Alcune specie di mobbing
Autore | Antonio Belsito |
Pagine | 77-100 |
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1. Il bossing. 2. Il mobbing dello sportivo. 3. Mobbing nel pubblico impiego.
4. Il mobbing nella sanità. 5. Mobbing nelle forze armate. 6. Il mobbing ai
danni del dirigente. 7. Mobbing “sessuale”. 8. Il mobbing nel rapporto fami-
liare: a) doppio mobbing; b) mobbing coniugale; c) mobbing in famiglia.
ALCUNE SPECIE
DI MOBBING
CAPITOLO 3
SOMMARIO
78
1. Il bossing
Il bossing121 è una forma particolare di mobbing122 c.d.
“dall’alto” attuata da superiori gerarchici (es. direzione aziendale,
capoufficio, dirigente, manager, ecc.), che la letteratura tedesca
stigmatizza nell’espressione mobbing von oben.
Quando si parla di mobbing - come ampiamente precisato
nel capitolo precedente – lo si distingue, infatti, a seconda della
qualifica della vittima e del ruolo del mobber, in differenti tipolo-
gie ed, in particolare, in mobbing orizzontale, quando a vessare la
vittima sono i colleghi di lavoro, in mobbing verticale ascendente,
nel caso in cui a porre in essere le molestie siano i subordinati
nei confronti dei loro superiori gerarchici; in mobbing verticale
discendente o bossing se i soprusi sono perpetrati dal superiore
gerarchico, dal datore di lavoro ovvero dal boss nei confronti di
un suo sottoposto.
Mentre il mobbing è attuato attraverso una pluralità di con-
dotte vessatorie, poste in essere in via orizzontale da colleghi, il
bossing consta di una serie di comportamenti attuati in via verti-
cale dal datore di lavoro, da un suo delegato o da diretti superiori
(capo ufficio) nei confronti del dipendente attraverso, ad esempio,
rimproveri ingiustificati, ripetuti richiami disciplinari, dequalifica-
zione professionale, indifferenza ai risultati, pretesa del rigoroso
rispetto delle regole di organizzazione aziendale, ecc., finalizzati
all’emarginazione ed all’isolamento del lavoratore.
Rientra nella fattispecie del bossing la condotta del datore di
lavoro che, intenzionato a “sbarazzarsi” del dipendente, non gli
attribuisca più compiti adeguati al suo ruolo, ma mere attività di
routine, penalizzando il lavoro espletato con richiami continui,
ostilità e risentimenti che creano un certo disagio ambientale. Tale
situazione, sovente, si verifica quando il dipendente con funzioni
direttive è prossimo alla pensione e rappresenta, quindi, in ragione
dell’anzianità di servizio, un costo aziendale da eliminare.
Il mobber datore di lavoro, insomma, con i suoi reiterati com-
portamenti, dequalifica, di fatto, l’immagine del dipendente in
121 Bossing: deriva dal verbo “to boss” che significa tenere in pugno, spadroneggiare,
comandare a bacchetta. Si tratta di una strategia aziendale di emarginazione sul posto di
lavoro attuata dai quadri o dai dirigenti dell’azienda.
122 Mobbing: deriva dal verbo “to mob” che significa assembrarsi, attaccare allo scopo di
danneggiare, far male di proposito. Si tratta di un vero e proprio accerchiamento azien-
dale attuato da colleghi spontaneamente, attraverso comportamenti conflittuali tendenti
all’emarginazione e all’allontanamento del lavoratore, ma le cui fila sono sottilmente rette
dagli ambienti dirigenziali.
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