Giudizio di legittimita' costituzionale in via incidentale. Straniero e apolide - Reato di inottemperanza all'ordine del questore di lasciare il territorio nazionale - Arresto in flagranza obbligatorio - Denunciata violazione del diritto alla liberta' personale e del principio di ragionevolezza - Sopravvenuta modifica normativa a seguito della d...

LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori:

Presidente: Franco BILE;

Giudici: Giovanni Maria FLICK, Francesco AMIRANTE, Ugo DE SIERVO, Paolo MADDALENA, Alfio FINOCCHIARO, Alfonso QUARANTA, Franco GALLO, Luigi MAZZELLA, Gaetano SILVESTRI, Sabino CASSESE, Maria Rita SAULLE, Giuseppe TESAURO, Paolo Maria NAPOLITANO;

ha pronunciato la seguente

Ordinanza nel giudizio di legittimita' costituzionale dell'art. 14, comma 5-quinquies, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 (Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero), come inserito dall'art. 13 della legge 30 luglio 2002, n. 189 (Modifica alla normativa in materia di immigrazione e di asilo), promosso con ordinanza del 3 luglio 2003 dal Tribunale di Roma, iscritta al n. 70 del registro ordinanze 2007 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 10, 1ª serie speciale, dell'anno 2007.

Udito nella Camera di consiglio del 24 ottobre 2007 il giudice relatore Gaetano Silvestri.

Ritenuto che il Tribunale di Roma in composizione monocratica, con ordinanza del 3 luglio 2003, pervenuta alla Corte costituzionale il 31 gennaio 2007, ha sollevato - in riferimento agli artt. 3 e 13 della Costituzione - questione di legittimita' costituzionale dell'art. 14, comma 5-quinquies, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 (Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero), come inserito dall'art. 13 della legge 30 luglio 2002, n. 189 (Modifica alla normativa in materia di immigrazione e di asilo), nella parte in cui prevede l'arresto obbligatorio in relazione al reato di cui all'art. 14, comma 5-ter, dello stesso d.lgs. n. 286 del 1998;

che la questione e' stata sollevata nell'ambito del procedimento per la convalida dell'arresto di un cittadino extracomunitario, in epoca nella quale il reato di indebito trattenimento dello straniero nel territorio dello Stato era punito con la pena dell'arresto da sei mesi ad un anno, e per esso era prescritto obbligatoriamente l'arresto;

che il giudice a quo ravvisa il contrasto della disciplina appena evocata con l'art. 13 Cost., anzitutto, in ragione dell'automatismo istituito per il provvedimento restrittivo, da adottare obbligatoriamente (e dunque da convalidare) a prescindere dalla gravita' del fatto e dalla personalita' dell'autore;

che d'altra parte, secondo il rimettente, l'applicazione di una misura...

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