Ricorso per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato (merito) depositato in cancelleria il 23 maggio 2008 (del G.i.p. presso il Tribunale di Milano) Parlamento - Immunita' parlamentari - Procedimento penale a carico dell'on. Carlo Taormina per il reato di diffamazione a mezzo televisione nei confronti della dott.ssa Maria Del Savio Bonau...

Il Giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Milano, letti gli atti del procedimento penale a carico di Taormina Carlo nato il 16 dicembre 1940 a Roma ed ivi residente in viale Trastevere n. 209 difeso dall'avv. Pierpaolo Dell'Anno, indagato per il delitto di cui agli artt. 61 n. 10, 81 cpv., 595, commi 1 e 3 c.p., 30, legge 6 agosto 1990, n. 223 e 13, legge 8 febbraio 1948, n. 47, per avere reso le seguenti dichiarazioni:

intervista trasmessa dalla RAI - TG3 in data 8 novembre 2004, il TG3 delle ore 12 in cui, tra l'altro, lo stesso avrebbe dichiarato: "la Procura di Aosta ci odia";

dichiarazioni trasmesse dalla RAI nella stessa data - TG1 delle ore 13,30 in cui il Taormina, tra l'altro, affermava che la Procura di Aosta e' la peggiore d'Italia;

dichiarazioni rese nella medesima data nell'ambito della trasmissione "Porta a Porta" di RAI 1, dichiarava, tra l'altro, rivolto al prof. Bruno: "... e io le dico che di fronte alla caduta verticale di tutti gli elementi probatori portati dai carabinieri alla Procura si e' arrivati al punto di far emergere, far scomparire un frammento osseo appartenente al piccolo Samuele per dimostrare dunque, come ultima spiaggia, che quello era una fonte di responsabilita".

dichiarazioni pubblicate in data 14 novembre 2004, dall'ANSA, sotto il titolo "Giustizia; Taormina, L'ANM? Chi ha la rogna se la gratta," pubblicava dichiarazioni dell'avvocato in merito all'intervento dell'ANM su alcuni casi eclatanti tra cui quello attinente a un omicidio avvenuto in Cogne del seguente testuale tenore: "... si tratta infatti delle vicende nelle quali la magistratura ha fatto peggio, dando corso alle piu' inquietanti gestioni processuali Cogne si segnala per unanime opinione come il processo peggio istruito nella storia della Repubblica e che si esprime nel peggiore dei modi con il tentativo di criminalizzazione di un avvocato difensore. A quando la ricerca dell'assassino vero?....".

In luoghi imprecisati nelle date sopra specificate in cui e' parte offesa:

dott.ssa Maria Del Savio Bonaudo, non presente, elettivamente domiciliata presso il difensore avv. Agata Bonaudo in Torino via Lamarmora n. 9, rappresentata e difesa dall'avv. Stefano Bonaudo, Presente.

Rilevato che la dott.ssa Del Savio Bonaudo ha proposto querela nei confronti dell'on. Carlo Taormina, ritenendo diffamatorie le affermazioni sopra meglio riportate poiche' in esse si farebbe esplicito riferimento a una condotta persecutoria nei confronti del dichiarante seguita dalla Procura della Repubblica di cui la querelante risultava essere responsabile nel corso di un indagine in cui sarebbero state nascoste e falsificate prove affermando in sostanza che la Bonaudo e i sostituti procuratori presso la Procura della Repubblica di Aosta sarebbero arrivati a nascondere elementi in proprio possesso o dolosamente ritardare atti del proprio ufficio e finanche porre in atto vere e proprie persecuzioni nei confronti della imputata e del loro difensore;

Rilevato che questo giudice - con ordinanza in data 21 dicembre 2006 ha sottoposto alla Camera dei deputati la questione dell'applicabilita' dell'art. 68, primo comma, della Costituzione, in relazione al procedimento penale n. 22087/06 R.G.N.R., pendente nei suoi confronti a seguito della presentazione delle querele sopra richiamate;

che la Camera dei deputati , nel corso della seduta del 1° agosto 2007, in accoglimento di conforme proposta della Giunta delle elezioni e delle immunita' parlamentari, ha riconosciuto ai sensi dell'art. 68, primo comma della Costituzione, l'insindacabilita' delle opinioni espresse dall'on. Taormina nell'ambito degli articoli di stampa oggetto del presente procedimento in quanto espresse nell'esercizio della funzione parlamentare;

Considerato che la vicenda che occupa attiene a molteplici dichiarazioni svolte con riferimento a un procedimento penale in cui l'on. Taormina rivestiva la funzione di avvocato difensore e in cui lo stesso attribuiva alla Procura della Repubblica di Aosta e ai relativi componenti la volonta' di non "ricercare l'assassino" ma di perseguire l'imputata e il difensore (il Taormina appunto) e specifiche condotte quale l'affermata soppressione di prove, di fatto affermando la presenza di palesi abusi di magistrati per indirizzare un processo;

che - allo stato degli atti - non risulta provata la verita' oggettiva dei fatti riferiti;

che, in ragione di tali aspetti e dell'ulteriore contenuto degli atti di causa, appare sussistere una fattispecie a soluzioni aperte meritevole di approfondimento dibattimentale e cio' anche al fine di accertare l'effettiva verita' dei fatti esposti;

che - dopo aver evidenziato alcuni giudizi espressi dai querelanti nei confronti dell'onorevole Taormina, la giunta e l'Assemblea hanno di fatto aderito alle osservazioni espresse in sede di Relazione di Giunta che di seguito si riportano: "Il dibattito complesso e articolato, ai cui resoconti qui allegati si rimanda e al quale si e' accennato nel paragrafo...

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