N. 166 ORDINANZA (Atto di promovimento) 19 maggio 2010

IL GIUDICE DI PACE Procedimento penale a carico dei cittadini stranieri extracomunitari:

Thusafzai Safras, nato a Kandar (Afganistan) il 27 febbraio 1991, sedicente - domicilio eletto in Taranto presso lo studio dell'avvocato Roberta De Luca;

Baratali Gomali, nato a Kandar (Afganistan) il 1° gennaio 1991, sedicente - domicilio eletto in Taranto presso lo studio dell'avvocato Roberta De Luca;

Karan Karan, nato in Sri Lanka in epoca imprecisata, maggiorenne in seguito ad accertamento osseo - domicilio eletto in Taranto presso lo studio dell'avvocato Roberta De Luca;

Nasan Sri, nato in Sri Lanka in epoca imprecisata, maggiorenne, domicilio eletto in Taranto presso lo studio dell'avvocato Roberta De Luca;

tutti imputati del reato di cui all'art. 10-bis del d.lgs. 25 luglio 1998, n. 286 come modificato dall'art. 1, comma 16 della legge 15 luglio 2009, n. 94 per aver, quale cittadino straniero extracomunitario fatto ingresso e comunque essersi trattenuto nel territorio dello Stato in violazione delle disposizioni del predetto decreto nonche' di quelle di cui all'art. 1 della legge 28 maggio 2007, n. 68.

Accertato in agro di Castellana il 7 gennaio 2010.

Si premette In data 7 gennaio 2010, una pattuglia della Polizia di Stato in servizio lungo l'autostrada Bari-Taranto, all'altezza del km 721, in direzione Nord, verso le ore 12,00 circa, individuava due persone appiedate che percorrevano la corsia di emergenza. Gli agenti, insospettiti dal comportamento dei due, peraltro in violazione alle norme del C.d.S. che non consente di percorrere a piedi l'autostrada, li fermava e li identificava quali cittadini rumeni rispondenti ai nomi di Lehmann Deivid Costantin e Lehmann Pmr Jemi, in base a documenti di identita' in loro possesso.

Ritenuti cittadini extracomunitari, sia perche' non comprendevano per nulla la lingua italiana dichiarando di conoscere quella inglese, sia per le loro caratteristiche somatiche venivano accompagnali negli Uffici immigrazione della Questura di Taranto dove veniva accertata la palese falsita' dei documenti di identita' mostrati; gli stessi, quindi, riferivano spontaneamente di essere cittadini afgani e di chiamarsi rispettivamente Yhusafzai Safras, nato A Kandar (Afganistan) il 27 febbraio 1991 e Baratali Gomali, nato a Kandar (Afganistan) il 1° gennaio 1991.

Gli agenti della Polizia di Stato, pertanto, provvedevano a porre sono sequestro entrambi i falsi documenti di identita'; sequestro che veniva convalidato in data 9 gennaio 2010 da sostituto procuratore di turno dott. Enrico Bruschi.

Quasi contemporaneamente, altra pattuglia della polizia di Stato, sempre all'altezza del Km 721 dell'autostrada Bari-Taranto, ma in direzione Sud individuava altre due persone che, una volta fermate, sprovviste di documenti, declinavano le loro generalita' dichiarando di essere e di chiamarsi Karan Karan, nato in Sri Lanka in epoca imprecisata, minorenne e Nasan Sri, nato in Sri Lanka in epoca imprecisata, quest'ultimo maggiorenne.

Su disposizione del PM di turno si procedeva alla verifica dell'eta' di detto Karan Karan previo accertamento osseo eseguito presso il locale nosocomio 'SS. Annunziata' che, contrariamente a quanto dichiarato, ne certificava la maggiore eta'. A seguito di detti accertamenti Yhusafzai Safras, nato A Kandar (Afganistan) il 27 febbraio 1991, sedicente; Baratali Gomali, nato a Kandar (Afganistan) il 1° gennaio 1991, sedicente e Karan Karan, nato in Sri Lanka in epoca imprecisata, considerato maggiorenne in seguito ad accertamento osseo, venivano denunciati per falsa attestazione di identita' a pubblico Ufficiale ai sensi dell'art. 495 c.p. e i primi due anche ai sensi dell'art. 485 e 489 c.p. per aver utilizzato atti falsi e falsita' di scrittura. Infine tutti e quattro, dopo essere stati identificati ed aver eletto domicilio presso il difensore di Ufficio avv. De Luca Roberta del foro di Taranto, risultati cittadini extracomunitari clandestini sul territorio dello Stato italiano venivano deferiti in stato di liberta', ai sensi dell'art. 10-bis della legge n. 94/2009, rimanendo a disposizione dell'Ufficio immigrazione, non avendo pregiudizi penali a loro carico.

A seguito di comunicazione della notizia del reato commessa dai quattro cittadini extracomunitari, il PM autorizzava la presentazione immediata degli imputati dinanzi al giudice di pace per l'udienza del 22 gennaio 2010, previa notifica dell'atto autorizzativo di citazione, debitamente tradotto nella lingua inglese da interprete all'uopo nominato, agli stessi presso il domicilio da loro eletto al momento della identificazione.

All'udienza del 22 gennaio 2010, verificata la regolarita' dell'atto di autorizzazione alla citazione presso il giudice di pace, debitamente notificato agli imputati presso il domicilio eletto, vista la loro mancata comparizione, ne veniva dichiarata la contumacia e quindi aperto il dibattimento nel corso del quale veniva ascoltato il teste Pasqualicchio Giuseppe, sovraintendente capo della Polizia di...

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