Macchine per centrifugare - Ammissibilita' e rispondenza ai requisiti dell'art. 130 del D.P.R. n. 547/1955 di sistemi di frenatura elettrica

Alle Direzioni regionali e provinciali del lavoro Alle Regioni - Assessorati alla sanita' Al Ministero dell'industria - D.G.P.I.

Al Ministero della sanita' - Dip.

prevenzione All'Ispesl - D.T.S. - D.Om.

All'INAIL - Centro studi e servizi prevenzione Alla Confindustria All'Intersind Alla Confapi Alla Confartigianato Alla CNA Alla Confagricoltura Alla Coldiretti Alla Confcommercio Alla C.G.I.L.

Alla C.I.S.L.

Alla U.I.L.

Alla U.G.L.

Alla CISAL Alla ANIMA/AISEM All'ASCOMAC

Alcune aziende produttrici di macchine per centrifugare hanno richiesto a questo Ministero, ai sensi dell'art. 28, comma 1, lettera a), del decreto legislativo n. 626/1994, il riconoscimento della conformita' alle disposizioni dell'art. 130 del decreto del Presidente della Repubblica n. 547/1955 dei sistemi di frenatura elettrica applicati su macchine centrifughe azionate tramite motori elettrici regolati mediante sistemi ad "inverter".

Al riguardo, e su conforme parere della Commissione consultiva permanente per la prevenzione degli infortuni e l'igiene del lavoro, non si ravvisa l'opportunita' di emanare il decreto di cui sopra per i motivi che di seguito si espongono.

La questione posta dalla richiesta in argomento comporta l'esame di due questioni distinte, ma complementari: la valutazione dell'ammissibilita' di un sistema di frenatura elettrica e l'individuazione delle caratteristiche tecniche che il sistema stesso, qualora ammissibile, deve possedere in rapporto alle esigenze della sicurezza.

Sulla questione dell'ammissibilita' di freni diversi da quelli operanti per attrito, quasi esclusivamente adottati su queste macchine, va detto che il legislatore dell'art. 130 del decreto del Presidente della Repubblica n. 547/1955, richiedendo l'applicazione di un freno, intende riferirsi ad un apposito sistema di frenatura "adatto ed efficace" tale, cioe', da garantire, per configurazione costruttiva e caratteristiche operative e prestazionali, dai rischi particolari propri di questo genere di macchine.

La misura di queste caratteristiche qualita', nel caso specifico, va ricercata, quindi, in rapporto alle necessita' di sicurezza della macchina.

La frenatura deve essere: adatta, cioe' appropriata alle specifiche caratteristiche costruttive ed alle esigenze funzionali della macchina e, contemporaneamente, tale da non indurre di per se' altri rischi oltre quelli caratteristici della macchina stessa (nel caso: deve portare al rallentamento ed eventualmente all'arresto della...

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