Giudizio di legittimita' costituzionale in via incidentale. Reati e pene - Utilizzazione per uso pubblico, da parte del gestore di esercizio commerciale, di un servizio televisivo criptato, ricevuto per mezzo di apparati atti alla decodificazione di trasmissioni ad accesso condizionato, con abilitazione alla ricezione in solo ambito familiare e ...

LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori:

Presidente: Franco BILE;

Giudici: Giovanni Maria FLICK, Francesco AMIRANTE, Ugo DE SIERVO, Romano VACCARELLA, Paolo MADDALENA, Alfio FINOCCHIARO, Alfonso QUARANTA, Luigi MAZZELLA, Gaetano SILVESTRI, Sabino CASSESE, Maria Rita SAULLE, Giuseppe TESAURO;

ha pronunciato la seguente

Ordinanza

nel giudizio di legittimita' costituzionale dell'art. 171-ter, comma 1, lettera e), della legge 22 aprile 1941, n. 633 (Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio), promosso con ordinanza del 7 ottobre 2004 dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro nel procedimento di esecuzione nei confronti di Amedeo Garcea, iscritta al n. 86 del registro ordinanze 2005 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 10, 1ª serie speciale, dell'anno 2005.

Udito nella Camera di consiglio del 22 febbraio 2006 il giudice relatore Paolo Maddalena.

Ritenuto che con ordinanza emessa il 7 ottobre 2004 il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro, in funzione di giudice dell'esecuzione penale, ha sollevato, in riferimento all'art. 3 della Costituzione, questione di legittimita' costituzionale dell'art. 171-ter, comma 1, lettera e), della legge 22 aprile 1941, n. 633 (Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio), nella parte in cui configura come reato la condotta di chi, gestore di esercizio commerciale, in assenza di accordo con il legittimo distributore, perche' abilitato alla ricezione in solo ambito familiare, trasmetta un servizio televisivo criptato, ricevuto per mezzo di apparati atti alla decodificazione di trasmissioni ad accesso condizionato;

che il rimettente premette di essere investito, ai sensi dell'art. 673 del codice di procedura penale, di una richiesta di revoca, per abrogazione della norma incriminatrice, di un decreto penale di condanna - divenuto definitivo per mancata opposizione - emesso per i reati di cui agli artt. 81 cod. pen., 171-ter, comma 1, lettera e), e 171-octies della legge n. 633 del 1941, in un caso di diffusione in pubblico di un incontro di calcio da parte del gestore di un esercizio commerciale, il quale, pur essendo titolare di un abbonamento per uso esclusivamente privato, aveva utilizzato per uso pubblico gli apparati di decodificazione costituiti da un decoder e dalla relativa smart card;

che il giudice a quo - ricostruita l'evoluzione del quadro normativo con...

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