COMUNICATO - Linee guida antimafia di cui all''articolo 16, comma 4, del decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39, recante: «Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici verificatisi nella regione Abruzzo il giorno 6 aprile 2009 e ulteriori interventi urgenti di protezione civile.». (09A07717)

Premessa.

In preparazione delle presenti linee-guida, adottate dal Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle Grandi opere, sono stati presi opportuni contatti con il Dipartimento di protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nonche' con la Prefettura della provincia di L'Aquila onde ottenere un quadro conoscitivo di sintesi degli interventi, gia' in essere, per l'emergenza e la ricostruzione delle aree interessate dal sisma del 6 aprile 2009 che ha colpito la citta' di L'Aquila e altri comuni dell'Abruzzo.

Detto quadro conoscitivo evidenzia i seguenti punti di rilievo:

gli interventi in Abruzzo, post-sisma del 6 aprile 2009, si incentrano, in questa prima fase, sul progetto CASE, acronimo di Complessi antisismici sostenibili eco-compatibili, il cui obiettivo e' di realizzare, per l'immediata sistemazione alloggiativa della popolazione colpita, abitazioni per 12.000 persone entro il 2009, provvedendo alla realizzazione entro settembre di quest'anno di unita' abitative in cui sistemare 3.000 persone;

a tal fine, il Dipartimento di protezione civile, Ufficio amministrazione e bilancio, ha indetto una procedura di selezione di operatori economici per la progettazione e la realizzazione (appalto integrato) di edifici residenziali suddivisi in 30 lotti, ciascuno dei quali costituito da 5 edifici residenziali, per un totale di 150 edifici. Tali edifici verranno realizzati «al di sopra di altrettante piastre sismicamente isolate»;

l'oggetto dell'appalto, il cui affidamento, ai sensi dell'art. 2, comma 9, del decreto-legge 28 aprile 2009, avviene con le modalita' di cui all'art. 57, comma 6, del decreto legislativo n. 163/2006 (procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara), consiste nella progettazione esecutiva completa (strutturale, impiantistica, sicurezza), previa acquisizione del progetto definitivo in sede di offerta, e nella realizzazione dei predetti lotti. E' consentito che ciascun operatore che partecipi alla selezione possa presentare offerte per un massimo di 10 lotti (mentre il minimo e' rappresentato da un'offerta per un lotto). L'importo complessivo unitario, a corpo, chiavi in mano, a base d'appalto per ciascun lotto e' di undici milioni di euro, iva esclusa, comprensivi degli oneri per la sicurezza, non soggetti a ribasso d'asta, da esplicitare in sede di offerta economica. Il termine di presentazione delle offerte e' scaduto il 3 giugno 2009, ore 18,00;

i termini di esecuzione sono stabiliti in ventotto giorni, decorrenti dall'affidamento, per la presentazione della progettazione esecutiva; e in ottanta giorni, decorrenti dalla consegna delle piastre isolate di fondazione, per la realizzazione e consegna degli edifici;

in deroga all'art. 118 del codice dei contratti pubblici (decreto legislativo n. 163/2006) e' consentito il subappalto dei lavori della categoria prevalente (nella specie: OG 1, edifici civili e industriali) fino al cinquanta per cento (art. 2, comma 9, del decreto-legge n. 39/2009). L'indicazione dei lavori/opere, in conformita' a quanto previsto dall'art. 118 citato, che si intendono affidare in subappalto deve essere fatta in sede di presentazione dell'offerta;

la realizzazione dei nuclei abitativi detti CASE e' preceduta da una complessa serie sequenziale di attivita', comprendenti: lavori di scavo; realizzazione delle parti interrate; fornitura e posa in opera del sistema di isolamento (cosiddetti dissipatori); fornitura e posa in opera delle piastre di fondazione in c.a.; collocazione, al di sopra dalle piastre di fondazione, degli edifici destinati all'immediata sistemazione alloggiativa;

la struttura tecnica che sovrintende alle attivita' contrattuali di cui sopra, direttamente dipendente dal commissario delegato, provvede, con le stesse modalita' previste per i nuclei abitativi detti CASE, cioe' applicando la procedura di cui all'art. 57, comma 6, del decreto legislativo n. 163/2006, alla stipulazione di contratti diretti alla realizzazione di lavori o all'acquisizione di forniture specifiche inerenti alla descritta sistemazione abitativa, venendo, per questo aspetto, a svolgere una funzione non dissimile da quella normalmente svolta dal General Contractor, figura, peraltro, non prevista nel caso di specie. La struttura dipartimentale procede, pertanto, anche agli incombenti contrattuali relativi alle seguenti categorie di lavori e forniture: scavi, calcestruzzo, elementi in acciaio, reti di armatura, isolatori, casseri e assistenza alla posa.

In relazione al quadro che precede, sono definite nei seguenti termini, salvo modifiche e integrazioni che potranno in seguito intervenire, le linee-guida antimafia, ai sensi dell'art. 16, comma 4, del decreto-legge n. 39/2009.

Disposizioni indirizzate al soggetto aggiudicatore.

  1. Il Comitato ribadisce, in continuita' con le linee-guida adottate dai Ministri dell'interno e delle infrastrutture e trasporti a giugno 2005, la necessita' che i controlli antimafia siano: improntati al criterio dell'efficacia, tendendo a superare alcuni noti limiti (carattere meramente cartolare, defatiganti attese, ecc.); dotati del necessario carattere di dinamicita', anche in forza dell'utilizzazione del particolare strumento rappresentato dagli accessi presso i cantieri; ispirati alla prudenziale esigenza di estendere l'ambito delle verifiche di prevenzione, uniformandole alla piu' rigorosa stregua delle informazioni prefettizie di cui all'art. 4 del decreto legislativo n. 490 del 1994 e all'art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica n. 252 del 1998, le quali, essendo intese a sanzionare con effetto interdittivo anche i tentativi di infiltrazione mafiosa, rappresentano un irrinunciabile avanzamento della soglia di difesa dal pericolo di inquinamento malavitoso.

    Allo stato, gli interventi preliminari alla realizzazione dei nuclei abitativi detti CASE prevedono, come si e' detto, una serie sequenziale di lavorazioni, opere, allestimenti provvisionali e forniture (scavi, fornitura di calcestruzzo reso in opera e di inerti, di materiale di carpenteria, opere di movimento terra, ecc.) per le quali puo' considerarsi notoria una particolare accentuazione del «rischio mafioso».

    In considerazione della peculiare impostazione delle procedure contrattuali che vedono ricondotte alla struttura dipartimentale della Protezione civile nazionale funzioni assimilabili, dal punto di vista organizzativo, a quelle propriamente assegnate al General Contractor, e' necessario, innanzitutto, che il Soggetto aggiudicatore informi i propri partners contrattuali della necessita' che essi - come, peraltro, i loro diretti aventi causa, venendosi a realizzare, in tal modo, una catena informativa discendente - conformino il loro operato alle presenti linee-guida, richiamando l'attenzione sulla previsione di legge recata dall'art. 16, comma 4, del decreto-legge n. 39/2009.

    In base a tale norma, infatti, i controlli antimafia sui contratti pubblici aventi ad oggetto lavori, servizi e forniture sono effettuati con l'osservanza delle linee-guida indicate da questo Comitato, anche in deroga a quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica 3 giugno 1998, n. 252.

    Tanto considerato, il Comitato ravvisa la necessita' che, in deroga alle previsioni recate dal citato decreto del Presidente della Repubblica n. 252/1998, le informazioni antimafia del prefetto di cui all'art. 4 del decreto legislativo n. 490/1994 e all'art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica n. 252/1998, rappresentino l'unica ed esclusiva forma di accertamento antimafia per le fattispecie contrattuali, sub-contrattuali, i sub-appalti, i cottimi, le prestazioni d'opera, le forniture e i servizi, indipendentemente dal loro importo, oggetto, durata e da qualsiasi condizione e modalita' di esecuzione.

    L'estensione di tali accertamenti all'intera filiera dei soggetti che prendono parte, a qualsiasi titolo, all'intervento pubblico e' ritenuta dal Comitato un obiettivo imprescindibile di trasparenza delle procedure.

    L'accertamento di cause ostative ad effetto interdittivo tipico (art. 10, comma 7, lettera a), b) e c) del decreto...

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