Alcuni concetti relativi ai sistemi di firma digitale

AutoreMassimiliano Minerva
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I sistemi di firma elettronica sono destinati gradatamente, ma inesorabilmente, a sostituirsi alle tecniche di firma tradizionali; non si tratta di una mia affermazione personale, ma lo dicono il mercato, l'evoluzione tecnologica e tanti atti normativi internazionali, comunitari e ora anche nazionali.

Sgombrato il campo da questa premessa generale, occorre fare una premessa di tipo terminologico: purtroppo molti dei termini utilizzati dal nostro legislatore, sia nel D.P.R. 513, che nel D.P.C.M., sono il frutto di una traduzione di termini anglosassoni.

Passiamo ora alla parte sostanziale del mio intervento.

La certificazione non è una certificazione amministrativa, ma tecnica, quindi la soluzione per il problema della certificazione sta proprio nel ritenerla appunto non un fenomeno amministrativo, bensì tecnico, cioè l'accertamento tecnologico della corrispondenza fra la chiave pubblica e il soggetto, per cui si tratta di un fenomeno di titolarità, consistente nell'attribuzione tecnologica di una sequenza di elementi informatici ad una chiave pubblica.

Non c'è, quindi, una certificazione dell'identità personale e questo potrebbe essere un problema e lo è senz'altro sotto il profilo della mancanza di un'identità personale certa dal punto di vista fisico.

La certificazione ci interessa, dunque, in quanto elemento tecnico, il certificato appunto, che si allega alla firma, elemento tecnico di una fattispecie tecnologica complessa, la firma digitale.

Questo significa che l'autorizzazione non è un'autorizzazione ad un'attività di tipo pubblicistico e, quindi, il sistema previsto dal nostro legislatore non andrebbe ricondotto ad un sistema di autorizzazione preventiva, come è stato fatto prima della direttiva, che ora impone di considerarla facoltativa.

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Ha ragione Cardarelli quando sostiene che vi è una disarmonia da correggere, ma il sistema delle fonti è stato pensato quando ovviamente non esisteva quest'opzione in sede comunitaria.

Secondo problema, che desidero far notare, è quello della certificazione incrociata (cross certificatimi) ed intendo sempre la certificazione della chiave pubblica.

A differenza ad esempio degli Stati Uniti, noi abbiamo disegnato un sistema di certificazione orizzontale, lasciando liberi i certificatoti di scegliere tra due o più...

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