Ordinanza emessa il 27 novembre 2006 dal tribunale amministrativo regionale della Sicilia - Sezione staccata di Catania sui ricorsi proposti da Ruggero Nicolino ed altri contro Ministero dell'interno ed altri Giustizia amministrativa - Tribunali amministrativi regionali - Controversie relative alla legittimita' delle ordinanze e dei conseguenzia...

IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE

Ha pronunciato la seguente ordinanza ai sensi dell'art. 23, comma 2, legge n. 87/1953, sui ricorsi n. 856/1999, n. 1287/1999 e n. 6130/2000 R.G. proposto da Nicolino Ruggeri, Francesco Ruggeri, Giacomo Ruggeri e Salvatore Ruggeri rappresentati e difesi dall'avv. Gaetano Mercadante ed elettivamente domiciliati presso la segreteria del tribunale;

Contro per quanto riguarda il ricorso n. 856/1999 ed i relativi motivi aggiuntivi:

il Ministero dell'interno - Ufficio territoriale del Governo di Messina;

il Ministero delle finanze - Dipartimento del territorio di Messina, in persona del Ministro pro tempore;

il Commissario delegato per l'emergenza rifiuti e per la tutela delle acque in Sicilia, Presidente della Regione Siciliana, tutti rappresentati e difesi dall'Avvocatura distrettuale dello Stato di Catania, domiciliataria ex lege;

la Provincia regionale di Messina, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avv. Giulia Carrara ed elettivamente domiciliata presso lo studio dell'avv. F. Marchese, sito in Catania, via V. Guzzardi n. 21;

il Comune di Valdina, in persona del sindaco pro tempore, non costituito in giudizio;

il Comune di Messina, rappresentato e difeso dall'avv. Aldo Tigano ed elettivamente domiciliato presso lo studio dell'avv. Virzi', sito in Catania, via Padova n. 41;

Per quanto riguarda il ricorso n. 1287/1999 ed i relativi motivi aggiuntivi:

la Provincia regionale di Messina in persona del presidente pro tempore, rappresentata e difesa dall'avv. Arturo Merlo, elettivamente domiciliata in Catania in via Aloi n. 46, presso lo studio dell'avv. Egidio Incorpora;

il Comune di Messina, rappresentato e difeso dall'avv. Aldo Tigano ed elettivamente domiciliato presso lo studio dell'avv. Virzi', sito in Catania, via Padova n. 41;

Messinambiente S.p.A., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avv. Giovani Monforte, ed elettivamente domiciliata presso la segreteria di questo Tribunale amministrativo regionale, e nei confronti del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, in persona del sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Sebastiano Manzu' ed elettivamente domiciliato presso lo studio dell'avv. Antonella Cannarozzo sito in Catania, piazza Verga n. 16;

del Comune di Milazzo, in persona del sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Rosaria Sottile ed elettivamente domiciliato presso la segreteria di questo tribunale;

del Comune di Giardini-Naxos, in persona del sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Francesco Laface ed elettivamente domiciliato presso lo studio dell'avv. Daniela Carone, sito in Catania, via Capace n. 16;

del Comune di Villafranca Tirrena, in persona del sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Salvatore Fiore ed elettivamente domiciliato presso lo studio dell'avv. Carmelo Toscano sito in Catania, via della Scogliera n. 1;

del Comune di Rometta, in persona del sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Gaetano Silvestro ed elettivamente domiciliato presso lo studio dell'avv. Giuseppe Nicolosi sito in Catania, via P. Verri n. 9;

dei Comuni di Gioiosa Marea, Furnari, Itala, Veri', Pace del Mela, Patti, Santa Lucia del Mela, Saponara, Francavilla, Torregrotta, Scaletta Zanclea, Spadafora, Floresta, Taormina, Gaggi, Valdina, non costituiti in giudizio;

del Commissario delegato emergenza rifiuti - Presidente della Regione Siciliana, non costituito in giudizio;

Per quanto riguarda il ricorso n. 6130/2000 ed i relativi motivi aggiunti:

la Prefettura di Messina, in persona del prefetto pro tempore, rappresentata e difesa dall'Avvocatura distrettuale dello Stato, nei cui uffici di Catania, in via Vecchia Ognina e' domiciliata ex lege;

la Provincia regionale di Messina, in persona del Presidente, legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avv. Giulia Carrara, domiciliata in Catania, presso lo studio dell'avv. F. Marchese, in via Guzzardi n. 21;

Comune di Messina, in persona del sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Aldo Tigano, domiciliato in Catania, via Padova n. 41, presso l'avv. Silvano Martella;

il Comune di Valdina, in persona del sindaco, legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Pietro Giorgianni con domicilio eletto in Catania, via Lago di Nicito, presso lo studio dell'avv. Donato De Luca;

la S.p.A. Messinambiente in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avv. Giovanni Monforte, con domicilio nella segreteria del Tribunale amministrativo regionale adito; e nei confronti:

del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, in persona del sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Sebastiano Mazzu' ed elettivamente domiciliato presso lo studio dell'avv. Antonella Cannarozzo sito in Catania, piazza Verga n. 16;

del Comune di Milazzo, in persona del sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Dario M. Carcione ed elettivamente domiciliato presso prof. Vincenzo Vajola in Catania, via Dell'Oro n. 135;

del Comune di Francavilla di Sicilia, in persona del sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Eleonora Vallone ed elettivamente domiciliato presso lo studio dell'avv. Maria Puglisi sito in Catania, corso Italia n. 137;

del Comune di Rometta, in persona del sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Gaetano Silvestro ed elettivamente domiciliato presso lo studio dell'avv. Giuseppe Nicolosi sito in Catania, via P. Verri n. 9;

del Comune di Villafranca Tirrena, in persona del sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Salvatore Fiore ed elettivamente domiciliato presso lo studio dell'avv. Carmelo Toscano sito in Catania, via della Scogliera n. 1;

dei Comuni di Gioiosa Marea, Furnari, Itala, Meri', Pace del Mela, Patti, Santa Lucia del Mela, Saponara, Villafranca Tirrena, Torregrotta, Scaletta Zanclea, Spadafora, Floresta, Taormina, Gaggi, Giardini Naxos, non costituiti in giudizio;

del Commissario delegato emergenza rifiuti - Presidente della Regione Siciliana, non costituito in giudizio; per l'annullamento:

A) Quanto al ricorso introduttivo n. 0856/1999 R.G.:

del decreto 26 gennaio 1999, n. 230/1312/Gab., con il quale il Prefetto di Messina ha disposto la requisizione di un'area "ubicata in Valdina, C.da Cianina, gia' utilizzata fino al 18 gennaio u.s. come sito di discarica per il conferimento di rr.ss.uu., nonche' l'ordinanza del presidente della Provincia di Messina 19 ottobre 1998, n. 22, l'ordinanza del Sindaco di Valdina 18 ottobre 1998, n. 246, e della nota 22 gennaio 1999, n. 2160/1999 del dipartimento del Territorio di Messina.

B) Quanto al ricorso introduttivo n. 1287/1999 R.G.:

dell'ordinanza del 27 febbraio 1999, n. 5, mai notificata ne' comunicata, con la quale il Presidente della Provincia regionale di Messina ha autorizzato il Comune di Messina a continuare a gestire la discarica per lo smaltimento dei rr.ss.uu. sita in c.da Cianina del Comune di Valdina, anche nell'interesse dei Comuni di Pace del Mela, Itala e Scaletta", nonche', ove occorra, dell'accordo di programma stilato il 18 ottobre 1998, n. 1399 di affidamento della gestione della discarica di Valdina alla S.p.A. Messinambiente; e per la condanna:

C) Quanto ai ricorsi per motivi aggiunti n. 856/1999 e n. 1287/1999 ed al ricorso n. 6130/00 R.G.:

al risarcimento dei danni conseguenti all'illegittima occupazione del fondo, di proprieta' dei ricorrenti, esteso circa mq. 25.000, sito in c.da San Nicola del Comune di Valdina censito in Catasto al foglio di mappa n. 1, p.lle 247, 249, 250, 251, 806, 281;

A) e B) quanto al ricorso n. 856/1999 (motivi aggiunti) ed al ricorso n. 1287/1999 (motivi aggiunti):

alla restituzione dei terreni di proprieta' dei ricorrenti, illegittimamente occupati, previa rimessione in pristino stato o pagamento, in favore dei ricorrenti, delle somme occorrenti per la rimessione in pristino;

in via subordinata, alla rimessione in pristino della maggiore estensione possibile del fondo, con la fissazione delle modalita' conservative della massa dei rifiuti restanti in conformita' a legge, al fine di preservare il fondo e di ridurre il rischio di disastro ambientale;

qualora a seguito di CTU o verificazione si acclarasse l'irreversibile trasformazione del fondo, totale o parziale, alla restituzione della porzione di fondo non trasformata irreversibilmente, previa rimessione in pristino; o al pagamento di quanto occorrente alla rimessione in pristino; al pagamento del valore della porzione irreversibilmente trasformata, mediante il pagamento di una somma pari al valore venale del fondo oltre interessi e rivalutazione;

in caso di rimessione in pristino, al risarcimento della mancata disponibilita' del fondo dalla data dell'illegittima occupazione a quella della restituzione, nonche' per la sottrazione dell'argilla effettuata dagli occupanti;

al risarcimento del danno ex art. 1224, secondo comma c.c., con interessi e rivalutazione monetaria in misura pari agli interessi sulle somme come sopra liquidate, computati al saggio degli interessi passivi praticati dagli istituti bancari presenti su piazza dal momento dell'occupazione alla definizione del giudizio;

Visti i ricorsi, i ricorsi per motivi aggiunti ed i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio delle amministrazioni intimate;

Viste le memorie...

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