N. 152 ORDINANZA (Atto di promovimento) 3 febbraio 2010

IL TRIBUNALE Letti gli atti del procedimento innanzi numerato nei confronti di:

Caliandro Barsanofrio nato a Villa Castelli il 10 agosto 1966 - detenuto per questa causa presso la casa circondariale di Taranto;

Raia Vincenzo nato a Brindisi il 22 marzo 1959 - detenuto per questa causa agli arresti domiciliari;

Raia Gabriele nato a Grottaglie il 15 dicembre 1979, tratti a giudizio direttissimo in stato di detenzione, il Raia Gabriele liberato dal tribunale del riesame;

Rilevato che i detti imputati sono stati tratti a giudizio direttissimo unitamente a Caliandro Ciro, il quale ha definito il processo mediante sentenza di applicazione della pena all'esito della quale altro giudice, dichiaratosi incompatibile, ha trasmesso gli atti a questo giudice per la trattazione del giudizio direttissimo ne confronti degli attuali imputati;

Ritenuto all'odierna udienza di dover sollevare d'ufficio la questione di legittimita' costituzionale dell'art. 449 quarto comma c.p.p nella parte in cui non consente al giudice del dibattimento, investito del giudizio direttissimo, di delibare la flagranza del reato, a seguito di arresto gia' convalidato, ai soli fini di valutare la legittima adozione del rito speciale;

Rileva quanto segue: gli imputati sono stati tratti a giudizio direttissimo ai sensi dell'art. 449 quarto comma del c.p.p. a seguito di arresto convalidato dal giudice per le indagini preliminari, ma a tal fine il tribunale, per quanto si argomentera', ritiene che la scelta del rito sia il frutto di una non corretta applicazione delle norme processuali che disciplinano il reato flagrante e, conseguentemente, la presentazione degli arrestati dinanzi al giudice per essere giudicati col rito direttissimo, essendosi concretate nel caso di specie violazioni di diritti costituzionali ineludibili posti a garanzia degli imputati, piu' specificamente il diritto della liberta' personale e di difesa (artt. 13 e 24 della Costituzione).

A tale riguardo, occorre subito evidenziare i dati fattuali a monte della questione.

Alle ore 12,15 del 24 dicembre 2009 agenti del commissariato di P.S. di Grottaglie (Taranto) si portavano nella via Lazio di quel centro abitato dove era stato segnalato un accoltellamento; sul luogo rinvenivano personale sanitario che prestava assistenza a tale Raia Vincenzo; poco distante vi era altra persona ferita, successivamente identificata in Raia Gabriele che veniva trasportato con ambulanza presso l'ospedale civile di Taranto ove perveniva alle ore 13 venendo dai sanitari riscontrato affetto da 'ferita da taglio penetrante emitorace sinistro con voluminoso ematoma sottocutaneo, ferita da taglio regione occipitale parietale sinistra' e, giudicato in prognosi riservata, ricoverato nel reparto di chirurgia. Il Raia Vincenzo veniva ricoverato nell'ospedale di Grottaglie presso il reparto di chirurgia, affetto da ferite da taglio dello scalpo in regione parietotemporale sinistra e regione glutela superiore sinistra. Personale del commissariato si portava presso l'ospedale di Grottaglie dove dal Raia Vincenzo apprendeva, oralmente, che a procedere all'aggressione era stato tale Onofrio; il seguito delle indagini conduceva ad identificare gli imputati Caliandro Barsanofio e Ciro. Oralmente da costoro venivano acquisite dichiarazioni che illustravano la propria versione dei fatti.

Alle ore 13,30 la...

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