Case di lusso e categoria catastale A/1: quanta confusione

AutoreCarlo Scaniglia
Pagine503-503
503
var
Arch. loc. e cond. 4/2014
VARIE
CASE DI LUSSO E CATEGORIA
CATASTALE A/1: QUANTA
CONFUSIONE
di Carlo Scaniglia
Nuove leggi, nuovi governi ed altrettante nuove tas-
sazioni sugli immobili con ulteriore confusione tra le case
di lusso e le case di categoria catastale A/1 (soggette ad
IMU/TASI/IUC). Chiariamo subito quali sono le case di
lusso per le quali sarebbe condivisibile mantenere una
tassazione diversa e quali sono le case “signorili” ossia di
categoria catastale A/1 per le quali invece sarebbe cor-
retto introdurre l’esenzione IMU oltreché mantenere le
agevolazioni sull’acquisto della prima casa. Gli immobili
di “lusso” sono quelli def‌initi dal D.M. 2 agosto 1969 e non
in automatico (come sembra aver pensato il legislatore)
tutti quelli di categoria catastale A/1. Si tratta in def‌initiva
di due def‌inizioni e caratteristiche diverse, l’una di natu-
ra catastale (A/1), l’altra esclusivamente f‌iscale (D.M.).
Sicché anche un immobile di categoria catastale A/2 os-
sia per def‌inizione “civile” ancorché in categoria inferiore
all’A/1, ben potrebbe rientrare nella def‌inizione “di lusso”.
Si verif‌ica così uno strano paradosso per cui l’immobile
che ai f‌ini del citato D.M. viene dichiarato “di lusso” ma ai
f‌ini catastali è censito nella categoria catastale A/2, viene
ad essere esentato dal pagamento IMU. Contrariamente
l’immobile di categoria A/1 ancorché espressamente chia-
rito non di lusso, in via del tutto pregiudizievole per il solo
fatto di essere classato in categoria A/1, viene ad essere
ingiustamente assoggettato al pagamento dell’IMU!!!
Ed allora facciamo chiarezza sulla categoria catastale
A/1 e le case di lusso.
Purtroppo siamo in assenza di una chiara, univoca e
precisa def‌inizione, riporto quindi le indicazioni generiche
secondo le quali si def‌iniscono abitazioni di categoria cata-
stale A/1 quelle signorili, appartenenti a fabbricati ubicati
in zone di pregio o centrali, caratterizzati da un’ottima
esposizione, con caratteristiche costruttive, tecnologiche
e di rif‌initura ricche comunque di livello superiore a
quello dei fabbricati di tipo residenziale. Appartamenti
di elevata superf‌icie ed altezze interne, grande ampiezza
dei vani con salone di rappresentanza, completezza, di
impianti (talvolta con aria condizionata), ampi bagni,
porta di servizio, servizio di portineria, spazi verdi di os-
sigenazione. In concreto si tratta della massima categoria
Catastale riservata agli appartamenti oltre la quale esi-
stono solo ville e castelli.
Coloro che pur essendo in categoria A/1 ritengono di
non ritrovarsi più in detto classamento possono avvalersi
della sentenza di Cassazione emessa in data 8 settembre
2008 con il n. 22557 che ha ribadito che “. . . deve essere
riconosciuto ad ogni titolare di immobile la facoltà di
chiedere una diversa classif‌icazione catastale e quindi
una diversa rendita del bene . . . I termini di abitazione
“signorile”, “civile”, “popolare” chiamano nozioni presenti
nell’opinione generale a cui corrispondono caratteristi-
che che possono con il tempo mutare, sia sul piano della
percezione dei consociati . . . sia sul piano oggettivo per
il naturale deperimento delle cose, cui non abbia posto
rimedio una buona manutenzione; o per le mutate condi-
zioni dell’area ove l’immobile si trovi. Quindi può accadere
che abitazioni in passato ritenute modeste o “popolari”
divengano “civili” o signorili, e viceversa che immobili di
pregio perdano la qualif‌ica superiore . . .”.
Diversamente, si def‌iniscono case di lusso secondo il
D.M. 2 agosto 1969 (a cui vi rinvio per maggiori dettagli)
quelle che hanno particolari caratteristiche che per ragioni
di spazio vi riassumo nella forma più ricorrente ossia le sin-
gole unità immobiliari (che possono essere di categoria A/3;
A/2; A/7; A/8 ed in parte A/1) aventi superf‌icie utile (quindi
netta calpestabile) complessiva superiore a 240 mq. (esclu-
si sempre balconi-terrazze-cantine-soff‌itte-scale-posto
macchina) oppure unità immobiliari che abbiano oltre 4
caratteristiche (quindi almeno 5), tra quelle sottoelencate:
a) superf‌icie dell’appartamenti utile superiore a mq
160, esclusi dal computo terrazze e balconi, cantine, soff‌it-
te, scale e posto macchina;
b) terrazze a livello coperte e scoperte e balconi con
superf‌icie utile superiore a mq 65;
c) più di un ascensore per ogni scala;
d) scala di servizio;
e) montacarichi o ascensore di servizio;
f) scala principale con pareti rivestite di materiali
pregiati;
g) altezza libera netta del piano superiore a m 3.30;
h) porte di ingresso agli appartamenti da scala interna
in legno o con decorazioni pregiate;
i) inf‌issi interni in legno o con decorazioni pregiate;
l) pavimenti con materiale o lavorazioni pregiate;
m) pareti con materiale o lavorazioni pregiate;
n) soff‌itti a cassettoni decorati oppure decorati con
stucchi tirati sul posto o dipinti a mano;
o) piscina quando sia a servizio di un edif‌icio o di un
complesso di edif‌ici comprendenti meno di 15 unità im-
mobiliari;
p) campo da tennis quando a servizio di un edif‌icio o
di un complesso di edif‌ici comprendenti meno di 15 unità
immobiliari.
Per qualsiasi approfondimento, caso specif‌ico ed
eventuale valutazione di possibile declassamento dalla
categoria A/1 (soggetta ad IMU) alla categoria A/2 (esente
IMU), lo scrivente sarà a disposizione degli associati tutti i
venerdì mattina dalle 10 alle 12 presso la sede Confedilizia
di via XX settembre civ. 41, piano quinto oltreché tutti i
martedì dalle 17 alle 18 presso la delegazione Confedilizia
del Ponente in via Lungomare di Pegli civ. 19 int. 1.

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT