Sentenza nº 885 da Council of State (Italy), 16 Febbraio 2010

Data di Resoluzione16 Febbraio 2010
EmittenteCouncil of State (Italy)

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

DECISIONE

Costantino Salvatore, Presidente

Luigi Maruotti, Consigliere

Goffredo Zaccardi, Consigliere

Armando Pozzi, Consigliere

Anna Leoni, Consigliere, Estensore

per la riforma

della sentenza del TAR PUGLIA - LECCE :Sezione I n. 00338/2009, resa tra le parti, concernente REALIZZAZIONE STABILIMENTO INDUSTRIALE.

Sul ricorso numero di registro generale 2892 del 2009, proposto da:

Oil Salento S.r.l., rappresentato e difeso dall'avv. Gianluigi Pellegrino, con domicilio eletto presso Gianluigi Pellegrino in Roma, corso del Rinascimento N.11;

Comune di Veglie, n.c.

Frisenda Antonio, Frisenda Pasquale, Filieri Antonio, Guida Romina, Leo Alessandro, Pico Antonio, Colazzo Mario, Albano Antonio, Stifanelli Luca, Russo Antonio, Caputo Antonio, Mello Antonio, Scazzi Salvatore, Morleo Giovanna, D'Agostino Antonio, rappresentati e difesi dagli avv. Corrado Vecchio, Gianluigi Manelli, con domicilio eletto presso Alfredo Placidi in Roma, via Cosseria N.2;

Visto il ricorso in appello con i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio degli appellati;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 27 ottobre 2009 il Cons. Anna Leoni e uditi per le parti gli avvocati Pellegrino e l'avv. Quinto su degli avvocati Vecchio e Manelli;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.

FATTO

  1. Il TAR Puglia- Lecce, Sez. I, con la sentenza n. 338 del 2009 impugnata in questa sede ha accolto il ricorso n. 1466/08 proposto dai Signori Frisenda Antonio ed altri, diretto all'annullamento del provvedimento conclusivo del procedimento unico n. 50/08, rilasciato in data 11/8/08 dal Responsabile del settore urbanistica del Comune di Veglie sull'istanza in data 6/8/08 n. prot. 10448 della soc. Oil Salento, nonchè del permesso di costruire in sanatoria n. 172 dell?11/8/08 ed atti connessi.

    Nel ricorso erano intervenuti, ad adiuvandum, l'Associazione consumatori organizzati e, ad opponendum, le soc. Masseria Pisanello s.r.l., l'Azienda agricola Graziuso Vincenza, la soc. Benegiamo Lucio e figli, l'Azienda Gennaccari di Giuseppa Gennaccari e C., la soc. coop. Agricola Botrugnese e Anglano Antonio, responsabile del S.U.A.P. del Comune di Veglie.

    L'istanza presentata dalla soc. Oil Salento ai sensi dell'art.4 del DPR n. 447/98 era finalizzata alla realizzazione di uno stabilimento industriale diretto alla produzione ed alla commercializzazione di olii vegetali e nocciolino di sansa, con essiccazione di sansa, estrazione di olii vegetali con solventi, deposito liquidi infiammabili e combustibili(il progetto originario era stato, poi, ridotto da una ulteriore DIA in variante al permesso di costruire, escludendo la fase di lavaggio della sansa con esano per l'estrazione dell'olio vegetale).

    L'intervento ricadeva in una zona agricola qualificata dal PUTT come ambito territoriale esteso di valore ?C? all'interno di un'area definita ?Parco del Negroamaro?, interessata dalla coltivazione del corrispondente vitigno a denominazione d'origine controllata.

    Il Tribunale amministrativo ha ritenuto meritevole di accoglimento il ricorso sotto il profilo di censura, ritenuto assorbente, della violazione della normativa in tema di giusto procedimento.

    Invero, secondo il TAR, le notevolissime dimensioni dell'impianto in progetto e le sue eccezionali capacità produttive(può lavorare 13.000 quintali di sansa umida al giorno pari a 474.500 quintali all'anno), unitamente alla particolare natura del materiale trattato, avrebbero richiesto il coinvolgimento e la partecipazione al procedimento dei soggetti pubblici e privati gravitanti entro un'area di qualche chilometro dalla stesso, quali potenziali destinatari del provvedimento, mediante forme di pubblicità idonee a raggiungere la platea dei residenti, degli enti e delle imprese operanti in aree vicine, ai sensi dell'art. 8 comma 3 L. n. 241 del 1990.

    Una volta acquisiti gli elementi valutativi e conoscitivi apportabili dagli interessati, rispetto ai quali il Tribunale non ha espresso alcun giudizio, l'Amministrazione avrebbe potuto operare più consapevolmente e sulla base di una istruttoria esaustiva, anche sotto il profilo del punto di vista dei soggetti portatori di interessi contrari.

  2. Ricorre in appello la Soc. Oil Salento s.r.l. avverso la sentenza n. 338/09 del TAR di Lecce, precisando anzitutto in punto di fatto che:

    - l'area in cui ricade l'opificio(già utilizzato per pomodorificio)è zona tipizzata E2 dal vigente strumento urbanistico, nella quale sono consentite, oltre alla destinazione agricola e connesse, tutte le destinazioni d'uso compatibili con quella agricola;

    .- la stessa norma di piano comprende tra tali ultime destinazioni sia la costruzione di complessi produttivi agricoli, sia la costruzione di opifici industriali purchè strettamente connessi con la trasformazione dei prodotti agricoli e con la zootecnia;

    - la norma di piano, a conferma di tale impostazione, prevede per tali insediamenti la possibilità di deroga agli indici per le nuove costruzioni, nonché la possibilità di ampliamento del 20% della volumetria esistente;

    - essendo possibile che all'interno l'area E2 fossero già presenti insediamenti di tipo industriale, viene fatta salva l'attività in corso, chiarendosi che alla dismissione della stessa le nuove destinazioni non potranno che essere quelle consentite dalla intervenuta pianificazione;

    - l'appellante ha onerosamente acquisito la disponibilità dell'opificio esistente, destinandolo, senza nuove costruzioni né implementazioni di volumi, a sansificio e quindi ad attività industriale tipicamente connessa con la trasformazione del prodotto agricolo;

    - l'impianto è funzionale al completamento di una filiera della tipica economia connessa all'attività agricola di zona, essendo l'area salentina terra di intensa coltivazione ad uliveto, con elevata attività di molitura di olive e conseguente necessità e possibilità di utilizzazione del sottoprodotto costituito dalla sansa;

    - l'appellante, procedendo alla ristrutturazione dell'opificio, ha realizzato un moderno impianto di essiccazione della sansa a mezzo di semplice riscaldamento con aria calda, con separazione meramente meccanica del cd. nocciolino di sansa, che trova utilizzazione come combustibile alternativo;

    - l'iniziale contemporaneo processo di estrazione dalla medesima sansa di olio vegetale tramite solventi è stato successivamente stralciato dall'originario progetto;

    - l'attività in questione, consistente in trasformazione di prodotto agricolo qual è la sansa, ha comportato un investimento di 5 milioni di Euro, giusta autorizzazioni rilasciate dal Comune di Veglie- Settore Urbanistica ai sensi del DPR n. 447/98, con acquisizione dei pareri espressi di ASL e Vigili del fuoco, senza fare ricorso al procedimento semplificato a mezzo di autocertificazioni di cui all'art.4 del DPR n. 447/98 cit.;

    - l'appellante ha formulato puntuale istanza al competente settore della Provincia di Lecce per l'autorizzazione alla emissione in atmosfera di cui all'art. 269 D.Lgs. n. 152/06;

    - la Provincia di Lecce ha sottoposto l'iniziativa a procedura di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale, incaricando per l'istruttoria una commissione di esperti indicati dal Rettore dell'Università del Salento, che ha concluso per la conferma della compatibilità ambientale dell'intervento, con esclusione della sua assoggettabilità a procedura di VIA.

    2.1. La società deduce, quindi, i seguenti motivi di appello:

    2.1.1. Inammissibilità del ricorso per carenza di legittimazione.

    Il ricorso accolto dal T.A.R. è stato proposto esclusivamente avverso gli atti con cui il Comune di Veglie ha rilasciato gli assensi edilizi all'iniziativa dell'appellante e ha raccolto, a mezzo dello sportello unico, i relativi pareri istruttori di ASL e Vigili del fuoco. Tali atti vengono impugnati da soggetti che non avrebbero i requisiti di legittimazione ad agire né i requisiti di interesse, in quanto la ritenuta vicinitas tra la loro residenza e l'impianto della soc. Oil Salento non sarebbe supportata dalla rigorosa dimostrazione dello stretto collegamento con riferimento specifico al danno concreto che deriverebbe loro dall'efficacia dei provvedimenti impugnati. A giudizio dell'appellante il TAR avrebbe operato una illegittima equiparazione fra interesse alla partecipazione procedimentale da un lato e legittimazione processuale dall'altro, richiedendo quest'ultima(a differenza del primo) la sussistenza di una specifica posizione differenziata a tutela di un interesse protetto dall'ordinamento.

    Per le medesime ragioni i ricorrenti in I grado sarebbero, altresì, sprovvisti di un interesse attuale e diretto alla proposta impugnazione avverso gli atti gravati.

    2.2. Erroneità nel merito della pronuncia di accoglimento del preteso vizio relativo al mancato avviso di avvio del procedimento.

    L'accoglimento di detta censura sarebbe errato, perché oggetto di impugnazione sono unicamente le determinazioni comunali di assenso edilizio ed il relativo atto dello sportello unico che ha raccolto i pareri di ASL e Vigili del fuoco, per i quali né la normativa generale sul procedimento né la normativa di semplificazione di cui al DPR n. 447/98 richiedono alcuna comunicazione di avvio del procedimento.

    Il Tar, inoltre, avrebbe errato nel valutare la capacità produttiva dell'impianto, non considerando la stagionalità del medesimo e che detta capacità è funzionale proprio all'abbattimento dei tempi di emissione, azzerando i tempi di stoccaggio.

    Non corrisponderebbe, poi, al vero l'affermazione, riportata in sentenza, che l'unico frantoio presente nel comprensorio lavorerebbe solo 600 quintali di sansa all'anno, essendo al contrario prodotti nel solo territorio di Veglie circa 120.000 quintali di sansa umida, provenienti dai sette frantoi presenti, quantità che raggiunge i 400.000 quintali riferendosi al...

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT