Giudizio di legittimita' costituzionale in via incidentale. Processo penale - Procedimento davanti al giudice di pace - Atto di citazione a giudizio - Avviso all'imputato della facolta' di presentare domanda di oblazione - Omessa previsione - Denunciata violazione del diritto di difesa - Insufficiente descrizione delle fattispecie sottoposte a ...

LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori: Presidente: Franco BILE; Giudici: Giovanni Maria FLICK, Francesco AMIRANTE, Ugo DE SIERVO, Paolo MADDALENA, Alfio FINOCCHIARO, Alfonso QUARANTA, Franco GALLO, Luigi MAZZELLA, Gaetano SILVESTRI, Sabino CASSESE, Maria Rita SAULLE, Giuseppe TESAURO, Paolo Maria NAPOLITANO; ha pronunciato la seguente

Ordinanza nei giudizi di legittimita' costituzionale dell'art. 20 del decreto legislativo 28 agosto 2000, n. 274 (Disposizioni sulla competenza penale del giudice di pace, a norma dell'articolo 14 della legge 24 novembre 1999, n. 468), promossi con ordinanze del 1° luglio, del 22 settembre (n. 2 ordinanze) e dell'11 novembre (n. 3 ordinanze) 2005 dal Giudice di pace di Bianco, rispettivamente iscritte ai nn. da 354 a 358 del registro ordinanze 2006 ed al n. 128 del registro ordinanze 2007 e pubblicate nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 40, 1ª serie speciale, dell'anno 2006 e n. 13, 1ª serie speciale, dell'anno 2007;

Visti gli atti di intervento del Presidente del Consiglio dei ministri;

Udito nella Camera di consiglio del 13 febbraio 2008 il giudice relatore Gaetano Silvestri;

Ritenuto che il Giudice di pace di Bianco, con ordinanza del 1° luglio 2005 (r.o. n. 354 del 2006), ha sollevato, in riferimento all'art. 24 della Costituzione, questione di legittimita' costituzionale dell'art. 20 del decreto legislativo 28 agosto 2000, n. 274 (Disposizioni sulla competenza penale del giudice di pace, a norma dell'articolo 14 della legge 24 novembre 1999, n. 468), nella parte in cui non prevede che il decreto di citazione a giudizio avanti al giudice di pace debba contenere, quale "requisito necessario", l'avviso per l'imputato della possibilita' di proporre domanda di oblazione;

che il giudice a quo, dando conto di aver deliberato l'ordinanza di rimessione nell'ambito di un giudizio per fatti di percosse (art. 581 del codice penale), afferma che "il reato per cui si procede e' oggetto di oblazione";

che lo stesso rimettente, dopo aver osservato che la mancanza di avviso della possibilita' di oblazione "priverebbe l'imputata di un importante strumento di difesa", ha sollevato la questione indicata, previa dichiarazione che la stessa sarebbe "rilevante e non manifestamente infondata";

che il Presidente del Consiglio dei ministri, rappresentato e difeso dall'Avvocatura generale dello Stato, e' intervenuto nel giudizio con atto depositato il 24 ottobre 2006, chiedendo che la questione sia dichiarata...

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT