Ordinanza del 1 giugno 2006 (pervenuta alla Corte Costituzionale il 30 novembre 2006) emessa dalla Corte dei conti - Sez. giurisdizionale per la regione Abruzzo - L'Aquila - nei giudizi riuniti sui conti resi dal Tesoriere del comune di L'Aquila (B.N.L.) ed altro. Corte dei conti - Controllo contabile giurisdizionale sugli enti locali - Limitazi...

LA CORTE DEI CONTI

Ha pronunciato la seguente ordinanza di remissione alla Corte costituzionale sui giudizi di conto, iscritti ai nn. 16030/G.C.E.L. e 16031/G.C.E.L. del registro di segreteria ed aventi ad oggetto i conti giudiziali, relativi agli esercizi 2002 e 2003 del Tesoriere del comune di L'Aquila, per i quali e' disposta la riunione ai sensi dell'art. 274 c.p.c.;

Uditi, nella pubblica udienza in data 5 aprile 2006, il Magistrato relatore, dott. Giacinto Dammicco, ed il rappresentante del pubblico ministero, dott. Eugenio Musumeci;

Esaminati gli atti ed i documenti.

Rilevato in fatto

Con relazione 156 del 22 giugno 2005 il mag. relatore sul conto del Tesoriere comune dell'Aquila ha chiesto al presidente della sezione che fosse rimesso al Collegio il giudizio sul conto del Tesoriere del comune relativo, all'esercizio 2002, mediante iscrizione a ruolo ai sensi dell'art. 30 del r.d. 13 agosto 1933.

Con decreto presidenziale datato 21 settembre 2005 l'udienza e' stata fissata ad oggi 5 aprile 2006, dandone comunicazione agli interessati in uno alla relazione del predetto magistrato.

Le risultanze della suddetta relazione sono le seguenti:

nel titolo I delle entrate risultano residui attivi conservati e staziamenti definitivi di bilancio pari a Euro 52.911.762,29 e riscossioni pari a Euro 28.654.921,51 (54,16 %); nel Titolo II delle entrate risultano residui conservati e stanziamenti definitivi di bilancio pari a Euro 35.721.821,61 e riscossioni pari a Euro 16.060.221,20 (44,96 %); nel Titolo III delle entrate risultano residui conservati e stanziamenti definitivi di bilancio pari a Euro 16.722.078,56 e riscossioni pari a Euro 5.583.558,90 (33,39 %); nel Titolo IV risultano residui conservati e stanziamenti definitivi di bilancio pari a Euro 48.457.085,00 e riscossioni pari a Euro 5.803.439,23 (11,98 %); nel Titolo V delle entrate risultano residui conservati e stanziamenti definitivi di bilancio pari a Euro 5.989.836,25 (7,40 %); la percentuale complessiva di riscossione delle entrate in bilancio e' del 26,45 %;

negli stanziamenti definitivi di bilancio risulta prevista un'anticipazione di tesoreria pari a Euro 12.048.043;

risulta trasmessa la documentazione relativa ai conti degli agenti contabili ma non il conto;

risultano interessi passivi ed oneri finanziari diversi pari ad Euro 5.652.502,16; oneri straordinari della gestione corrente pari a Euro 8.548.910,90 nei residui conservati, Euro 10.088.923,55 negli stanziamenti definitivi di bilancio, risultano pagati dal tesoriere Euro 5.816.113,08;

risultano incarichi professionali esterni pari a Euro 1.460.035,45 nei residui conservati, Euro 1.407.345,47 negli stanziamenti definitivi di bilancio, risultano pagati dal tesoriere Euro 15.517,06;

non risulta allegata la deliberazione di approvazione del rendiconto, ma un verbale di deliberazione del consiglio comunale di approvazione dei conti degli agenti contabili, compreso il tesoriere.

Con relazione n. 157 del 22 giugno 2005 il mag. relatore ha chiesto la remissione al collegio anche per l'esercizio 2003, per il quale sono sottolineate analoghe criticita', con valori sostanzialmente equivalenti all'anno precedente.

In date 10 marzo, 28 marzo e 31 marzo 2006 il comune dell'Aquila ha trasmesso documenti e relazioni in risposta ai suddetti rilievi evidenziando che sui residui attivi e' in corso una operazione di riaccertamento che ha gia' portato alla eliminazione di alcune voci, in quanto trattatasi di residui insussistenti (tra i quali ad esempio un credito nei confronti della Co.Ge.Ri. per oltre 11 miliardi di lire), con rideterminazione dell'avanzo di amministrazione. Per i debiti fuori bilancio viene affermato che essi spesso risalgono a precedenti gestioni, che sono ingenti e che risultano alla presente gestione imprevedibii (letteralmente, "spuntati come funghi"). In ordine ad eventuali oneri per anticipazioni di tesoreria, ha affermato la assenza del ricorso a tale strumento e quindi insussistenza dei relativi oneri. E' pervenuta a questa Sezione Giurisdizionale altresi' una nota del Vice Presidente del Consiglio comunale che evidenzia la contrazione, negli esercizi all'esame, della quota di residui attivi incassati, e viceversa un aumento dei residui passivi pagati; vengono allegate segnalazioni e denunzie relative al servizio di Tesoreria, per operazioni di cassa a fine esercizio intese ad alterare le risultanza dei conti, e alla adozione di delibere in materia finanziaria non conformi al parere dell'organo di revisione; vengano poi sottolineato le carenti formalizzazioni relative alle esposizioni del comune per il finanziamento della Istituzione per le celebrazioni della Perdonanza. Vi si chiede in sostanza che in questa sede intervenga pronuncia accertativa sulla consistenza dell'avanzo di amministrazione, previa verifica della attendibilita' dei residui attivi ed accertamento della inesistenza di debiti fuori bilancio, non giustificati.

Nell'Udienza in data odierna il rappresentante del pubblico ministero ha preso atto delle anomalie evidenziate negli atti del giudizio, riservando alla Procura eventuali seguiti di competenza in ordine alla esistenza di eventuali fattispecie di responsabilita' a carico degli amministratori, al momento della remissione alla Procura medesima degli atti in questione e concordando peraltro con i dubbi, sollevati nella relazione, di costituzionalita' dell'intervenuta normativa che, avendo limitato la pronuncia alla sola gestione di cassa, preclude oggi al giudice contabile di accertare la effettivita' del risultato di gestione.

D i r i t t o

  1. - Preliminarmente viene disposta la riunione dei giudizi 16030 e 16031 ai sensi dell'art. 274 c.p.c., per evidenti motivi di connessione, trattandosi dei conti di due esercizi consecutivi del medesimo tesoriere ed ente locale.

  2. - I molteplici profili di criticita' nella gestione finanziaria del comune dell'Aquila, nella misura in cui si riflettono in anomalie, riscontrate in sede di revisione nel conto del Tesoriere, sono apparsi in sede di remissione al Collegio ed anche in sede di valutazione da parte di quest'ultimo, meritevoli di approfondimento e considerazione.

    I chiarimenti forniti dall'ente locale non consentono di superare, mancanza di approfondimenti istruttori da parte di questa sezione, i dubbi espressi dal magistrato relatore, che sembrano trovare riscontro nella contro relazione suindicata e soprattutto nella documentazione allegata, dalla quale sembra evidenziarsi:

    1. un'allarmante consistenza dei residui attivi, risalenti per di piu' ad esercizi lontani;

    2. il costante e rilevante ripetersi di iscrizione di debiti fuori bilancio, da finanziarsi con l'avanzo di amministrazione, quale esposto nel conto;

    3) l'ingente ammontare di pagamenti per interessi passivi e spese giudiziarie;

    4) il crescere del fondo di cassa, rispetto al quale andrebbe accertato se siano stati effettuati, come per legge e nei tempi dovuti, i pagamenti:

    5) la mancata previsione o il mancato accantonamento prudenziale di fondi atti a finanziare il reintegro del capitale delle societa' a partecipazione pubblica deficitarie e le pretese...

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