CIRCOLARE 22 aprile 2010, n. 19 - Assestamento del bilancio di previsione per l''anno finanziario 2010. (10A05186)
Alla Presidenza del Consiglio dei
Ministri
A tutti i Ministeri
A tutte le Amministrazioni autonome
A tutti gli Uffici centrali del bilancio presso i Ministeri
All'Ufficio di Ragioneria presso i
Monopoli di Stato
Alle Ragionerie territoriali dello Stato e p.c.
Alla Corte dei conti
All'Istituto nazionale di statistica
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L'economia mondiale dopo aver raggiunto nel 2009 l'apice della crisi economica e finanziaria, nel 2010 evidenzia segnali di ripresa, anche se il percorso di recupero e' appena avviato e necessita di un periodo di consolidamento per consentire un ritorno ai livelli precedenti.
L'Italia, sebbene meno esposta ai rischi specifici della crisi per effetto del minore coinvolgimento del proprio sistema finanziario e creditizio, ha comunque risentito della crisi globale. Ad essa si e' fatto fronte con diversi provvedimenti normativi, con i quali, tenuto conto della difficile situazione del Paese dovuta in gran parte all'elevato debito pubblico, non e' risultato agevole contemperare l'esigenza di contenimento della spesa pubblica con la necessita' di adottare misure volte al sostegno dell'economia.
Il disegno di legge di assestamento delle previsioni di bilancio per il 2010 si inserisce in tale scenario, esplicando una funzione di aggiustamento nel corso della gestione quale provvedimento di natura formale, volto essenzialmente a porre in essere modulazioni di risorse, che restano comunque contenute negli importi stabiliti con la legge di bilancio.
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Il provvedimento legislativo di assestamento dovra' essere presentato al Parlamento entro il prossimo 30 giugno, secondo quanto stabilito dall'art. 33, comma 1, della legge 31 dicembre 2009, n. 196 concernente la «Legge di contabilita' e finanza pubblica».
Il bilancio di previsione dello Stato per l'anno 2010 - come approvato dal Parlamento con la legge 23 dicembre 2009, n. 192 - risulta impostato sulla nota struttura basata su Missioni, Programmi, Macroaggregati e centro di responsabilita', quest'ultimo costituendo la struttura amministrativa che gestisce le risorse per la realizzazione del programma di competenza.
Per la spesa, le unita' di voto parlamentare sono ancora i «Macroaggregati»; mentre a partire dal bilancio di previsione 2011 - in relazione all'art. 21 della richiamata legge di contabilita' n.196 del 2009 - le unita' di voto parlamentare saranno costituite dai «Programmi» quali aggregati diretti al perseguimento degli obiettivi definiti nell'ambito delle...
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