetto alle librerie "fìsiche".

La navigazione inizia dalla mitica Amazon book (http:// www.amazon.com) con oltre due milioni di titoli in vendita. Nata nel '95 ha avuto sin dall'inizio la geniale idea di presentarsi all'utente non come un semplice catalogo di prodotti bensì come un database che offre la possibilità di utilizzare gli strumenti di comunicazione "anche" per svolgere una vera e propria attività di marketing. E quell´"anche" è stata la sua carta vincente.

In Italia altri siti interessanti sono: Rinascita (http://www.rinascita.it/), che permette di consultare i cataloghi dei libri disponibili ed effettuare direttamente gi ordini; Aliceit, il sito "ufficiale" del libro italiano (http://wwwinternetbookshop.it/); Laterza (http:// www.laterza.it/laterza/libri/libri.asp) sito che ha attuato, oltre alla vendita, anche la politica della distribuzione gratuita on-line di alcuni volumi, fra i quali un manuale Internet.

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@3. (Continuà) I supermercati in rete

Ovviamente libri e dischi sono solo una parte dei beni e dei servizi reperibili in Rete. Con la stessa facilità si possono acquistare biglietti d'aereo e macchine usate, computer e vini, case e monete antiche, cosmetici e piante ornamentali e quant´altro si vuole. Fra questi supermercati, sorta di centri commerciali virtuali, aperti 24 ore su 24, si segnalano: in Italia i siti di Cybermercato (http://www.cybermercato.it/); Casarossi (ttp://www.casarossi.it); per quanto riguarda il resto del mondo: Internet shopping network (http://wwwisn.com), con più di 1000 fornitori e un movimento di 35.000 prodotti.

@4.(Continua) Il decollo dell´e-commerce

Attraverso una statistica inglese di alcuni anni fa, quando c'era ancora molta diffidenza sul commercio elettronico e questo veniva praticato solo da pochi pionieri (prevalentemente piccoli artigiani), si cercò di individuare le cause che impedivano alla -commerce di decollare. Fra queste, due fattori risultarono rilevanti: la carenza dell'elemento "fiducia" fra contraenti, cioè fra negoziante e consumatore, dovuto alla mancanza del rapporto fisico, ossia alla "virtualità" ed all'anonimato dello strumento utilizzato; la "asetticità" dell'ambiente che veniva ricreato in Internet.

In effetto, le numerose forme ed i diversi gradi di anonimato che la Rete in pratica permette, finiscono col creare un pericoloso elemento di disturbo nel delicato rapporto fra venditore e consumatore, così come l´invio di formulari invadenti la privacy dell'utente, In questo ultimo periodo si è assistito, quindi, ad un'inversione di tendenza, dovuta alla consapevolezza che certe richieste eccessivamente particolareggiate (del tipo: età, sesso, razza, tìtolo di studio, hobby ecc.) sono controproducenti e finiscono con l´irritare il potenziale acquirente. Così si è assistito, da una parte, ad una forte limitazione del fenomeno chiamato spamming e, dall'altra, alla creazione di "spazi" in grado di personalizzare e rendere più accogliente il negozio virtuale ricreato in ambiente Internet. Sono stati introdotti, così, forum di discussione o community con funzioni di salotti virtuali dove ì consumatori, volendo, possono incontrarsi e scambiare opinioni sui prodotti acquistati o da acquistare e non solo su questi,

Esìste, inoltre, un progetto finanziato dalla Commissione europea con la partecipazione di Università, Enti di ricerca e Banche, che sta studian-Page 240do lo sviluppo di un heìp desk umano chiamato Avatar, sorta di "commesso digitale", ossia di figura umana tridimensionale in grado di riconoscere ed interagire con i potenziali clienti ed "aiutarli" nelle operazioni di acquisto attraverso sofisticati sistemi di riconoscimento vocale.

Il progetto, che sembra collegato più al mondo della fantascienza che a quello del commercio elettronico, si inserisce in un più ampio ed articolato studio sullo sviluppo dell'e-commerce chiamato Trade e consultabile all'indirizzo: http://trade.cosi.it.

L'umanizzazione della Rete ha ovviamente intenti affatto missionari, al punto da far pensare che queste "innovazioni" rappresentano, in realtà, una forma alternativa di raccolta di dati per fini statistici sugli utenti frequentatori di determinati siti. In proposito in Rete sta affermandosi una nuova strategia cosiddetta di "marketing negativo", per cui il prodotto viene inviato automaticamente all'utente che è già cliente del sito, a meno che questi non manifesti la volontà di non riceverlo. Questa forma di vendita on-line se da una parte risulta particolarmente vantaggiosa per l'azienda, dall'altra è pericolosa per l'utente in quanto rappresenta una raccolta di interessanti informazioni per creare profili personali sui frequentatori di determinati siti. La BMG (http://www,Bmgmusicservi ce.com/) è un sito specializzato in prodotti musicali ed ha reso attivo questo tipo di servizio. Un altro caso simile è quello della Sony station (http:// www.station.sony.com), un Web con un movimento di 100 mila utenti in...

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