LEGGE REGIONALE 30 ottobre 2008, n. 19 - Norme per la riduzione del rischio sismico.

(Pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione Emilia-Romagna n. 184 del 30 ottobre 2008) L'ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE Ha approvato IL PRESIDENTE DELLA REGIONE Promulga

La seguente legge:

Art. 1.

Oggetto 1. La presente legge detta disposizioni in merito alle competenze in materia sismica, al concorso degli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica alla riduzione del rischio sismico, alle modalita' di esercizio della vigilanza su opere e costruzioni nonche' all'accertamento delle violazioni e all'applicazione delle relative sanzioni, nel rispetto dei principi contenuti nel Capo IV, Parte II, del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia).

Art. 2.

Finalita' 1. La presente legge persegue l'obiettivo di una maggiore tutela della pubblica incolumita' attraverso il riordino delle funzioni in materia sismica, la riorganizzazione delle strutture tecniche competenti e la disciplina del procedimento per la vigilanza sulle costruzioni.

2. Al fine di rafforzare l'esercizio delle funzioni di cui al comma 1 e' previsto un periodo transitorio, di un anno dall'entrata in vigore della presente legge, per la definizione delle scelte organizzative e per la strutturazione dei servizi tecnici competenti;

al termine del periodo transitorio trovano applicazione le norme relative alla vigilanza sulle costruzioni di cui al Titolo IV.

Art. 3.

Attribuzione delle funzioni 1. Le funzioni in materia sismica, gia' delegate dall'art. 149 della legge regionale 21 aprile 1999, n. 3 (Riforma del sistema regionale e locale), sono confermate in capo ai Comuni, che le esercitano avvalendosi stabilmente delle strutture tecniche regionali, fatto salvo quanto disposto dal comma 2.

2. I comuni che, nell'osservanza degli standard minimi di cui al comma 4, intendono esercitare autonomamente le funzioni in materia sismica, in forma singola o associata, adottano e trasmettono alla Regione apposito atto, entro il termine perentorio di novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, indicando i provvedimenti di riordino territoriale e le misure organizzative e funzionali che decidono di assumere, tra cui la costituzione di una apposita struttura tecnica, nonche' i tempi e le modalita' di attuazione.

3. I comuni che, alla data di entrata in vigore della presente legge, abbiano gia' effettuato il conferimento stabile ed integrato a loro forme associative, entro il termine di cui ai comma 2, comunicano la volontari di continuare ad esercitare autonomamente le funzioni in materia sismica, in conformita' agli standard minimi di cui al comma 4.

4. La giunta regionale definisce gli standard minimi per l'esercizio delle funzioni in materia sismica, con riferimento in particolare alla dimensione demografica del comune o della forma associativa, nonche' alle caratteristiche della struttura tecnica, in ordine alla dotazione di personale avente adeguate competenze professionali per lo svolgimento delle medesime funzioni.

5. La giunta regionale, decorso il termine di cui al comma 2, adegua il fabbisogno di personale da assegnare alle strutture tecniche regionali per lo svolgimento delle funzioni sismiche e provvede alla copertura dei posti vacanti, secondo le forme e le modalita' previste dal Capo I della legge regionale 26 novembre 2001, n. 43 (Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna).

6. Entro un anno dall'entrata in vigore della presente legge, i comuni, singoli o associati, provvedono all'attuazione dei provvedimenti e delle misure secondo gli impegni assunti, ai sensi dei commi 2 e 3.

7. La giunta regionale svolge il monitoraggio delle attivita' comunali di cui al comma 6, sollecitando il rispetto degli impegni assunti dai comuni singoli o associati. In caso di persistente inerzia delle amministrazioni comunali o di grave ritardo, tali da compromettere il corretto esercizio delle funzioni sismiche secondo i tempi definiti dalla presente legge, la giunta regionale assegna ai medesimi enti un termine, comunque non inferiore a quindici giorni, per provvedere. Trascorso inutilmente tale termine, la giunta regionale assume i provvedimenti sostitutivi, conferendo alle strutture tecniche regionali l'esercizio delle funzioni in materia sismica.

8. L'avvalimento opera per un periodo non inferiore a dieci anni dall'entrata in vigore della presente legge, decorso il quale i comuni possono decidere di esercitare autonomamente, in forma singola o associata, le funzioni in materia sismica, nel rispetto degli standard di cui al comma 4 e utilizzando il personale regionale addetto, previo confronto con le organizzazioni sindacali.

Art. 4.

Funzioni Regionali di indirizzo e coordinamento 1. La Regione svolge le funzioni di indirizzo e coordinamento dell'esercizio dei compiti in materia sismica, assicurando un'adeguata consulenza alle strutture tecniche competenti. Essa promuove altresi' indagini per la valutazione del rischio sismico, finalizzate alla definizione dei programmi di prevenzione sismica. A tale fine la Regione puo' stipulare apposite convenzioni con le Universita', il CNR e altri Centri specializzati. Per lo svolgimento dei propri compiti la Regione si avvale di un apposito Comitato Tecnico Scientifico (CTS), composto da esperti in materia sismica.

2. La giunta regionale provvede altresi':

  1. a definire i criteri uniformi per la formazione e l'aggiornamento del personale da assegnare alle strutture tecniche competenti in materia sismica, assicurando forme di collaborazione con gli ordini e collegi professionali per la diffusione di una cultura comune in materia sismica;

  2. a promuovere lo sviluppo di un sistema informativo integrato, che costituisca il supporto tecnologico alla rete delle strutture comunali, provinciali e regionali competenti in materia sismica e che consenta la gestione informatica delle pratiche sismiche.

    3. E' istituito il comitato regionale per la riduzione del rischio sismico, avente lo scopo di realizzare il coordinamento politico istituzionale e una piu' stretta integrazione tecnico operativa tra i soggetti pubblici e privati che concorrono con la propria attivita' ad una maggior tutela dell'incolumita' pubblica, attraverso la riduzione del rischio sismico. Il comitato ha funzioni consultive e ne fanno parte l'assessore regionale competente per materia, che lo presiede, i rappresentanti degli enti locali, designati dalla Conferenza Regione - Autonomie locali, nonche' i rappresentanti delle categorie professionali e degli operatori privati che svolgono compiti e attivita' disciplinati dalla presente legge. La partecipazione al comitato e' senza oneri per la Regione. La Giunta regionale, con apposito atto deliberativo, regola la composizione e le modalita' di funzionamento del comitato.

    4. Gli atti di indirizzo previsti dalla presente legge sono predisposti previa consultazione del comitato regionale per la riduzione del rischio sismico e sono approvati dalla giunta regionale sentito il parere della commissione assembleare competente.

    Art. 5.

    Compiti della provincia 1. La provincia esprime il parere sul Piano strutturate comunale (PSC). sul Piano operativo comunale (POC) e sul Piano urbanistico attuativo (PUA), nonche', in via transitoria, sulle varianti al Piano regolatore generale (PRG) e sugli strumenti urbanistici attuativi del vigente PRG, in merito alla compatibilita' delle rispettive previsioni con le condizioni di pericolosita' locale del territorio.

    2. Il parere e' rilasciato nell'ambito delle riserve o degli atti di assenso, comunque...

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