Ricorso per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato (merito) depositato in cancelleria il 29 luglio 2008 (del Tribunale di Cagliari) Parlamento - Immunita' parlamentari - Procedimento penale per il reato di diffamazione a mezzo della stampa e della televisione a carico dell'on. Guglielmo Rositani per le opinioni espresse nei confronti d...

Il Giudice dell'udienza preliminare dott.ssa Daniela Amato sulla richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero;

Visti gli atti del procedimento n. 2276/03 R.N. R. - 357/05 g.i.p, nei confronti di: Rositani Guglielmo, nato Varapodio (RC) il 14 febbraio l938, imputato del delitto di cui agli artt. 81 cpv., 595 commi primo e terzo, c.p., 13, legge 8 febbraio 1948, n. 47 e 30, legge 6 agosto 1990, n. 223 (diffamazione col mezzo della stampa e della televisione) perche', con piu' azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, nel corso di una conferenza stampa, comunicando con piu' persone, offendeva la reputazione di Mauro Meli - all'epoca dei fatti sovrintendente del Teatro Lirico di Cagliari - dichiarando in tempi diversi, dapprima al pubblico dei giornalisti intervenuti e, successivamente, in occasione di precisazioni rilasciate agli operatori di alcune emittenti televisive presenti:

  1. «... mafiosi i metodi di gestione di Meli ...»;

  2. che «... in tutta Italia si parla di Cagliari come di un paese dove si utilizza denaro pubblico per favorire gli amici ...» e che Meli ne e' il responsabile;

  3. che Meli si sarebbe servito «... di metodi mafiosi e truffaldini per favorire se' e i suoi amici ...»;

  4. che «... dagli atti esaminati dalla Guardia di Finanza si vede chiaramente che qui ci sono interessi privati e interessi degli amici degli amici che vanno ad inserirsi nel costo della musica ...»;

  5. che il Meli e' «... responsabile di una gestione mafiosa e corrotta ...»; dichiarazioni poi riportate dal quotidiano «L'Unione Sarda» (suba), dal quotidiano «La Nuova Sardegna» (sub b), dall'agenzia giornalistica «Ansa» (subb), dalle emittenti televisive «Sardegna Uno» (sub c), «Videolina» (sub d) e «T.C.S.» (sub e).

Delitto aggravato per essere il fatto stato commesso con i mezzi della stampa e della televisione, nonche' per essere l'offesa consistita anche (sub b, c, d) nell'attribuzione di un fatto determinato.

Commesso in Cagliari, nei giorni 3 e 4 marzo 2003.

O s s e r v a

  1. - Il fatto.

    A seguito di atto di querela presentato il 10 marzo 2003 da Mauro Meli, all'epoca Sovrintendente del Teatro Lirico di Cagliari, il Procuratore della Repubblica di Cagliari ha chiesto il rinvio a giudizio del deputato on. Guglielmo Rositani per il delitto di diffamazione sopra specificato.

    L'accusa nei confronti dell'onorevole Rositani e' in particolare fondata su una serie di dichiarazioni rese nel corso della conferenza stampa che il 3 marzo 2003 fu organizzata presso la sala stampa del Consiglio regionale della Sardegna da Antonello Liori, segretario provinciale di Cagliari del partito «Alleanza nazionale», e da Cesare Corda, consigliere regionale dello stesso partito.

    Nel corso della conferenza stampa l'on. Rositani, deputato anch'egli appartenente ad «Alleanza nazionale», dopo aver precisato di aver aderito all'invito di partecipare all'incontro non in qualita' di vice presidente della Commissione cultura della Camera dei deputati, ma quale esponente del partito, dapprima davanti al pubblico dei giornalisti intervenuti e, successivamente, in occasione di precisazioni rilasciate ai giornalisti di alcune emittenti televisive presenti, defini' «... mafiosi i metodi di gestione di Meli ...» (la dichiarazione fu riportata dal quotidiano L'Unione Sarda); affermo' che «... in tutta Italia si parla di Cagliari come di un paese dove si utilizza denaro pubblico per favorire gli amici ...», attribuendone al Meli la responsabilita' (la dichiarazione fu riportata dal quotidiano la Nuova Sardegna e dall'agenzia giornalistica Ansa); affermo' che il Meli si era servito «... di metodi mafiosi e truffaldini per favorire se' e i suoi amici ...» (la dichiarazione fu trasmessa dall'emittente televisiva Sardegna Uno) e che «... dagli atti esaminati dalla Guardia di Finanza si vede chiaramente che qui ci sono interessi privati e interessi degli amici degli amici che vanno ad inserirsi nel costo della musica ...» (la dichiarazione fu trasmessa dall'emittente televisiva Videolina); disse infine che il Meli era «... responsabile di una gestione mafiosa e corrotta ...» (la dichiarazione fu trasmessa dall'emittente televisiva T.C.S.).

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