L'abuso del diritto nei rapporti di godimento su cosa altrui

• Autore: Anna Lamanuzzi
• Pagine: 91-151

CAPITOLO TERZO

L’ABUSO DEL DIRITTO NEI RAPPORTI

DI GODIMENTO SU COSA ALTRUI

SOMMARIO: 1. Limiti ed obblighi nel contenuto del diritto soggettivo. - 2. L’abuso

dell’usufruttuario quale paradigma dell’abuso del diritto nei rapporti di go-

dimento su cosa altrui. - 3. Il presupposto dell’abuso dell’usufruttuario: il

superamento dei limiti del diritto. - 4. La posizione dell’usufruttuario tra

inadempimento dell’obbligazione e abuso del diritto. - 5. Dai limiti tipici al

limite della correttezza e buona fede: l’abuso del nudo proprietario. - 6. La

applicabilità della disciplina dell’abuso ai diritti di uso ed abitazione. - 7.

Dalla decadenza dell’usufruttuario alla devoluzione dell’enfiteuta. - 8. L’abu-

so nelle servitù prediali e nella superficie. - 9. L’abuso nei diritti personali di

godimento. Il problema della configurazione e della relativa sanzione. La

possibile applicazione analogica dell’art. 1015 cod. civ.. - 10. Alcune ipotesi

di abuso del conduttore. Il mutamento di destinazione e la particolare ipotesi

del “non uso”. La tardiva restituzione. - 11. L’abuso del diritto nel rapporto

di godimento: l’abuso del concedente il diritto di godimento. Alcune fattis-

pecie di abuso del locatore.

1. Limiti ed obblighi nel contenuto del diritto soggettivo

Sul contenuto del diritto soggettivo la dottrina è divisa. Da

una parte vi è la posizione di chi ritiene che il diritto soggettivo

comprenda solo elementi positivi e non elementi negativi quali

potrebbero essere, obblighi, doveri e soggezioni1, per cui occorre

distinguere tra diritto di proprietà, usufrutto, enfiteusi, ecc. ed

istituto della proprietà, dell’usufrutto, dell’enfiteusi, ecc.. Questa

dottrina osserva che tuttavia “talvolta gli obblighi o doveri del

1 PUGLIESE, Usufrutto, uso e abitazione, cit., 54. Particolare attenzione dedica

alla classificazione dei doveri giuridici CARNELUTTI, Teo ria generale del diritto,

Roma, 1951, 168 ss.. Ivi l’A. distingue le figure della soggezione, obbligo e onere.