Un caso di falsi finanziamenti all'impresa

AutoreGaetano Nanula
Pagine241-249
CAPITOLO QUINDICESIMO
UN CASO DI FALSI FINANZIAMENTI
A L L’ I M P R E S A
S: 1. Una bella impresa, funzionalmente efficiente, ma con uti-
li troppo bassi; 2. Complessità del confronto quantitativo fra carico e
scarico; 3. Numerosissimi versamenti dei soci in conto finanziamen-
to; 4. Ricavi registrati come prestiti dei soci, poi affluiti nelle loro
tasche sotto forma di restituzione
1. Una bella impresa, funzionalmente efficiente, ma con
utili troppo bassi
Si trattava di una società per azioni a base strettamente fa-
miliare – posseduta da marito, moglie ed un paio di gli – con
capitale sociale di alcuni milioni ed un volume di vendite che
negli ultimi esercizi aveva raggiunto diverse decine di milioni.
Costituiva praticamente la più grossa impresa di distribuzio-
ne di prodotti alimentari in ambito regionale, che si approv-
vigionava in gran parte direttamente all’estero e che riforniva
soprattutto rivenditori, a loro volta grossisti o dettaglianti.
L’utile dichiarato appariva piuttosto basso, inferiore all’uno
per cento del giro d’aari: colpa della spietata concorrenza –
diceva l’imprenditore –, che non consentiva di allargare oltre
certi limiti il ricarico sul prezzo dei prodotti, se non voleva che
i clienti prendessero strade diverse, orientandosi verso altri for-
nitori; colpa della concorrenza sleale degli altri distributori, i

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