L'avvocato difensore di fronte al pubblico ministero europeo

AutoreLucio Camaldo
Pagine873-875

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L'istituzione di un pubblico ministero sovranazionale con il compito di svolgere attività investigativa ed esercitare l'azione penale in relazione ad alcune fattispecie criminose lesive degli interessi finanziari dell'Unione Europea è stata al centro del Convegno svoltosi a Como nei giorni 27 e 28 aprile 2001, presso Villa Gallia, che ha visto la partecipazione di alti funzionari della Commissione dell'Unione Europea di Bruxelles oltre ad avvocati, magistrati e docenti universitari italiani e stranieri.

Il Convegno è stato organizzato dalla Commissione del Diritto penale comunitario dell'Unione degli Avvocati europei con il patrocinio della Regione Lombardia e con l'adesione del Consiglio Regionale della Lombardia e dell'Università dell'Insubria.

Il punto di vista dal quale si è voluto analizzare la figura del nuovo pubblico ministero europeo è quello dell'avvocato, che per confrontarsi in un rapporto dialettico di parti processuali con il nuovo P.M. deve assumere la consapevolezza e la formazione di «difensore europeo».

I lavori sono iniziati nel pomeriggio del 27 aprile sotto la presidenza dell'Avv. Giovanni Bana, presidente della Commissione UAE per il diritto penale comunitario, al quale va riconosciuto il merito di aver per primo voluto realizzare questo incontro come occasione di riflessione e di stimolo in vista di importanti innovazioni nella materia penale e processuale al fine di realizzare uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia in una prospettiva allargata all'Europa unita.

Il Convegno è stato aperto dai saluti di benvenuto delle autorità locali ed in particolare dell'avv. Attilio Fontana, presidente del Consiglio della Regione Lombardia, del prof. Ettore Albertoni, assessore alle Culture Identità e Autonomie della Regione Lombardia e dell'arch. Armando Selva, presidente della Provincia di Como, che hanno evidenziato il vivo interesse delle istituzioni locali per la costruzione di uno spazio giudiziario comune europeo che realizzi una cooperazione a livello internazionale superando le frontiere tra i singoli Stati membri per salvaguardare un bene giuridico prezioso quale la tutela degli interessi finanziari dell'Unione Europea.

L'avv. Enrico Adriano Raffaelli, presidente UAE, e il prof. Giulio Casati, pro-rettore dell'Università dell'Insubria, hanno affermato che risulta di grande interesse e di notevole importanza l'istituzione di un procuratore europeo capace di un controllo generale ed organico su questi reati.

L'idea convinta dell'opportunità e dell'importanza della costruzione di una Europa unita non solo politicamente, ma anche dal punto di vista giudiziario è stata espressa anche dall'avv. Giuseppe Botta e dall'avv. Renato Papa, rispettivamente presidente del Consiglio dell'Ordine e presidente delle Camere Penali di Como.

I lavori sono stati aperti dalla relazione del prof. Giorgio Conetti, preside della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università dell'Insubria e docente di diritto internazionale, che ha sottolineato l'importanza della creazione di uno spazio giuridico europeo, già largamente operante nel diritto civile e commerciale, anche nel campo del diritto penale, ove più sensibili sono le prerogative sovrane dei singoli Stati e più radicato è il principio di territorialità ed esclusività della competenza. Attraverso il Trattato di Amsterdam, le determinazioni del Consiglio Europeo di Tampere dell'ottobre 1999 e infine le...

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