Giudizio per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato. Parlamento - Immunita' parlamentari - Giudizio di revisione di sentenza penale di condanna di un parlamentare per diffamazione - Deliberazione di insindacabilita' della Camera dei deputati - Ricorso per conflitto di attribuzione proposto dalla Corte di appello di Catanzaro - Delibera...

LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori:

Presidente: Franco BILE; Giudici: Giovanni Maria FLICK, Francesco AMIRANTE, Ugo DE SIERVO, Paolo MADDALENA, Alfio FINOCCHIARO, Alfonso QUARANTA, Franco GALLO, Luigi MAZZELLA, Gaetano SILVESTRI, Sabino CASSESE, Maria Rita SAULLE, Giuseppe TESAURO, Paolo Maria NAPOLITANO;

ha pronunciato la seguente

Ordinanza nel giudizio per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato sorto a seguito della deliberazione della Camera dei deputati del 6 marzo 2003 (Doc. IV - quater, n. 42), relativa all'insindacabilita', ai sensi dell'art. 68, primo comma, della Costituzione, delle opinioni espresse dal deputato Amedeo Matacena nei confronti del dott. Vincenzo Macri', promosso con ricorso della Corte di appello di Catanzaro, depositato in cancelleria il 10 gennaio 2007 ed iscritto al n. 1 del registro conflitti tra poteri dello Stato 2007, fase di ammissibilita'.

Udito nella Camera di consiglio del 9 maggio 2007 il giudice relatore Alfio Finocchiaro.

Ritenuto che, con ricorso depositato il 10 gennaio 2007, la Corte di appello di Catanzaro ha sollevato conflitto di attribuzione nei confronti della Camera dei deputati in relazione alla delibera del 6 marzo 2003 (Doc. IV-quater, n. 42), con la quale e' stato dichiarato che i fatti per i quali e' in corso il processo penale a carico del deputato Amedeo Matacena concernono opinioni espresse nell'esercizio delle funzioni parlamentari, ai sensi dell'art. 68, primo comma, della Costituzione;

che la Corte ricorrente premette che, con sentenza del Tribunale di Messina del 19 giugno 1999, parzialmente riformata dalla Corte di appello di Messina con pronuncia del 16 marzo 2001, diventata definitiva il 7 dicembre 2001 a seguito del rigetto del ricorso per cassazione presentato dall'imputato, il predetto deputato e' stato condannato alla pena ritenuta di giustizia nonche' al risarcimento del danno in favore della costituita parte civile Vincenzo Macri', per i seguenti delitti: "A) delitto p. e p. dagli artt. 110, 595, commi 1, 2, 3 e 13 legge 47/1948 per avere in concorso tra loro, il Matacena come autore del comunicato stampa ed il secondo (De Virgilio Vincenzo) come autore dell'articolo, che testualmente lo riproduce, dal titolo "Replica di Matacena al magistrato Macri", apparso sul quotidiano "Gazzetta del Sud", offeso la reputazione di Macri' Vincenzo, qualificandolo come "ispiratore primario" di strategie organizzate dalla mafia in danno di diversi magistrati ed in particolare del dott. Viola e come "provocatore" ed irrispettoso delle regole deontologiche per avere reagito all'accusa del Matacena, invero fondata, di avere utilizzato "nella faida tra i magistrati" verbali firmati in bianco dai pentiti. Reato aggravato dalla attribuzione del fatto determinato e dalla diffusione a mezzo stampa. In Messina il 15 febbraio 1995. Nonche' per avere offeso la reputazione dello stesso Macri' Vincenzo con un articolo apparso sul quotidiano Tribuna Calabria affermando che il Macri' aveva partecipato ad una banditesca operazione e che era "un magistrato bandido", articolo che si ricollegava al testo del comunicato diffuso dall'AGI. In Reggio Calabria 23 febbraio 1995; B) delitto previsto e punito dagli artt. 595, 3° co., c.p. e 13 legge 47/1948 per avere, con un articolo di stampa pubblicato sul...

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