Ordinanza emessa il 3 marzo 2006 (pervenuta alla Corte costituzionale l'11 settembre 2006) dal tribunale di Gela nel procedimento penale a carico di Costanzo Vincenzo n.q. di legale rappresentante della Induplast S.r.l. Processo penale - Ente responsabile per l'illecito amministrativo dipendente dal reato - Partecipazione dell'ente al procedimen...

IL TRIBUNALE

Il giudice, in ordine alla questione di costituzionalita' dell'art. 39 del d.lgs. n. 231/2001 per desunta violazione degli artt. 3, 24, 76 e 111 della Costituzione proposta dalla difesa circa la ritualita' del contradditorio instaurato nei confronti della Induplast S.r.l., citata a giudizio in persona del legale rappresentante in carica gia' all'epoca dei fatti oggetto di imputazione, osserva:

la societa' Induplast s.r.l. e' stata tratta a giudizio nel presente processo con decreto del g.u.p. in sede del 5 ottobre 2005 in persona del legale rappresentante Costanzo Vincenzo, quest'ultimo, a sua volta, tratto a giudizio personalmente come imputato dei medesimi reati.

Tale situazione trova disciplina nel recente d.lgs. n. 231/2001 emanato in tema di responsabilita' amministrativa delle persone giuridiche, delle societa' e delle associazioni in attuazione della legge delega 29 settembre 2009 n. 300; in particolare, infatti, gia' l'art. 11 della legge delega aveva indicato come principio da attuare l'effettiva ed adeguata tutela da assicurare alla persona giuridica nell'ambito del procedimento a suo carico che, di regola, ha ad oggetto contestualmente sia l'illecito amministrativo della persona giuridica che la penale responsabilita' da cui detto illecito dipende, e cio' in ossequio ai principi costituzionali fissati dagli artt. 24 e 111 della Costituzione.

L'art. 11 richiamato, infatti, indicava la necessita' di assicurare "l'effettiva partecipazione e difesa degli enti nelle diverse fasi del procedimento penale", lasciando al legislatore delegato il compito di fissare le modalita' di detta tutela.

La materia e' stata disciplinata dagli artt. 39-42 del d.lgs. n. 231/2001; in particolare l'art. 39, comma 1, norma che qui interessa richiamare, afferma che "l'ente partecipa al procedimento penale con il proprio rappresentante legale, salvo che questi sia imputato del reato da cui dipende l'illecito amministrativo".

Scelta prioritaria fatta dal legislatore e' stata, dunque, quella di affidare ogni determinazione in ordine alla difesa dell'ente a colui che ricopre la carica di rappresentante legale dello stesso, ritenendo quest'ultimo, tenuto conto della posizione nevralgica occupata all'interno della persona giuridica, soggetto idoneo in quanto a conoscenza della relativa organizzazione, presupposto necessario ed indefettibile al fine di predisporre una efficace difesa dinanzi all'autorita' giudiziaria competente.

Tale regola nella...

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