Circolari

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Arch. giur. circ. ass. e resp. 9/2018
Circolari
I
Circ. (Min. trasp.) 15 maggio 2018, Prot. n. 300-A- 3935-18-129-
8-4. Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
n. 70 del 28.02.2018 - Modalità attuative e strumenti opera-
tivi della sperimentazione su strada delle soluzioni di Smart
Road e di guida connessa e automatica.
Nella Gazzetta Uff‌iciale della Repubblica, Serie Generale, n.
90 del 18 aprile 2018, è stato pubblicato il decreto ministeria-
le in oggetto recante “Modalità attuative e strumenti operativi
della sperimentazione su strada delle soluzioni di Smart Road e
di guida connessa e automatica” che ha dato attuazione all’art.
I, comma 72, della legge 27 dicembre 2017, n. 205 (Bilancio di
previsione dello Stato per l’anno f‌inanziario 2018 e bilancio plu-
riennale per il triennio 2018-2020), con il quale lo Stato italiano
autorizza e f‌inanzia la sperimentazione su strada delle soluzioni
di Smart Road e di guida connessa e automatica.
Il decreto, in piena sintonia con i processi dì governo e gestio-
ne dell’innovazione del settore, in atto in Europa, con lo sviluppo
della Piattaforma C-ITS e dell’iniziativa GEAR 2030, e in consi-
derazione della rapidità del progresso tecnologico che interessa
le sperimentazioni internazionali sui veicoli automatizzati, detta
un complesso di regole volte a disciplinare il processo di trasfor-
mazione digitale delle infrastrutture stradali e la sperimentazio-
ne dei veicoli a guida connessa ed automatica.
La f‌inalità è duplice: da un lato, promuovere la valorizzazione
del patrimonio infrastrutturale esistente attraverso l’adegua-
mento tecnologico della rete viaria nazionale ai canoni funzio-
nali delle Smart Road e la realizzazione di infrastrutture dotate
dei canoni funzionali in coerenza con il quadro comunitario ed
internazionale di digitalizzazione; dall’altro, garantire e promuo-
vere la sperimentazione delle auto a guida automatica (dotate di
tecnologie capaci di adottare e attuare comportamenti dì guida
senza l’intervento attivo del conducente) e della guida connessa
(condizione di guida in cui il veicolo adotta sistemi cooperativi
e interattivi con altri veicoli e con l’infrastnittura), in conside-
razione della possibilità che i veicoli automatizzati vengano im-
messi a breve nel mercato.
Il decreto, stante l’inapplicabilità delle regole del Codice
della Strada che non consentono l’omologazione e la circolazio-
ne su strada delle auto a guida automatica, costituisce la base di
riferimento normativa per la circolazione sperimentale dei vei-
coli a guida automatica sulle strade ed aree pubbliche del nostro
Paese che può avvenire solo in presenza dei presupposti e delle
cautele in esso previsti.
Secondo quanto chiarito in ambito def‌initorio, le norme det-
tate dal decreto non trovano applicazione per i veicoli a guida
assistita, già da diverso tempo presenti sul mercato, che, differen-
temente da quelli a guida autonoma, sono dotati di uno o più si-
stemi di assistenza che vengono attivati dal conducente e che non
escludono una continua partecipazione attiva di quest’ultimo.
Ciò premesso, si ritiene opportuno soffermare l’attenzione su
alcuni aspetti connessi alla sperimentazione delle auto a guida
autonoma, di maggior interesse per gli operatori di polizia stra-
dale, mentre per la parte relativa alle caratteristiche delle Smart
Road si rimanda alla lettura del decreto e dell’allegato, conte-
nente le specif‌iche funzionali delle infrastrutture stradali e delle
piattaforme tecnologiche.
1. Def‌inizioni. Il Supervisore.
La def‌inizione sulla quale è opportuno soffermare l’attenzio-
ne è quella contenuta nella lettera j) dell’art. 1, laddove è previ-
sta la f‌igura del “supervisore”. Il decreto, infatti, in considerazio-
ne della circostanza per cui l’auto a guida autonoma, almeno nei
livelli di automazione più elevati, è capace di circolare senza l’in-
tervento attivo del guidatore, ha preferito utilizzare il concetto
di “supervisore” a quello di conducente, in quanto tale ultima pa-
rola postula che a guidare il veicolo sia sempre un essere umano.
Il supervisore è colui che deve essere sempre presente a
bordo del veicolo e che, a prescindere dal grado di automazione
esistente, deve essere sempre in grado di assumere il controllo
del veicolo, agendo sui comandi dello stesso, ogni qual volta se
ne presenti la necessità. Da ciò deriva che egli è il responsabi-
le della circolazione del veicolo in qualsiasi modalità operativa,
ovvero anche nel caso in cui le tecnologie di guida automatiche
siano inserite e assumano il pieno controllo del veicolo. Diversa-
mente, quando tali tecnologie vengono disinserite ed il supervi-
sore assume la guida effettiva del veicolo, riveste a tutti gli effetti
il ruolo di conducente. In ogni caso, egli deve garantire che il
veicolo rispetti le norme di comportamento di cui al Titolo V del
Codice della Strada anche quando le tecnologie di cui è dotato,
seppur inserite, non siano in grado di farlo in maniera automa-
tica, commutando tempestivamente la modalità del veicolo in
modo manuale.
Il ruolo di supervisore può essere rivestito solo dal titolare di
una patente idonea per la classe del veicolo da condurre che si
deve possedere da almeno cinque anni.
La verif‌ica del possesso dei requisiti di ciascun supervisore
ammesso alla guida del veicolo automatico è di competenza del
soggetto autorizzante all’atto del rilascio dell’autorizzazione.
L’elenco dei supervisori che possono prendere parte alle
prove è contenuto nel titolo autorizzativo.
2. Autorizzazione alla sperimentazione.
La circolazione su strada dei veicoli a guida automatica può
avvenire solo nel contesto di una sperimentazione che è soggetta
ad autorizzazione da parte della Direzione Generale per la Mo-
torizzazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
L’autorizzazione, che può essere richiesta solo dal costruttore
del veicolo o dagli istituti universitari ed enti pubblici e privati di
ricerca che conducono sperimentazioni sui veicoli, è rilasciata,
per uno o più ambiti stradali, per veicoli già omologati nella ver-
sione base e che sono stati successivamente dotati dì tecnologie
di guida automatica.
Attraverso il titolo autorizzativo, di durata annuale, rinno-
vabile, il titolare può condurre sperimentazioni con i veicoli da

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