Giudizio per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato. Parlamento - Immunita' parlamentari - Procedimento civile per il risarcimento dei danni conseguenti a dichiarazioni di un parlamentare asseritamene diffamatorie - Deliberazione di insindacabilita' della Camera dei deputati delle dichiarazioni rilasciate dal parlamentare - Conflitto d...

LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori:

Presidente: Franco BILE;

Giudici: Giovanni Maria FLICK, Francesco AMIRANTE, Ugo DE SIERVO, Paolo MADDALENA, Alfio FINOCCHIARO, Alfonso QUARANTA, Franco GALLO, Luigi MAZZELLA, Gaetano SILVESTRI, Sabino CASSESE, Maria Rita SAULLE, Giuseppe TESAURO, Paolo Maria NAPOLITANO;

ha pronunciato la seguente

Sentenza nel giudizio per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato sorto a seguito della deliberazione della Camera dei deputati del 3 dicembre 2003, doc. IV-quater, n. 66, relativa alla insindacabilita', ai sensi dell'art. 68, primo comma, della Costituzione delle opinioni espresse dall'on. Cesare Previti nei confronti di Giuseppe D'Avanzo ed altri promosso con ricorso del Tribunale di Roma, prima sezione civile, notificato il 30 marzo 2006, depositato in cancelleria il 7 aprile 2006 ed iscritto al n. 33 del registro conflitti tra poteri dello Stato 2005, fase di merito.

Visto l'atto di costituzione di Camera dei deputati;

Udito nell'udienza pubblica dell'8 maggio 2007 il giudice relatore Giuseppe Tesauro;

Udito l'avvocato Roberto Nania per la Camera dei deputati.

Ritenuto in fatto

  1. - Con ricorso del 14 aprile 2005, depositato il 29 luglio 2005, il Tribunale di Roma, prima sezione civile, ha sollevato conflitto di attribuzione fra poteri dello Stato nei confronti della Camera dei deputati, in relazione alla deliberazione da quest'ultima adottata, in conformita' alla proposta della Giunta per le autorizzazioni (doc. IV-quater, n. 66), nella seduta del 3 dicembre 2003, secondo la quale i fatti oggetto di domanda riconvenzionale nel giudizio civile, pendente tra il deputato Cesare Previti ed Ezio Mauro, Giuseppe D'Avanzo ed il Gruppo editoriale l'Espresso, concernono opinioni espresse da un membro del Parlamento nell'esercizio delle sue funzioni, ai sensi dell'art. 68, primo comma, della Costituzione.

    1.1. - Il ricorrente riferisce di essere stato investito del giudizio promosso dal deputato Cesare Previti nei confronti di Giuseppe D'Avanzo, di Ezio Mauro e del Gruppo editoriale L'Espresso S.p.A. al fine di ottenere il risarcimento dei danni subiti a seguito della pubblicazione, in data 7 settembre 2002, sul quotidiano "La Repubblica" di un articolo di contenuto asseritamente diffamatorio dal titolo "La mafia vuole uccidere due deputati. Previti e Dell'Utri nel mirino della mafia".

    Nel costituirsi in giudizio, i convenuti hanno proposto domanda riconvenzionale di risarcimento dei danni, deducendo che il giorno stesso della pubblicazione del predetto articolo su "La Repubblica", il deputato aveva diffuso un comunicato stampa offensivo per la loro reputazione. In particolare, il ricorrente riferisce che...

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