Giudizio sull'ammissibilita' del ricorso per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato. Parlamento - Immunita' parlamentari - Procedimento penale per il reato di diffamazione a mezzo stampa a carico di un parlamentare - Deliberazione di insindacabilita' della Camera dei deputati - Conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato sollevat...

LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori: Presidente: Franco BILE; Giudici: Giovanni Maria FLICK, Francesco AMIRANTE, Ugo DE SIERVO, Alfio FINOCCHIARO, Alfonso QUARANTA, Franco GALLO, Luigi MAZZELLA, Gaetano SILVESTRI, Sabino CASSESE, Maria Rita SAULLE, Giuseppe TESAURO, Paolo Maria NAPOLITANO; ha pronunciato la seguente

ORDINANZA nel giudizio per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato sorto a seguito della delibera della Camera dei deputati del 12-13 novembre 2003, (doc. IV-quater, n.91), relativa alla insindacabilita' ai sensi dell'art. 68, primo comma, della Costituzione, delle opinioni espresse dall'on. Tiziana Maiolo nei confronti del dott. Gian Carlo Caselli, promosso con ricorso del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Monza, depositato in cancelleria il 2 novembre 2007 ed iscritto al n. 14 del registro conflitti tra poteri dello Stato 2007, fase di ammissibilita':

Udito nella Camera di consiglio del 27 febbraio 2008 il giudice relatore Maria Rita Saulle:

Ritenuto che il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Monza, con ordinanza del 10 ottobre 2007, ha promosso conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato nei confronti della Camera dei deputati in relazione alla delibera adottata nella seduta del 13 novembre 2003 (doc. IV-quater, n. 91), con la quale e' stato dichiarato che i fatti per i quali e' in corso un procedimento penale a carico dell'on. Tiziana Maiolo per il delitto di cui all'art. 595 del codice penale, nonche' agli artt. 13 e 21 della legge 8 febbraio 1948, n. 47 (Disposizioni sulla stampa), concernono opinioni espresse nell'esercizio delle funzioni parlamentari, come tali insindacabili ai sensi dell'art. 68, primo comma, della Costituzione;

che il Giudice ricorrente riferisce di procedere nei confronti dell'on. Maiolo per il delitto di diffamazione a mezzo stampa perche', quale autrice dell'articolo pubblicato sul quotidiano "Libero" del 5 maggio 2001, dal titolo "Caselli bastonato. Assolto Contrada", avrebbe offeso la reputazione del dott. Gian Carlo Caselli, affermando, tra l'altro: "Una valanga ha travolto l'antimafia del dott. Caselli, con i suoi pentiti, le vendette politiche costruite a tavolino, le versioni concordate ... tutto quello che e' accaduto in Sicilia dopo gli assassinii dei magistrati Falcone e Borsellino puzza piu' di ritorsione che di lotta alla mafia ... Erano gli anni in cui la Procura della Repubblica di Palermo era unta del Signore e chi la criticava...

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