Parentopoli: codici etici e valutazione

• Autore: Antonella Antonucci
• Pagine: 127-138

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@1. Autonomia Universitaria E Parentopoli

Tra I Disomogenei Frutti Dell’autonomia Universitaria¹ – Idonea, Se Intesa E Praticata A Livello Alto, A Recuperare La Prospettiva Concettuale Delle Universitates² – Pare Doversi Annoverare Anche L’esplosione Della C.D. Parentopoli, Fenomeno Attraverso Il Quale Pure Si Manifesta “L’autonomia Accademica [Che] Si Traduce In Definitiva Nel Diritto Di Ogni Singola Università A Governarsi Liberamente Attraverso I Suoi Organi E, Soprattutto, Attraverso Il Corpo Dei Docenti Nelle Sue Varie Articolazioni”³.

Parentopoli Ormai Da Anni Ripetutamente Balza Agli Onori Delle Cronache Toccando Numerossimi Atenei⁴, Senza Discriminazione Di Di-

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Mensione, Localizzazione Geografica, Posizionamento Nelle Diverse Statistiche Che, Con Variabili Criteri, Sfornano Graduazioni Fra Atenei.

L’intervento Di Fabio Merusi Nel Presente Volume – Che Documentalmente Mostra La Strutturale Inidoneità Dei Meccanismi Concorsuali, Ciascuno Con Le Sue Peculiari Pecche, A Garantire Di Per Sè Accesso E Sviluppo Della Carriera Universitaria Secondo Criteri Di Merito – Pone In Rassegna Anche L’evoluzione Dei Concorsi Da Nazionali A Locali. Ora, Balza Agli Occhi La Coincidenza Temporale Fra L’ingresso A Pieno Regime Della Riforma Concorsuale Partita Ad Inizio Millennio – Che Governava Il Reclutamento In Un’università Di Massa, Con Connessa Crescita Del Corpo Accademico E Dei Relativi Poli Di Gravitazione – E L’affacciarsi In Forme Macroscopiche Del Fenomeno “Parentopoli”.

Non Che Sia Questa L’unica Causa: In Molti E Disomogenei Settori Si Riscontra Un Più Alto Tasso Di Prosecuzione Familiare Di Attività⁵, Per Diffusa Opinione Dovuto Alle Tendenze Neofeudali Che Elevano Argini Difensivi Nei Confronti Della ‘Società Aperta’, Nonchè, A Me Pare, Collegato Anche Alla Ricomposizione Generazionale Che Ha Ormai Sanato La Frattura Del ’68. Ma, Nell’università, Il Fenomeno È Divenuto Endemico Nel Legame Con La Riforma Dei Concorsi⁶, Sviluppato Secondo I Nessi Che Ricordo Brevemente Ai “Non Addetti”.

Con La Riforma Del 1998⁷ – Ministro Berlinguer – Si Generalizza E Si Consolida Il Modello Dei Concorsi Locali, Consentendo Il Bando Di

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Concorso Agli Atenei Che Disponessero Della Copertura Finanziaria Necessaria A Supportare Il Posto Della Chiamata Del Vincitore (Per I Concorsi A Ricercatore⁸) O Di Un Idoneo (Per I Concorsi A Professore, Associato O Ordinario).

‘Governata’ Dal Membro Interno, Componente Della Commissione Concorsuale Designato Su Indicazione Della Facoltà Che Acquisirà Poi Il Nuovo Docente, La Commissione Si Completava Con Una Maggioranza Di Componenti Eletti In Scrutinio Nazionale⁹, Per Cui – Grazie Alle Tecniche Di Composizione Illustrate Da Merusi, Cui Ancora Rinvio – L’esito Concorsuale Generalmente Sfocia Nella Vittoria Del Candidato Interno Per Il Ricercatore E Nell’assegnazione Di Una Idoneità Su Due (Ben Tre, Nel ‘Felicissimo’ Periodo Di Prima Applicazione Della Legge) Al Candidato Interno.

L’università Ha Poi Tutto L’interesse A Chiamare Come Professore L’idoneo Interno, Perchè Recupera Parte Del Budget Appostato Per Il Bando Di Concorso, Dovendo Coprire Non Un’intera Nuova Posizione, Ma Solo La Differenza Discendente Dal Diverso (Non Necessariamente Maggiore, Almeno Nei Primi Anni) Trattamento Economico Dello Stesso Soggetto. E, Prescindendo Dall’effettività O Virtualità Dei Budget Appostati, Il Progressivo Irrigidimento Delle Conseguenze Negative Del Rapporto Fra Spese Per Il Personale E Fondo Di Finanziamento Ordinario Concesso Dal Ministero Agli Atenei Ha Reso Progressivamente Più Incisiva Tale Utilità Meramente Contabile.

In Questo Contesto, La Facoltà Dispone La Chiamata Dell’idoneo, Spesso Già Fotografato Dal Profilo Indicato Nel Bando Di Concorso Con

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Riferimento Alle Esigenze Didattiche Della Facoltà Medesima, ‘Catenaccio’ Che Consente All’organo Di Non Inglobare Elementi Inattesi. È, Quindi, Già Nel Momento In Cui Si Delibera Un Bando Di Concorso A Professore Che Il ‘Barone’ Interessato Allo Sviluppo Di Carriera Di Un Dato Soggetto Esplica La Propria Influenza In Facoltà.

@2. Cooptazione E Meritocrazia

Il Meccanismo Così Sunteggiato Non Ha, Di Per Sè, Valenza Negativa. Esso Costituisce Un Passaggio Inevitabile Del Metodo Di Selezione Degli Allievi Che Non Può Avvenire Se Non Con Cooptazione, Metodo Tipico Di Una Comunità Ristretta Conformata A Precisi Codici Funzionali Alla Trasmissione Di Saperi Iperspecialistici E Dello Strumentario Conoscitivo, Metodologico E Caratteriale Necessario Per L’autonomo Sviluppo Di Attività Di Ricerca.

Ed È Un Facile Luogo Comune Affermare Che La Cooptazione Non Sia Idoneo Metodo Selettivo; È Piuttosto Un Metodo La Cui Funzionalità Dipende Dalla Tenuta Di Regole Meritocratiche Condivise Dall’intero Corpo Accademico, Fondanti Della Tendenza All’eccellenza – Riscontrata E Non Autoproclamata – E Di Quella Cultura Della Vergogna Il Cui Sfaldarsi Trasversalmente Tocca Tutti I Corpi Sociali, Università Inclusa¹⁰.

Sono Possibili — Ed Esistenti Nelle Nostre Università — Gli Scenari Più Diversi, In Cui I Criteri Di Selezione Degli Allievi Da Avviare Alla Carriera Accademica Vanno Dal Perseguimento Di Interessi Familiari, Amorosi, Professionali... (Tutti I Casi Che Vanno Sui Giornali!) Alla Quotidianità Sommersa Dell’occhio Attento, Fin Dai Banchi Di Lezione, A Soggetti Dotati Di Caratteristiche Idonee Ad Avviarsi Al Lavoro Di Ricerca Scientifica, Che Vengono Poi Seguiti E Spronati Con Un Consistente Impegno Di Tempo E Di Energie Ed Anche Con Un Coinvolgimento Emotivo, Che Porta A Vivere Come Propri I Successi Degli Allievi. E In Questi, Diffusi Casi Il ‘Barone’ Deve Svolgere Il Proprio Ruolo Di Sostegno Alla Carriera Dell’allievo Meritevole, Pena La ‘Fuga Dei Cervelli’.

Peraltro, L’assenza Di Un Sistema Di Valori Meritocratico¹¹, Tipico Del Nostro Costume Nazionale, Trova Terreno Fertile In Un Contesto So-

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Stanzialmente Autoreferenziale Come Quello Dell’università, Dove Anche La Peer Review Rischia Di Essere Adoperata Come Strumento Tendenzioso, Innestando Fenomeni Di Eterogenesi Dei Fini.

Ciò Si Traduce In Un’ampia Tolleranza Per Criteri Selettivi Che Prescindono Dalla Qualità Dei Candidati. Qualità – Si Badi! — Che Può Non Mancare Nei Casi In Odore Di Parentopoli, Dandosi Anzi Spesso Situazioni Di ‘Parenti’ Dotati Di Capacità Pari Se Non Superiori Rispetto A Quelle Di Altri Aspiranti E Dei Maiores Che Si Sono Operati Per Collocarli.

Anche In Questa Prospettiva Diviene, Quindi, Centrale, Il Radicamento Di Procedure Di Valutazione Obiettive E Condivise¹².

Tali Procedure Per Anni Hanno Condotto Stentata Esistenza ‘Policentrica’ E Sembrano Ricevere Solo Ora Un Decisivo Impulso Collegato A Tre Misure Concomitanti: L’ipotizzata Centralizzazione Delle Funzioni Di Valutazione In Un’unica Agenzia¹³; La Pressione Finanziaria Sugli Atenei, Che Vedranno Una Quota Crescente Del Finanziamento Ordinario Condizionata Ai Risultati Di Una Valutazione Che Riguarda Sia Didattica Che Ricerca (A Partire Dal 2009, Art. 2 L. N. 1 Del 2009); La Pressione Finanziaria E Istituzionale Sul Singolo Docente, Che Vede Condizionare Al Periodico Riscontro D’esistenza Di Pubblicazioni Scientifiche Recenti Sia L’attribuzione Per Intero Degli Scatti Stipendiali, Sia La Partecipazione A Commissioni Di Concorso (Art. 3 Ter L. Cit.).

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@3. L’autotutela Del Sistema Universitario: I Codici Etici

La Risposta Del Corpo Universitario Al Montare Dell’ondata Di Parentopoli Ha Trovato Faticosa E Disomogenea Espressione Nell’adozione Di Codici Etici¹⁴, Strumentosimbolo Di Territori Dove La Legge Non Arriva Ad Incidere. Si Tratta Di Codici Che Definirei Di Ii Generazione. Alcuni Atenei, Infatti, Erano Dotati Di Codici Comportamentali Contro Le Molestie Sessuali E Il Mobbing – Sul Modello Dell’antesignano Codice Dell’università Di Torino Del 2001 — Ove C’erano Generiche Norme Antidiscriminazione...