Giudizio di legittimita' costituzionale in via incidentale. Straniero e apolide - Espulsione - Divieto di espulsione del convivente more-uxorio di donna in stato di gravidanza o con prole di eta' inferiore a sei mesi - Mancata previsione - Lamentata lesione dei diritti inviolabili della persona, del dovere di mantenere, istruire ed educare i fig...

LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori:

Presidente: Franco BILE;

Giudici: Giovanni Maria FLICK, Francesco AMIRANTE, Ugo DE SIERVO, Paolo MADDALENA, Alfio FINOCCHIARO, Alfonso QUARANTA, Franco GALLO, Luigi MAZZELLA, Gaetano SILVESTRI, Sabino CASSESE, Maria Rita SAULLE, Giuseppe TESAURO, Paolo Maria NAPOLITANO;

ha pronunciato la seguente

Ordinanza nel giudizio di legittimita' costituzionale dell'art. 19, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 (Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero), promosso con ordinanza del 25 novembre 2005 dal giudice di Pace di Catania sul ricorso proposto da C.R. contro la Prefettura di Catania ed altra iscritta al n. 379 del registro ordinanze 2007 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 21, 1ª serie speciale, dell'anno 2007.

Visto l'atto di intervento del Presidente del Consiglio dei ministri;

Udito nella Camera di consiglio del 24 ottobre 2007 il giudice relatore Maria Rita Saulle.

Ritenuto che, con ordinanza del 25 novembre 2005, il giudice di pace di Catania ha sollevato questione di legittimita' costituzionale dell'art. 19, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 (Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero), "nella parte in cui non estende al padre naturale, cittadino extracomunitario, il beneficio della sospensione del provvedimento di espulsione in ipotesi di convivente in stato di gravidanza ovvero in presenza di prole dall'eta' infrasemestrale", in riferimento agli artt. 2, 3, 29, 30 e 31 della Costituzione;

che il giudizio a quo ha ad oggetto il ricorso proposto da C.R. avverso il decreto di espulsione emesso nei suoi confronti dal Prefetto di Catania;

che, in punto di non manifesta infondatezza, il giudice rimettente osserva che dalla parificazione della "posizione del soggetto coniugato con donna in stato di gravidanza, o partoriente da non oltre sei mesi, con quella della consorte", operata dalla sentenza n. 376 del 2000 - con la quale e' stata dichiarata l'incostituzionalita' della disposizione censurata, nella parte in cui non estendeva il divieto di espulsione previsto per la donna in stato di gravidanza o nei sei mesi successivi alla nascita del figlio anche al marito convivente con quest'ultima - discenderebbe che "il divieto di espulsione deve essere esteso anche al...

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