Corte di cassazione civile sez. III, 25 novembre 2013, n. 26359

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giur
3/2014 Arch. giur. circ. e sin. strad.
LEGITTIMITÀ
CORTE DI CASSAZIONE CIVILE
SEZ. III, 25 NOVEMBRE 2013, N. 26359
PRES. RUSSO – EST. CARLEO – P.M. GAMBARDELLA (DIFF.) – RIC. ASS. LAICALE
DI CULTO CATECHISTI DI CRISTO RE E ALTRI MANFREDI C. MARANO E ALTRI
Risarcimento del danno y Danno non patrimo-
niale y Danno patrimoniale y Associazione di culto y
Morte dell’associato cagionata da terzi y Risarcibi-
lità y Conf‌igurabilità y Esclusione.
. L’interesse di un’associazione di culto al ristoro del
pregiudizio economico conseguente alla morte di un
proprio associato provocata da terzi (a seguito di sini-
stro stradale) costituisce una mera aspettativa di fatto
e non una situazione soggettiva giuridicamente protet-
ta suscettibile di dar luogo a risarcimento del danno.
(c.c., art. 2043; c.c., art. 2059) (1)
(1) Non risultano editi precedenti che affrontino l’esatta fattispecie.
Le SS.UU. 22 luglio 1999, n. 500, in Ius&Lex dvd n. 2/2014, ed. La
Tribuna, hanno ribadito, riguardo al carattere atipico del fatto ille-
cito delineato dall’art. 2043 c.c., che non è possibile individuare in
via preventiva gli interessi meritevoli di tutela: spetta, pertanto, al
giudice, attraverso un giudizio di comparazione tra gli interessi in
conf‌litto, accertare se, e con quale intensità, l’ordinamento appresta
tutela risarcitoria all’interesse del danneggiato, ovvero comunque
lo prende in considerazione sotto altri prof‌ili, manifestando, in tal
modo, una esigenza di protezione.
SVOLGIMENTO DEL PROCESSO
In data 6 gennaio 1986 lungo la superstrada Lamezia
Terme - Catanzaro, in seguito alla collisione tra un’auto di
proprietà dell’Associazione laicale di culto “Catechisti di
Cristo Re, condotta dal sacerdote Marano Silvestro, ed al-
tra auto, condotta da Zuccaro Francesco, assicurata dalla
Fata Ass.ni, decedevano, oltre che gli stessi conducenti,
Annamaria Samà, Zuccaro Francesca e Zuccaro Laura,
rispettivamente moglie e f‌igli di Zuccaro Francesco.
Nel relativo procedimento penale aperto contro ignoti,
veniva accertato che il sinistro era avvenuto per colpa
del conducente di un terzo automezzo rimasto ignoto, il
quale immettendosi sulla superstrada da una stradella
poderale, impattava l’Audi dello Zuccaro che sbandava
ed urtava la vettura condotta dal sacerdote. Gli eredi del
Marano, con citazione ritualmente notif‌icata, convenivano
in giudizio l’Assitalia, quale impresa designata dal F.G.V.S.,
la Fata Assicurazioni, Parisi Annamaria, quale tutrice
e legale rappresentante di Zuccaro Giuseppe, aff‌inchè
fossero risarciti dei danni materiali e morali subiti. Si co-
stituivano in giudizio i convenuti ed intervenivano altresì
l’Associazione di culto Catechisti di Cristo Re, della quale
faceva parte il sacerdote deceduto, e gli eredi dei defunti
Zuccaro e Samà i quali chiedevano il risarcimento dei
danni da loro rispettivamente subiti. In esito al giudizio
il Tribunale di Lamezia accoglieva in parte la domanda
attrice e condannava Zuccaro Giuseppe nonchè la Fata
Assicurazioni e l’Assitalia s.p.a. quale impresa designata
dal F.G.V.S., queste ultime solidalmente nella misura del
50% ciascuna in considerazione dell’accertato concorso di
colpa, al pagamento in favore degli attori, a titolo di risar-
cimento danni, della somma complessiva di L. 600 milioni,
pari ad € 309.874,14 (euro 77.468,52 a favore di ciascuno
dei due genitori ed € 25.822,84 a favore di ciascuno dei sei
fratelli e sorella) somme liquidate all’attualità compren-
sive di interessi e svalutazione monetaria f‌ino alla data
di pubblicazione della sentenza; condannava i predetti
convenuti, rimasti soccombenti, al pagamento solidale, in
favore delle parti attrici, delle spese processuali; rigetta-
va la domanda riconvenzionale come proposta da Parisi
Annamaria, Samà Francesco, Sciarrotta Innocenza, Samà
Gloria, Zuccaro Giuseppe, Zuccaro Elio e Zuccaro Roberto
nei confronti dell’Assitalia s.p.a.; rigettava la domanda di
risarcimento danni avanzata dall’Associazione di Culto
Catechisti di Cristo Re e dichiarava interamente compen-
sate tra le dette parti le spese di giudizio. Avverso detta
sentenza proponevano appello, in via principale, l’Associa-
zione Laicale di culto ed in via incidentale la F.a.t.a. Fondo
Assicurativo tra agricoltori, l’Assitalia, Marano Francesco,
nonché Marano Pantaleone, in proprio e quale procura-
tore speciale di Marano Mario, Marano Guerino, Marano
Giuseppe, Marano Salvatore, Marano Maria Letizia e quale
procuratore generale di Marano Caterina, Marano Nicola,
Iannelli Rosaria, nonché Parisi Annamaria in proprio, Zuc-
caro Giuseppe senior, Scerrotta Innocenza, Samà Gloria,
Samà Francesco, Zuccaro Elio e Zuccaro Roberto, anch’es-
si in proprio, nonché Zuccaro Giuseppe iunior in proprio
e quale erede di Zuccaro Francesco, Samà Annamaria,
Zuccaro Francesca e Zuccaro Laura. In esito al giudizio, la
Corte di Appello di Catanzaro con sentenza depositata in
data 21 febbraio 2009 condannava l’Assitalia al pagamento
in favore dell’Associazione di culto della somma di € 450,00
oltre interessi; dichiarava responsabile esclusivo dell’inci-
dente il conducente del veicolo rimasto sconosciuto; con-
dannava l’Assitalia, con il limite del massimale maggiorato
di interessi e rivalutazione, al pagamento in favore del-
l’appellante incidentale Marano Pantaleone, in proprio e
nella qualità, dell’ulteriore somma di € 93.115,45 oltre in-
teressi; condannava l’Assitalia, con il limite del massimale
maggiorato di interessi e rivalutazione, al pagamento, in
favore dell’appellante incidentale Parisi Annamaria (e gli
altri) della somma di € 1.233.425,00 oltre interessi; riget-
tava l’appello incidentale dell’Assitalia; provvedeva inf‌ine
al governo delle spese. Avverso la detta sentenza hanno
quindi proposto ricorso per cassazione, in via principale,
articolato in due motivi, l’Associazione di Culto; in via in-
cidentale, articolato in un solo motivo, l’Ina-Assitalia; arti-
colato in un unico motivo, Marano Pantaleone, in proprio
e quale procuratore generale di Marano Caterina, Marano
Nicola, Iannello Rosaria, Marano Francesco, nonché quale
procuratore speciale di Marano Mario, Marano Guerino,
Marano Giuseppe, Marano Salvatore, Marano Maria Leti-
zia. Resiste con controricorso l’Ina-Assitalia Spa.
MOTIVI DELLA DECISIONE
In via preliminare, deve rilevarsi che il ricorso princi-
pale e quelli incidentali sono stati riuniti, in quanto propo-
sti avverso la stessa sentenza.

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