Caratterizzazione chimica di campioni di acqua della Basilicata

AutoreCecilia Francesca Carbone - Giuliana Bianco - Michele Paternoster
Occupazione dell'autoreUniversità della Basilicata, Dipartimento di Scienze
Pagine177-186
177
SINTESI
La qualità delle acque destinate ad uso potabile è una delle problematiche dei nostri
tempi, in quanto in essa convergono le esigenze della salute pubblica e di tutela ambien-
tale. Sempre più si è andato diffondendo il consumo delle acque cosiddette minerali,
per le loro caratteristiche chimico-fisiche e per il ruolo svolto nei processi digestivi e
diuretici; tuttavia, non mancano in letteratura scientifica, prove a sostegno dell’ipotesi
che determinate tipologie di acque minerali possono contribuire al peggioramento della
salute umana se associate a particolari patologie. In Italia il D.Lgs. n. 31 del 2 febbraio
2001 (attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al
consumo umano [1]), impone l’obbligo di effettuare un controllo regolare delle acque
potabili, impiegando i metodi di analisi specificati nella direttiva o metodi equivalenti.
In questo studio è stata impiegata una metodica di analisi di ioni in campioni d’acqua
per uso potabile basata sulla cromatografia di scambio ionico per la determinazione di
anioni (fluoruro, cloruro, nitrito, bromuro, nitrato, fosfato e solfato) e di cationi (sodio,
potassio, magnesio e calcio).
PRINCIPALI OBIETTIVI
Il presente lavoro ha avuto come scopo la determinazione di alcuni parametri chimici di
campioni di acqua di rubinetto, di sorgente e di pozzo provenienti da diversi Comuni della
Regione Basilicata e da vari rioni della Città di Potenza. In particolare, sono state determinate
le concentrazioni di fluoruro, cloruro, nitrito, bromuro, nitrato, fosfato e solfato per gli anioni
e di sodio, potassio, calcio e magnesio per i cationi. Per poter definire un’opportuna procedura
d’indagine, si è fatto riferimento alle metodiche previste dall’APAT (Agenzia per la Protezione
dell’Ambiente e per i servizi Tecnici) e dall’IRSA-CNR (Istituto di Ricerca sulle Acque-Consiglio
Nazionale delle Ricerche) in merito ai metodi analitici per le acque, che indicano la cromato-
grafia ionica come tecnica preferenziale per l’analisi simultanea di specie ioniche. Al di là del
confronto con i limiti previsti dalle normative vigenti, sono state impiegate metodiche di com-
parazione e di classificazione delle acque che consentono di misurare precisamente il grado di
somiglianza di diversi campioni.
Caratterizzazione chimica di campioni di acqua della Basilicata
Cecilia Francesca Carbone, Giuliana Bianco, Michele Paternoster
Università della Basilicata, Dipartimento di Scienze

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