CONCORSO (scad. 3 gennaio 2005)

MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI DIREZIONE GENERALE PER IL PERSONALE CONCORSO (Scad 3 gennaio 2005) Concorso pubblico, per esami, a sei posti di dirigente di seconda fascia nell'area amministrativa IL DIRETTORE GENERALE PER IL PERSONALE Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, con il quale e' stato approvato il testo unico delle disposizioni concernenti lo Statuto degli impiegati civili dello Stato, e successive modifiche ed integrazioni; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 1957, n. 686, relativo alle norme di esecuzione del citato testo unico, e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 5 gennaio 1967, n. 18, concernente l'ordinamento dell'Amministrazione degli affari esteri, e successive modificazioni ed integrazioni; Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, concernente nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi; Vista la legge 7 settembre 1994, n. 604, recante norme regolamentari in materia di accesso ai documenti amministrativi relativamente al Ministero degli affari esteri; Vista la legge 28 marzo 1991, n. 120, contenente norme in favore dei privi di vista per l'ammissione ai pubblici concorsi; Considerato che la condizione di persona priva della vista non e' compatibile con l'esigenza di assicurare l'adempimento dei compiti istituzionali cui sono tenuti i dirigenti amministrativi di seconda fascia, in quanto le funzioni proprie dei suddetti dirigenti esigono il pieno possesso del requisito della vista, per prestare servizio sia nella sede centrale che nelle rappresentanze diplomatiche e negli uffici consolari all'estero; Vista la legge 10 aprile 1991, n. 125, che garantisce pari opportunita' fra uomini e donne per l'accesso al lavoro; Visto il decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 215, concernente l'attuazione della direttiva 2000/43/CE per la parita' di trattamento tra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica; Visto il decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 216, riguardante l'attuazione della direttiva 2000/78/CE per la parita' di trattamento tra le persone senza distinzione di religione, di convinzioni personali, di handicap, di eta' e di orientamento sessuale; Vista la legge 5 febbraio 1992, n. 104, per l'assistenza, l'integrazione sociale ed i diritti delle persone handicappate; Vista la legge 12 marzo 1998, n. 68, contenente norme per il diritto al lavoro dei disabili; Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20, concernente disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei Conti; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 febbraio 1994, n. 174, recante norme sull'accesso di cittadini degli Stati membri dell'Unione europea ai posti di lavoro presso le Amministrazioni pubbliche, e successive modificazioni ed integrazioni ed in particolare l'art. 1, comma 1, lettera a); Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, concernente norme sull'accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalita' di svolgimento dei concorsi, e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il decreto del Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509, recante norme concernenti l'autonomia didattica degli atenei; Visto il decreto del Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica 4 agosto 2000, recante determinazione delle classi delle lauree universitarie; Visto il decreto del Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica 28 novembre 2000, recante determinazione delle classi delle lauree universitarie specialistiche; Vista la circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della funzione pubblica, 27 dicembre 2000, n. 6350/4.7, ed in particolare il terzo comma, che stabilisce i titoli di studio previsti quali requisiti per l'accesso alla qualifica di dirigente; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, contenente il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa; Visto il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, recante il codice in materia di protezione dei dati personali; Visto il decreto ministeriale 23 giugno 2004, n. 225, concernente il regolamento di attuazione dell'art. 20, commi 2 e 3, dell'art. 21 e dell'art. 181, comma 1, lettera a) del succitato decreto legislativo n. 196/2003; Visto il C.C.N.L. del personale con qualifica dirigenziale dipendente dalle amministrazioni pubbliche ricomprese nel comparto del personale dei Ministeri relativo al quadriennio normativo 1994-1997, sottoscritto il 9 gennaio 1997 e pubblicato nel supplemento ordinario n. 12 alla Gazzetta Ufficiale n. 17 del 22 gennaio 1997; Visto il C.C.N.L. del personale dirigente dell'Area 1 per il quadriennio 1998 - 2001, sottoscritto il 5 aprile 2001 e pubblicato nel supplemento ordinario n. 97 alla Gazzetta Ufficiale n. 98 del 28 aprile 2001; Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, contenente le norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, e successive modificazioni ed integrazioni ed in particolare l'art. 28 concernente l'accesso alla qualifica di dirigente; Vista la legge 29 luglio 2003, n. 229, recante interventi in materia di qualita' della regolazione, riassetto normativo e codificazione, legge di semplificazione 2001 ed in particolare l'art. 14; Vista la legge 15 luglio 2002, n. 145, recante Disposizioni per il riordino della dirigenza statale e per favorire lo scambio di esperienze e l'interazione tra pubblico e privato ed in particolare l'art. 3, comma 5; Vista la circolare della Presidenza del Consiglio, Dipartimento della funzione pubblica, 31 luglio 2002, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 182 del 5 agosto 2002, concernente le modalita' applicative della legge sul riordino della dirigenza; Visto il decreto del Presidente della Repubblica, 24 settembre 2004, n. 272, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 267 del 13 novembre 2004, che, in applicazione dell'art. 28, comma 5, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni ed integrazioni, disciplina le modalita' di accesso alla qualifica di dirigente; Vista la legge 28 luglio 1999, n. 266, contenente disposizioni relative al personale del Ministero degli affari esteri ed in particolare l'art. 2; Vista la legge 27 dicembre 1997, n. 449, concernente norme generali sull'amministrazione del patrimonio e sulla contabilita' generale dello Stato, ed in particolare l'art. 39 come successivamente modificato ed integrato; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 agosto 2000, n. 368, recante norme regolamentari relative all'individuazione dei posti di funzione di livello dirigenziale del Ministero degli affari esteri non attribuibili alla carriera diplomatica, a norma del sopraindicato art. 2 della legge n. 266/99; Atteso che con l'art. 1, comma 3, del succitato decreto del Presidente della Repubblica n. 368, sono conferiti nel numero di quarantacinque unita' gli incarichi di livello dirigenziali di seconda fascia; Considerato che, nell'ambito degli incarichi di cui al decreto sopracitato, i posti di dirigente di seconda fascia gia' vacanti al 31 dicembre 2002 e tuttora disponibili sono otto; Atteso che, in base alle percentuali stabilite dal sopracitato decreto del Presidente della Repubblica n. 272/2004, degli otto posti disponibili, sei posti sono conferibili mediante concorso pubblico per esami, indetto dall'Amministrazione degli affari esteri e due posti mediante corso-concorso selettivo di formazione bandito dalla Scuola superiore della pubblica amministrazione; Considerato il combinato disposto di cui all'art. 3, comma 2 e all'art. 22, comma 2 del predetto regolamento n. 272/2004, da cui deriva che, in sede di prima applicazione, il trenta per cento dei posti messi a concorso e' riservato al personale appartenente da almeno quindici anni alla qualifica apicale, comunque denominata, della carriera direttiva nell'Amministrazione degli affari esteri, e nel caso in cui detta quota non venga interamente ricoperta da personale avente le caratteristiche sopra citate, la parte rimanente, fino alla concorrenza del trenta per cento dei posti messi a concorso, e' riservata a personale dipendente dell'Amministrazione degli affari esteri; Considerata la specialita' dell'impiego presso il Ministero degli affari esteri in quanto Amministrazione caratterizzata da peculiari specificita' tra le quali prolungati soggiorni all'estero nonche' continui contatti con interlocutori stranieri; Visto il contratto collettivo integrativo 1998-2001 del Ministero degli affari esteri con il quale, in considerazione della suddetta specialita' dell'impiego presso questa Amministrazione, ha previsto per tutti i dipendenti appartenenti all'area funzionale B e C la conoscenza della lingua inglese, nonche' di una seconda lingua straniera veicolare; Atteso che il dirigente dell'area amministrativa del Ministero degli affari esteri, nei compiti connessi alle sue funzioni istituzionali, sia nelle sedi estere che nella sede centrale, e' tenuto ad intrattenere frequenti contatti con i rappresentanti di Stati esteri nonche' con interlocutori stranieri e che pertanto la conoscenza della lingua inglese rappresenta requisito tecnico essenziale inerente all'esercizio dei suddetti compiti; Ravvisata la necessita', per le motivazioni sopra esposte e ai sensi dell'art. 5, comma 1, del sopracitato regolamento, dell'introduzione della prova in lingua inglese quale terza prova scritta obbligatoria volta alla verifica dell'attitudine all'esercizio degli specifici compiti tecnici connessi al posto da ricoprire; Vista la legge 27 dicembre 2002, n. 289, recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2003); Vista la nota 31/7373 del 26...

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