Giudizio di legittimita' costituzionale in via incidentale. Straniero e apolide - Espulsione amministrativa - Provvedimento del questore di accompagnamento alla frontiera - Eseguibilita' immediata - Esecutivita' solo dopo il decorso del termine per la sua impugnazione, o in caso di proposizione del ricorso, sino all'udienza fissata per la decisi...

LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori:

Presidente: Franco BILE;

Giudici: Giovanni Maria FLICK, Francesco AMIRANTE, Ugo DE SIERVO, Paolo MADDALENA, Alfio FINOCCHIARO, Alfonso QUARANTA, Franco GALLO, Luigi MAZZELLA, Gaetano SILVESTRI, Sabino CASSESE, Maria Rita SAULLE, Giuseppe TESAURO, Paolo Maria NAPOLITANO;

ha pronunciato la seguente

Ordinanza nei giudizi di legittimita' costituzionale dell'art. 13, commi 3 e 8, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 (Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero), promossi con ordinanze del 30 luglio 2004 dal Tribunale di Milano (due ordinanze) e del 9 marzo 2005 dal Giudice di pace di Salerno, rispettivamente iscritte ai nn. 297, 503 e 512 del registro ordinanze 2005 e pubblicate nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica nn. 23, 41 e 42, 1ª serie speciale, dell'anno 2005;

Visti gli atti di intervento del Presidente del Consiglio dei ministri;

Udito nella Camera di consiglio del 6 giugno 2007 il giudice relatore Maria Rita Saulle;

Ritenuto che con due ordinanze di identico contenuto (r.o. nn. 297 e 503 del 2005), depositate il 30 luglio 2004, il Tribunale di Milano, nel corso di diversi giudizi di opposizione avverso i decreti prefettizi di espulsione emessi nei confronti di cittadini extracomunitari, ha sollevato, in riferimento all'art. 24 della Costituzione, questione di legittimita' costituzionale dell'art. 13, comma 3, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 (Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero), nella parte in cui prevede che il provvedimento di espulsione e' immediatamente esecutivo, anche se sottoposto a gravame o impugnativa da parte dell'interessato, "anziche' disporre che esso sia esecutivo una volta decorso il termine per proporre ricorso o, in caso di proposizione, sino all'udienza fissata per la decisione sul ricorso medesimo";

che, a parere del rimettente, la norma censurata contrasterebbe con l'evocato parametro costituzionale, in quanto nel prevedere, da un lato, l'immediata esecutivita' del decreto di espulsione, al quale puo' seguire l'ordine di allontanamento dal territorio dello Stato e, dall'altro, il termine fino ad ottanta giorni per la decisione sull'opposizione avverso di esso, non garantisce il diritto di difesa dello straniero, al quale viene di fatto preclusa la possibilita' di presenziare all'udienza...

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