DIRETTIVA 23 Maggio 2007 - Misure per attuare parita' e pari opportunita' tra uomini e donne nelle amministrazioni pubbliche
Al Consiglio di Stato - Segretario generale
Alla Corte dei conti - Segretario generale
All'Avvocatura generale dello Stato
Segretario generale
Alla Presidenza del Consiglio dei
Ministri - Segretario generale
Dipartimento per le risorse umane e i servizi informatici
All'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato - Direttore generale - Direzione per l'organizzazione e la gestione delle risorse
A tutti i Ministeri - Capi di
Gabinetto - Uffici del personale, dell'organizzazione e della formazione
Alle agenzie ex decreto legislativo n. 300 del 1999 - Direttore generale - Uffici del personale, dell'organizzazione e della formazione
A tutti gli enti pubblici non economici - Presidente - Direttore generale Uffici del personale, dell'organizzazione e della formazione
Agli istituti ed enti di ricerca -
Presidente - Direttore generale -
Uffici del personale, dell'organizzazione e della formazione
Alle istituzioni universitarie -
Direzione amministrativa
Alle scuole di ogni ordine e grado
Dirigenza scolastica
Alla Scuola superiore della pubblica amministrazione -
Direttore generale
Agli istituti di alta formazione artistica e musicale - Direzione amministrativa
Agli organismi di valutazione di cui al decreto legislativo n.
286/1999
Agli uffici centrali del bilancio e, per conoscenza:
Alla Presidenza della Repubblica
Segretariato generale
A tutte le regioni
A tutte le province
A tutti i comuni
A tutte le ASL
All'A.N.C.I.
All'U.P.I.
All'U.N.C.E.M.
Alla Conferenza dei rettori delle universita' italiane
Alle consigliere di parita' nazionali, regionali e provinciali
Al Formez - Direzione generale
All'A.R.A.N.
IL MINISTRO PER LE RIFORME E LE INNOVAZIONI NELLA PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE
e
IL MINISTRO PER I DIRITTI E LE PARI OPPORTUNITA'
Visti gli articoli 3, 4, 35, 36, 37, 97 della Costituzione della Repubblica italiana;
Vista la legge 20 maggio 1970, n. 300 - Norme sulla tutela della liberta' e dignita' dei lavoratori, della liberta' sindacale e dell'attivita' sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento;
Vista la legge 8 marzo 2000, n. 53, recante "Attuazione della direttiva 96/34/CE "Congedi parentali"";
Visto il decreto legislativo del 26 marzo 2001, n. 151 "testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternita' e della paternita", a norma dell'art. 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53;
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 - Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, recante norme sull'accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalita' di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi;
Visto il decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, recante il "Codice delle pari opportunita' tra uomo e donna" ai sensi dell'art. 6 della legge 28 novembre 2005, n. 246;
Visti i contratti collettivi nazionali di lavoro relativi al personale delle amministrazioni pubbliche;
Vista la decisione n. 771/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 maggio 2006 che istituisce l'anno europeo per le pari opportunita';
Vista la direttiva 2006/54/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006 riguardante l'attuazione del principio delle pari opportunita' e della parita' di trattamento tra uomini e donne in materia di occupazione e impiego; e in particolare l'art. 19, il quale prevede che "gli Stati membri tengono conto dell'obiettivo della parita' tra gli uomini e le donne nel formulare ed attuare leggi, regolamenti, atti amministrativi, politiche e attivita' nei settori di cui alla presente direttiva";
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 15 giugno 2006, recante delega di funzioni del Presidente del Consiglio dei Ministri nelle materie concernenti la promozione dei diritti della persona e delle pari opportunita' nonche' la prevenzione e la rimozione di ogni forma e causa di discriminalita' tra gli individui al Ministro senza portafoglio on. dott.ssa Barbara Pollastrini;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 15 giugno 2006, recante delega di funzioni del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di riforme ed innovazioni nella pubblica amministrazione al Ministro senza portafoglio prof. Luigi Nicolais;
Emanano la seguente direttiva:
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Premessa.
La modifica degli assetti istituzionali, la semplificazione dei procedimenti amministrativi, la ridefinizione delle strutture organizzative, dei meccanismi operativi e delle stesse relazioni sindacali, l'innovazione tecnologica, la pervasivita' degli strumenti digitali stanno modificando profondamente le amministrazioni pubbliche.
La valorizzazione delle persone, donne e uomini, e' un elemento fondamentale per la realizzazione di questo cambiamento e richiede politiche di gestione e sviluppo delle risorse umane articolate e complesse, coerenti con gli obiettivi di miglioramento della qualita' dei servizi resi ai cittadini e alle imprese. Occorre, pertanto, migliorare la qualita' del lavoro, fornire nuove opportunita' di sviluppo professionale e rimuovere tutti gli ostacoli che ancora si frappongono alla valorizzazione professionale e allo sviluppo di pari opportunita' di carriera per i lavoratori e le lavoratrici.
Valorizzare le differenze e' un fattore di qualita' dell'azione amministrativa: attuare le pari opportunita' significa, quindi, innalzare il livello dei servizi con la finalita' di rispondere con piu' efficacia ed efficienza ai bisogni delle cittadine e dei cittadini.
Con la emanazione della presente direttiva, coerentemente con gli obiettivi dell'"Anno europeo delle pari opportunita' per tutti" 1) si intende contribuire a realizzare politiche per il lavoro pubblico in linea con gli obiettivi posti dalla normativa in materia.
1) L'anno sara' incentrato su quattro grandi obiettivi; i diritti, il riconoscimento, la rappresentanza, il rispetto.
L'iniziativa sara' finalizzata ad informare gli europei dei loro diritti ad essere protetti contro le discriminazioni, garantiti dalle legislazioni europea e nazionale, a celebrare la diversita' in quanto patrimonio dell'Unione europea, a promuovere le pari opportunita' per tutti nella vita economica, sociale, politica e culturale
L'attuazione di...
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