N. 256 ORDINANZA 23 - 30 luglio 2009

LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori:

Presidente: Francesco AMIRANTE;

Giudici: Ugo DE SIERVO; Paolo MADDALENA; Alfio FINOCCHIARO; Alfonso QUARANTA; Franco GALLO; Gaetano SILVESTRI; Sabino CASSESE; Maria Rita SAULLE; Giuseppe TESAURO; Paolo Maria NAPOLITANO; Giuseppe FRIGO; Alessandro CRISCUOLO; Paolo GROSSI;

ha pronunciato la seguente

Ordinanza nel giudizio di legittimita' costituzionale dell'art. 22 della legge 22 aprile 2005, n. 69 (Disposizioni per conformare il diritto interno alla decisione quadro 2002/584/GAI del Consiglio, del 13 giugno 2002, relativa al mandato d'arresto europeo e alle procedure di consegna tra Stati membri), promosso dal Tribunale di Bolzano, sezione per il riesame, nel procedimento penale a carico di C. A. ed altri con ordinanza del 7 gennaio 2008, iscritta al n. 118 del registro ordinanze 2008 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 18, 1ª serie speciale, dell'anno 2008.

Visto l'atto di intervento del Presidente del Consiglio dei ministri;

Udito nella Camera di consiglio del 24 giugno 2009 il giudice relatore Giuseppe Frigo.

Ritenuto che, con ordinanza del 7 gennaio 2008 (r.o. n. 118 del 2008), il Tribunale di Bolzano, sezione per il riesame, ha sollevato, in riferimento agli artt. 3 e 24 della Costituzione, questione di legittimita' costituzionale dell'art. 22 della legge 22 aprile 2005, n. 69 (Disposizioni per conformare il diritto interno alla decisione quadro 2002/584/GAI del Consiglio, del 13 giugno 2002, relativa al mandato d'arresto europeo e alle procedure di consegna tra Stati membri), nella parte in cui 'preclude l'impugnazione della misura cautelare imposta di fronte al tribunale del riesame competente';

che il rimettente riferisce che nei confronti di C. A., cittadino moldavo, C. A., cittadino moldavo, R. N., cittadino moldavo, e I. R., cittadino russo, indagati in Austria per il reato di furto, l'Autorita' giudiziaria austriaca aveva emesso ordine di cattura, avviando, al contempo, la procedura prevista per il 'mandato di arresto europeo';

che, essendo stata effettuata dall'Autorita' austriaca segnalazione nel Sistema di informazione Schengen (SIS), i predetti cittadini stranieri erano stati arrestati dalla polizia giudiziaria e messi a disposizione della Corte di appello di Trento, sezione distaccata di Bolzano, che, in data 6 dicembre 2007, a seguito dell'interrogatorio da parte del presidente, aveva convalidato l'arresto e adottato autonomo provvedimento di applicazione...

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