Cass. civ., sez. II, 10 novembre 2010, n. 22881, Min. Interno c. Mitolo, m

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I testi dei documenti qui riprodotti sono desunti dagli Archivi del Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione. I titoli sono stati elaborati dalla redazione
Arch. giur. circ. e sin. strad. 1/2012
Massimario
Assicurazione obbligatoria
Risarcimento danni – Richiesta di risarcimento all’as-
sicuratore
In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile
derivante dalla circolazione dei veicoli, una volta che il danneg-
giato abbia inviato la richiesta risarcitoria di cui all’art. 22 della
legge 24 dicembre 1969, n. 990 (oggi abrogato e trasfuso nell’art.
145 del d.l.vo 7 settembre 2005, n. 209) ed atteso lo “spatium de-
liberandi” ivi previsto, lo stesso non è soggetto ad alcun termine
di decadenza per l’introduzione della azione di risarcimento.
Ne consegue che quando, a seguito della richiesta risarcitoria,
l’azione sia stata esercitata in giudizio, l’esaurimento di que-
st’ultimo in modo non satisfattivo della pretesa risarcitoria, per
ragioni che non precludano la possibilità di esercitare nuova-
mente l’azione, non comporta la necessità di inviare una nuova
richiesta ai sensi del citato art. 22. (Nella specie il danneggiato
di un sinistro stradale aveva proposto una prima domanda di
risarcimento in un giudizio conclusosi con una pronuncia di
estinzione, per trasferimento dell’azione civile in sede penale,
e coltivato, peraltro, solo da altro danneggiato; riproposta la
medesima domanda, la stessa era stata dichiarata improponi-
bile dai giudici di merito, che avevano ritenuto necessaria una
nuova richiesta risarcitoria ai sensi dell’art. 22 della legge n. 990
del 1969. In applicazione del riportato principio la S.C. ha cas-
sato con rinvio la sentenza impugnata). F Cass. civ., sez. III, 25
novembre 2010, n. 23907, La Salvia c. Ragusa Cipollino ed altri
(l. 24 dicembre 1969, n. 990, art. 22; d.l.vo 7 settembre 2005,
n. 209, art. 145). [RV615777]
Atti e provvedimenti del giudice penale
Correzione di errori materiali – Decreto penale di con-
danna – Conf‌isca di veicolo per il reato di cui all’art. 186,
comma 2, lett. c), c.s.
È abnorme il provvedimento con il quale il G.i.p., una volta
emesso già il decreto penale, disponga con autonomo provvedi-
mento la conf‌isca del veicolo con il quale era stato commesso il
reato di cui all’art. 186, comma secondo, lett. c), Cod. strada. F
Cass. pen., sez. IV, 22 novembre 2010, n. 41105 (c.c. 3 novembre
2010), Mesto (c.p., art. 240; nuovo c.s., art. 186; c.p.p., art.
459). [RV248916]
Depenalizzazione
Accertamento delle violazioni amministrative – Conte-
stazione – Verbale
In tema di sanzioni amministrative, la competenza per territorio
a conoscere dell’opposizione al verbale di accertamento di infra-
zione di norme sulla circolazione stradale ha natura inderogabi-
le, ai sensi dell’art. 204 bis del codice della strada. Ne consegue
che, non applicandosi a tali illeciti l’istituto della continuazione
così come disciplinato dall’art. 81 c.p., la connessione derivante
dalla reiterazione della condotta non può avere alcun effetto
processuale nel senso di attrarre la competenza per territorio
in favore del giudice di pace competente per l’opposizione al
verbale concernente l’accertamento della prima violazione. F
Cass. civ., sez. II, 17 gennaio 2011, n. 944, Vinelli c. Prefettura
di Milano (c.p., art. 81; nuovo c.s., art. 204 bis; l. 24 novembre
1981, n. 689, art. 8; l. 24 novembre 1981, n. 689, art. 8 bis; l.
24 novembre 1981, n. 689, art. 22). [RV615945]
Applicazione delle sanzioni – Obbligo di comunicare i
dati del conducente del veicolo – Sospensione in attesa
della def‌inizione del procedimento di opposizione al ver-
bale.
In tema di sanzioni amministrative conseguenti a violazioni del
codice della strada, il termine entro cui il proprietario del veico-
lo è tenuto - ai sensi dell’art. 126 bis, comma 2, quarto periodo,
del codice - a comunicare all’organo di polizia che procede i dati
relativi al conducente, non decorre dalla def‌inizione del proce-
dimento di opposizione avverso il verbale di accertamento del-
l’illecito presupposto, ma dalla richiesta rivolta al proprietario
dall’organo di polizia, senza che quest’ultimo sia tenuto a so-
prassedere alla richiesta in attesa della def‌inizione della conte-
stazione dell’illecito; ne consegue che la sanzione di cui all’art.
180, comma 8, del codice della strada sussiste anche in caso
di annullamento del verbale di contestazione dell’infrazione,
attesa l’autonomia delle due infrazioni, la seconda delle quali
attiene ad un obbligo di collaborazione nell’accertamento degli
illeciti stradali. F Cass. civ., sez. II, 10 novembre 2010, n. 22881,
Min. Interno c. Mitolo (nuovo c.s., art. 126 bis; nuovo c.s., art.
180; nuovo c.s., art. 204 bis; nuovo c.s., art. 205). [RV615544]
Applicazione delle sanzioni – Proroga del termine sca-
dente in giorno festivo – Sanzioni amministrative connes-
se alla mancata revisione dei veicoli.
Il principio f‌issato dall’art. 155 c.p.c., per cui, se il giorno di
scadenza di un termine è festivo, la scadenza stessa è prorogata
di diritto al primo giorno seguente non festivo, ha carattere
generale e trova applicazione non soltanto per gli atti dei pro-
cedimenti civili, ma anche, tra l’altro, ai rapporti con la P.A. in
relazione agli obblighi derivanti da disposizioni la cui violazione
comporti la irrogazione di sanzioni amministrative. Pertanto, ai
f‌ini dell’applicazione delle sanzioni previste dall’art. 80, comma
14, del codice della strada, poiché i veicoli devono essere sot-
toposti a revisione entro il mese corrispondente a quello in cui
è stata effettuata l’ultima revisione, ove l’ultimo giorno di tale
mese sia festivo, il termine utile per la revisione è spostato al
primo giorno seguente non festivo, ancorché del mese succes-
sivo. F Cass. civ., sez. II, 1 dicembre 2010, n. 24375, Bianchin c.
Min. Interno ed altro (c.p.c., art. 155; nuovo c.s., art. 80; l. 24
novembre 1981, n. 689). [RV615802]
Guida in stato di ebbrezza
Conf‌isca del veicolo – Natura.
La conf‌isca del veicolo per guida in stato di ebbrezza ha assun-
to, a seguito delle modif‌iche apportate all’art. 186 Cod. strada
dalla L. n. 120 del 2010, natura di sanzione amministrativa acces-
soria. F Cass. pen., sez. IV, 16 novembre 2010, n. 40523 (c.c. 4
novembre 2010), Gibellini (c.p., art. 240; nuovo c.s., art. 186; l.
29 luglio 2010, n. 120). [RV248858]
Conf‌isca del veicolo – Natura.
La conf‌isca del veicolo utilizzato per commettere il reato di
guida in stato di ebbrezza, in seguito alla novella di cui alla L. n.
120 del 2010, ha natura di sanzione amministrativa accessoria,
non più, come in precedenza, di pena accessoria. (Fattispecie
nella quale la Corte ha affermato che va annullata con rinvio
la sentenza di patteggiamento che, vigente la disciplina antece-
dente alla citata novella, abbia omesso di ordinare la conf‌isca,
in quanto l’intervenuta trasformazione della natura giuridica di

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