Catasto ai comuni bloccato dal Tar ed altre questioni

AutoreCorrado Sforza Fogliani
Pagine321-323

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@1. I Comuni non potranno fissare, oltre alle aliquote, anche la base imponibile dell'Ici

- Il Tar Lazio (Pres. Tosti, giudice relatore Toschei) ha accolto il ricorso contro il decentramento catastale presentato dalla Confedilizia e appoggiato da Aspesi, Assoutenti, Fiaip, Gesticond e Isivi (in pratica, tutto il mondo immobiliare nelle sue più rappresentative espressioni, unitamente ad un'importante associazione consumatori riconosciuta). I giudici hanno annullato il Decreto del Presidente del Consiglio (Prodi) 14 giugno 2007, il Protocollo d'intesa tra l'Agenzia del Territorio e l'Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) del 4 giugno 2007 ed ogni altro atto antecedente e presupposto, attuativo, esecutivo, consequenziale e comunque connesso. La sentenza (pubblicata in questo stesso numero dell'Archivio) è immediatamente esecutiva e vieta quindi ai Comuni, da subito, di svolgere l'attività dichiarata illegittima. Nel giudizio la Confedilizia è stata assistita dagli avvocati prof. Vittorio Angiolini e Paolo Panariti.

La costanza della Confedilizia (come quella delle organizzazioni che l'hanno appoggiata, e di cui s'è detto) nella difesa dello Stato di diritto, è stata ancora una volta premiata. Siamo stati coperti di improperi, più o meno velati, da uomini del passato Governo, quasi non sapessimo né leggere né scrivere. In più, si sono fino all'ultimo - da parte del Ministro dell'economia - portati avanti provvedimenti attuativi anche afferenti il personale, come per mettere il nuovo Governo davanti ad un fatto compiuto. Ora, però, il Tar ha fatto giustizia e il diritto ha trionfato. La motivazione della decisione si caratterizza per l'esaustività dei motivi giuridici sui quali si fonda, ma rappresenta nello stesso tempo una perspicua difesa dell'irrinunciabile principio di quella che fu una delle prime conquiste, ad evitare ingiustizie locali e discriminazioni sociali, dello Stato italiano: l'unitarietà del sistema catastale nazionale.

Il Governo Berlusconi - dopo questa storica sentenza - ha le mani libere per rimettere le cose a posto e ridare tranquillità agli italiani così come alle strutture catastali. Spiace solo per il tempo e le risorse perse e fatte perdere anche ai Comuni, fino all'ultimo illusi.

La riforma del Catasto in senso reddituale (per il quale - su richiesta della Confedilizia - si è espressamente pronunciato insieme all'on. Fini - e l'impegno è stato trasferito nel programma elettorale del Pdl - anche il candidato Premier della coalizione che non a caso gli italiani hanno premiato, l'on. Berlusconi) può essere ora condotta in un quadro di chiarezza e trasparenza, senza l'aberrazione di Comuni che per i singoli immobili avrebbero potuto fissare - secondo il Governo Prodi e il...

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