Ordinanza emessa il 25 gennaio 2007 dalla Corte dei conti - Sezione giurisdizionale per la Regione Puglia - Bari sul ricorso proposto da Fornaio Carmela n. q. di vedova Martines contro I.N.P.D.A.P. Previdenza - Pensione di reversibilita' corrisposta dall'INPDAP a favore di coniuge superstite di titolare di pensione diretta - Indennita' integrati...

LA CORTE DEI CONTI

ha pronunciato la seguente ordinanza.

Sul ricorso iscritto al n. 23585/PC del Registro di Segreteria, proposto dalla sig.ra Fornaro Carmela, nata a S. Anastasia (Napoli) il 1° novembre 1934 e residente in Alezio (Lecce), elettivamente domiciliata in Novoli (Lecce) alla via Moline n. 56, presso lo studio legale dell'avv. Tony Luigi De Giorgi che la rappresenta e difende contro l'Istituto Nazionale Previdenza Dipendenti Amministrazione Pubblica (I.N.P.D.A.P.).

Per la declaratoria del diritto ad ottenere sulla pensione di reversibilita' iscrizione n. 10192662/DR l'indennita' integrativa speciale in misura intera o nella misura in godimento del dante causa.

Esaminati gli atti e i documenti tutti della causa;

Vista la legge n. 205/2000;

Udito, alla pubblica udienza del 16 gennaio 2007, l'avv. Tony Luigi De Giorgi; non comparso l'I.N.P.D.A.P.

F a t t o

Con ricorso, notificato il 24 dicembre 2003 e depositato nella segreteria di questa sezione il 16 gennaio 2004, la sig.ra Fornaro Carmela ha allegato:

di essere in godimento, in qualita' di coniuge superstite del sig. Martines Giorgio, di pensione di reversibilita' (iscrizione n. 10192662/DR) con decorrenza dal 12 febbraio 2000 (recte 1° marzo 2000) liquidata dall'I.N.P.D.A.P. di Lecce nella misura del 60% di tutto il maturato economico del dante causa che comprendeva la pensione base e l'indennita' integrativa speciale, che in data 17 novembre 2003 aveva presentato, senza esito, apposita istanza alla competente direzione provinciale dell'I.N.P.D.A.P. al fine di ottenere l'indennita' integrativa speciale per intero ai sensi dell'articolo 15, comma 5 della legge n. 724/1994 rappresentando che la pensione diretta del suo dante causa aveva avuto decorrenza dal 28 novembre 1985.

La ricorrente ha richiamato la favorevole giurisprudenza di questa Corte ed in particolare il contenuto della sentenza n. 8/QM del 17 aprile 2002 delle sezioni riunite ed ha chiesto che la pensione di reversibilita', per esser riferita a pensione diretta liquidata prima del 1° gennaio 1995, venisse liquidata, ai sensi comma 5 dell'art. 15 della legge 724/1994, con l'indennita' integrativa speciale in misura intera ovvero nella misura in godimento del dante causa.

Con memoria depositata in data 20 dicembre 2006 si e' costituita in giudizio la direzione provinciale di Lecce dell'I.N.P.D.A.P. rappresentando preliminarmente che la ricorrente (erroneamente identificata quale Fronari Carmela) percepiva a decorrere dal 1° marzo 2000 pensione di reversibilita' (n. 10192662DR) sulla quale veniva corrisposta l'indennita' integrativa speciale in misura pari al 60% di quella corrisposta al dante causa.

L'Istituto di previdenza ha chiesto il rigetto del ricorso deducendo che l'evento che rileverebbe ai fini della determinazione delle norme applicabili al caso di specie non sarebbe la data di decorrenza della pensione del dante causa bensi' la data di decorrenza della pensione di reversibilita' sicche' se tale ultima pensione decorra, come nella specie, da data successiva al 31 dicembre 1994 non andrebbe applicato il disposto di cui al quinto comma dell'art. 15 della legge n. 724/1994.

A conforto delle suesposte conclusioni l'I.N.P.D.A.P. ha richiamando la pronuncia n. 446/2002 della Corte costituzionale - che ha affermato che il diritto al trattamento di reversibilita' per il coniuge superstite sorge solo al momento della morte dell'altro coniuge - per inferirne che la pensione diretta del lavoratore, successivamente deceduto, rappresenta il presupposto e la condizione per il sorgere della pensione di reversibilita' a vantaggio del coniuge superstite, ma il calcolo di detta pensione di reversibilita' ben puo' essere disciplinato diversamente da quanto stabilito per il dante causa.

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