Ordinanza emessa il 15 giugno 2006 dal tribunale di Ragusa - Sezione distaccata di Vittoria nel procedimento penale a carico di Di Quattro Giombattista Reati e pene - Circostanze del reato - Concorso di circostanze aggravanti e attenuanti - Divieto di prevalenza delle circostanze attenuanti sulle circostanze inerenti alla persona del colpevole n...

IL TRIBUNALE

Esaminati gli atti del procedimento penale n. 100238/06 r.g.Trib., nei confronti di Di Quattro Giombattista, imputato del delitto previsto e punito dall'art. 73, comma 1-bis, d.P.R. n. 309/1990 e succ. modif;

Ritenuta ammissibile e rilevante nel predetto giudizio la questione di illegittimita' costituzionale dell'art. 69, comma 4, c.p., come modificato dall'art. 3, legge n. 251/2005, nella parte in cui prescrive il divieto di prevalenza delle circostanze attenuanti sulle circostanze inerenti alla persona del colpevole, nel caso previsto dall'art. 99, comma 4, c.p., nonche' dell'art. 99, comma 4, c.p., come modificato dall'art. 4, legge n. 251/2005, nella parte in cui prescrive un aumento obbligatorio e fisso di pena per le ipotesi di recidiva reiterata,

O s s e r v a

Sulla rilevanza della questione.

In data 28 maggio 2006 la Guardia di Finanza di Vittoria ha proceduto all'arresto di Di Quattro Giombattista, poiche' colto nella flagranza del reato di detenzione di sostanze stupefacenti di cui all'art. 73, comma 1-bis, d.P.R. n. 309/1990, come modificato dalla legge n. 49/2006. Lo stesso e' stato individuato all'interno della propria autovettura nella disponibilita' di n. 8 involucri di plastica sigillati, contenenti della sostanza stupefacente di tipo cocaina, di cui sette posti dentro un pacchetto di sigarette ed uno, gia' aperto, nel pianale anteriore lato passeggeri. La vettura, al cui interno si trovava l'imputato, insieme ad altra persona, era parcheggiata in una zona appartata e poco illuminata, e i due soggetti, alla vista degli operanti di p.g., mostrarono un atteggiamento sospetto. L'esito delle analisi effettuate presso il Laboratorio di igiene e profilassi della AUSL di Ragusa ha confermato trattarsi di sostanza stupefacente di tipo cocaina; in particolare, il quantitativo di principio attivo contenuto nel reperto esaminato e' risultato pari a mg. 1243, superiore rispetto alla soglia prevista dalle tabelle relative all'applicazione della legge n. 49/2006, che hanno stabilito i limiti massimi cui fa' riferimento l'art. 73 citato, nella specie mg. 750. Il 30 maggio 2006 si e' svolta l'udienza di convalida dell'arresto del Di Quattro, il quale ha ammesso che la sostanza trovata in suo possesso era sua, ma per un uso esclusivamente personale, essendo assuntore di droga da circa quattro-cinque mesi. Contestualmente alla convalida dell'arresto gli e' stata applicata la misura cautelare dell'obbligo di dimora nel comune di residenza. All'udienza del 6 giugno 2006 il p.m. ha qualificato meglio la gia' contestata recidiva come "recidiva reiterata" e l'imputato ha chiesto la definizione del procedimento nelle forme del rito abbreviato. Quindi, il p.m. ha formulato la richiesta di condanna del Di Quattro ad anni quattro di reclusione ed euro 18.000,00 di multa, ritenendo configurarsi l'ipotesi attenuata ex art. 73, comma 5, d.P.R. n. 309/1990, equivalente alla contestata recidiva reiterata, ai sensi dell'art. 69, comma 4, c.p., come modificato dall'art. 3, legge n. 251/2005. Ha sollevato contestualmente questione di illegittimita' costituzionale dell'art. 69, comma 4, c.p., nella parte in cui statuisce il divieto di prevalenza delle circostanza attenuanti sulla ritenuta aggravante ex art. 99, comma 4, c.p., nonche' dell'art. 99, comma 4, c.p., laddove ha previsto un aumento obbligatorio fisso di pena per i recidivi reiterati, per violazione degli artt. 3 e 25 Cost. Il difensore dell'imputato si e' associato alla citata eccezione, facendo riferimento, altresi, alla violazione dell'art. 27 Cost.

Cio' premesso, appare evidente la rilevanza della questione di illegittimita' costituzionale sollevata dalle parti nel giudizio a quo.

Ed invero, l'imputato e' stato tratto in arresto nella flagranza del reato di cui all'art. 73 d.P.R. n. 309/1990, come modificato dal d.l. n. 272/2005, convertito nella legge n. 49/2006.

Dagli atti acquisiti al fascicolo processuale e' emersa la configurabilita' di tale ipotesi di reato nella forma attenuata prevista e punita dal comma 5 della norma predetta, in ragione sia dei mezzi, delle modalita' e circostanze concrete del fatto che per la qualita' e quantita' della sostanza nella disponibilita' dell'imputato. Il quantitativo...

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