Ricorso per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato (merito) depositato in cancelleria il 20 febbraio 2006 (del G.i.p. presso il Tribunale di Trani) Parlamento - Immunita' parlamentari - Deliberazione della Camera dei deputati in data 12 aprile 2005, con la quale si dichiara che i fatti per cui si procede penalmente nei confronti del de...

Ricorso fra il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Trani e l'on. Camera dei deputati avente ad oggetto la deliberazione assunta dall'on. camera dei deputati nel corso della seduta del 12 aprile 2005 ai sensi dell'art. 3, comma ottavo legge n. 140/2003 con la quale l'on. Consesso, all'unanimita', statuiva che le dichiarazioni dell'on. Nicola Vendola per le quali e' procedimento penale (n. 4703/02 RG mod. 21/830/03 RG GIP) «concernono opinioni espresse da un membro del Parlamento nell'esercizio delle sue funzioni».

Il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Trani, dott. Antonio Lovecchio, indica nel disposto dell'art. 68 primo comma della Costituzione la norma violata, e ricorre perche' l'ecc.ma Corte costituzionale dichiari che non spetta all'on. Camera dei deputati deliberare che i fatti, per i quali e' pendente procedimento penale nei confronti dell'on. Nicola Vendola indagato in ordine al delitto di diffamazione, concernono opinioni espresse da un membro del Parlamento nell'esercizio delle sue funzioni, ma al giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Trani e conseguentemente, ritenuto ammissibile il ricorso, annulli per incompetenza la deliberazione adottata dall'on. Camera dei deputati in data 12 aprile 2005 sopra richiamata, per le seguenti ragioni.

  1. - Sull'ipotizzabilita' del delitto di diffamazione.

    Con atto di querela depositato presso la segreteria della Procura della Repubblica di Trani in data 14 gennaio 2001, Michele Scianatico, presidente del consiglio di amministrazione del Laterificio Pugliese S.p.a. e l'ing. Caio Scianatico, consigliere della stessa societa', si dolevano delle seguenti espressioni pronunziate dall'on. Nicola Vendola nel corso di un'assemblea tenutasi presso la sede del partito «Rifondazione comunista» di Terlizzi in data 17 febbraio 2001 alla presenza di piu' persone: «per informazioni che sono a mia disposizione ci sono delle carte dell'ufficio giudiziario e delle ispezioni poi occultate, insabbiate dal magistrato, ma io ho potuto leggere cos'erano quell'entita' di quelle ispezioni ... c'e' un intero paese che non ne puo' piu' del fatto che questo signore comprando i politici, comprando i magistrati, dico cose precise che finiranno in un processo perche' un onorevole di Alleanza Nazionale verra' a dire che lui prendeva i soldi da Scianatico, che lui organizzava le cene, perche' il giudice con Scianatico si mettessero d'accordo su come insabbiare quelle indagini ... il processo lo faremo perche' per me, questa volta, e' difficile sfuggire dal punto in cui veramente i tecnici, quelli veri, non quelli falsi non quelli di comodo, non quelli che fingono di vedere le cose a macchina spenta ... non quelli che fingono di mettere i sensori sulle stufe degli operai che non stanno lavorando ... non le false indagini le false inchieste che sono state sempre fatte d'accordo» (cfr. trascrizione dell'audiocassetta ed informazioni sull'esatto tenore delle espressioni utilizzate rese da Paduanelli Giuseppe, Rutigliano Aldo, Giaco' Giuseppe, De Chirico Roberto, Verni Stefano, Vallarelli Francesco e Pagano Vincenzo).

    L'on. Nicola Vendola, nel corso del suo interrogatorio reso al p.m. (in data 12 aprile 2002) ha dedotto che l'episodio in scrutinio deve considerarsi inserito in una «battaglia» dal medesimo condotta dapprima quale «consigliere comunale» spinto dall'esigenza di salvaguardare la salute dei cittadini e di spezzare i legami (asseritamente) esistenti tra gli Scianatico e le istituzioni locali che favorivano gli imprenditori sulla base di un «convincimento sempre piu' forte che i fenomeni di morbilita' e di mortalita' legati al cancro, a determinate patologie fossero in qualche maniera connessi all'esistenza di questa fabbrica ("Laterificio Pugliese s.r.l.")», quindi quale parlamentare, attraverso l'utilizzo di «strumenti del sindacato ispettivo, per chiedere che fosse fatta luce, che fossero compiuti i dovuti accertamenti nei confronti di questo stabilimento».

    Era, poi accaduto che, incontrando l'on. Ermanno Iacobellis nel «transatlantico» di Montecitorio ed accolto l'invito di recarsi alla bouvette aveva appreso dal collega parlamentare «che il dott. De Simone, pubblico ministero in un procedimento nei confronti degli Scianatico, della...

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