Ordinanza del 12 ottobre 2005 (pervenuta alla Corte costituzionale il 5 giugno 2006) emessa dal giudice di pace di Genova sul ricorso proposto da Vega Gonzales Gabriel Martin contro Prefetto di Genova Straniero - Divieto di espulsione per straniero legato da relazione affettiva a donna in stato di gravidanza, con la quale sia stato concepito il ...

IL GIUDICE DI PACE

Ha emesso la seguente ordinanza.

Nel proc. n. 444/2005 Affari Non Contenziosi, promosso da Vega Gonzalez Gabriel Martin, nato in Ecuador il 20 marzo 1981, rappresentato e difeso dagli avv. Allessandra Ballerini e Marco Vano del Foro di Genova e domiciliato presso il loro studio in Genova, in Salita Salvatore viale n. 5/2, ricorrente;

Contro prefettura di Genova in persona del vice questore aggiunto dott.ssa Maria Rita Cardillo, delegata dalla prefettura di Genova, sia all'udienza del 28 settembre 2005 sia del 10 ottobre 2005, e, dal funzionario amministrativo sig. Davide Verri, delegato dalla prefettura di Genova, all'udienza del 5 ottobre 2005, resistente, avverso il decreto di espulsione n. 055643/Cat.A.II/Uff.Imm. emesso dal vice prefetto di Genova il 22 luglio 2005, con il quale risultava che il ricorrente, in Italia senza regolare dimora, avente la cittadinanza ecuadoriana, sedicente, aveva dichiarato su, apposito modulo plurilingue, di essere entrato nel territorio dello Stato attraversando il confine di Malpensa nel periodo di 28 marzo 2002, privo del prescritto visto d'ingresso, sottraendosi ai controlli di frontiera e comunque non aveva richiesto il permesso di soggiorno entro otto giorni lavorativi, e, considerato che esigenze di celerita' impedivano di comunicare l'avvio del procedimento in quanto l'interessato/a e' privo/a di permesso di soggiorno e avrebbe potuto rendersi irreperibile, e, visto l'art. 13, comma 2, lettera a) e b) del d.lgs. n. 286/1998 e successive modifiche, decretava l'espulsione del territorio nazionale informandolo degli obblighi e delle facolta' spettantegli, a cui faceva seguito lo stesso giorno 22 luglio 2005 l'ordine del questore della provincia di Genova con il quale rilevato che, ai sensi dell'art. 14, comma 5-bis del d.lgs. n. 286/1998 e successive modifiche, non era possibile accompagnare lo straniero alla frontiera per mancanza di vettore e documento d'identita' ne' era possibile trattenerlo presso un Centro di permanenza temporanea in quanto non vi era disponibilita' di posti, come comunicato dal Servizio immigrazione del Ministero dell'interno, ordinava al ricorrente di lasciare il territorio dello Stato entro il termine di cinque giorni ai sensi dell'art. 14, comma 5-ter del d.lgs. n. 286/1998 e successive modifiche avvisandolo delle comminatorie di legge.

Il giudice di pace a scioglimento della riserva assunta all'udienza del giorno 10 ottobre 2005;

Premesso che il d.l. 14 settembre 2004, n. 231, convertito il legge n. 271/2004, in data 12 novembre 2004, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 13 novembre 2004, con le modifiche apportate, che ha attribuito la competenza in subiecta materia al giudice di pace, ha conservato la struttura di procedimento camerale, in quanto, pur non reintroducendo l'applicazione della norma corrispondente al rito suddetto, ex art. 737 c.p.c., inserita dal comma 3, d.lgs. 13 aprile 1999, n. 113, poi abrogato dall'art. 12, comma 1, lett. f) della legge 30 luglio 2002. n. 189, specificamente prevede all'art. 13, comma 4, che "la decisione non e' reclamabile, ma impugnabile per Cassazione", mutuando, in tal guisa, caratteri costitutivi della procedura suindicata;

che, in dipendenza di cio', la decisione qui assumenda, ha natura di decreto a motivazione necessaria, ossia, non ampia come la sentenza, ne' succinta come l'ordinanza, bensi' sommaria e, per l'effetto, limitata all'indicazione dei fatti posti dal pronunciante alla base dell'iter logico-giuridico del suo convincimento (Cass. civ., sez. I 25 agosto 1997, n. 7958, Vari c. Rampini-RV507071=);

che, tale normativa, esemplifica, precipuamente, un provvedimento, la cui materia del contendere e' afferente la tutela di un diritto soggettivo incardinato nell'ambito di una causa devoluta al G.O., in quanto inerente a...

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